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Google deve €100 milioni in tasse allo Stato Italiano

Condividi:         webmaster 28 Novembre 12 @ 22:00 pm

Google deve €100 milioni in tasse allo Stato Italiano

Google Italia non ha dichiarato €240 milioni di reddito e non ha pagato l'IVA per €96 milioni, secondo una nuova inchiesta da parte della Guardia di Finanza. Google Italia nega l'accusa.

La Guardia di Finanza ha aperto una nuova inchiesta su Google Italia dopo che la precedente aveva scoperto che il gruppo non ha aveva dichiarato tutti i redditi dalle operazioni italiane e che doveva quindi ancora pagare le tasse su questo importo, ha dichiarato il il Sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani, "il nucleo di polizia tributaria della GdF di Milano ha avviato una verifica fiscale extraprogramma nei confronti di Google Italy srl a socio unico, finalizzata al riscontro del corretto adempimento degli obblighi fiscali in Italia".

La prima verifica, aperta nel 2007, aveva scoperto che Google ha sviluppato un sistema per trasferire i profitti in Irlanda in modo da beneficiare da una pressione fiscale minore. Questa inchiesta è solo l'ultima che sta colpendo il motore di ricerca, con Inghilterra e Francia a fare da apripista.

Stefano Graziano, deputato del Pd, ha aggiunto, "sfruttando ingegnerie finanziarie offerte da evidenti lacune nella normativa nazionale e internazionale, riescono a non pagare le tasse nel nostro Paese."

"Stiamo procedendo, in base a un primo screening delle risultanze dell'attività di tutoraggio dei grandi contribuenti, a una selezione di posizioni che possano dar luogo a una mirata attività di controllo fiscale nei confronti dei gruppi multinazionali attivi nel settore dell'elettronica e dell'eCommerce e le cui strategie fiscali sono oggetto di attenzione da parte dell'opinione pubblica italiana e internazionale," ha ribadito Ceriani.

Un portavoce di Google ha dichiarato che "Rispettiamo le leggi fiscali in tutti i Paesi in cui operiamo e siamo fiduciosi di rispettare anche la legge italiana. Continueremo a collaborare con le autorità locali per rispondere alle loro domande relative a Google Italy e ai nostri servizi."

Ma Google non è la sola azienda nel mirino delle autorità. La polizia sta valutando le pratiche di altre multinazionali che riescono a spostare i profitti dall'Italia a paesi dove possono pagare meno tasse, ha dichiarato Ceriani.



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