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Instagram fa una mezza marcia indietro sulle policy

Condividi:         webmaster 19 Dicembre 12 @ 00:00 am

Instagram fa una mezza marcia indietro sulle policy

Instagram ha ieri presentato le sue nuove policy e sui social network si è scatenato il putiferio. Adesso, Instagram, sta cercando di calmare le acque e fare una mezza marcia indietro.

Sostanzialmente il social network fotografico ha deciso due stravolgimenti importanti alle sue policy. Da una parte farà fluire tutti i dati dei suoi utenti (email, foto, commenti, geo-localizzazioni, dispositivi usati...) verso Facebook, in modo che questo possa usarli per targhetizzare meglio la pubblicità. Dall'altra parte Instagram si riserva il diritto di usare le immagini e le foto dei profili degli utenti all'interno della pubblicità... e non necessariamente si sentirà obbligato di rivelare che si tratta di pubblicità. Se volesse, potrebbe far passare l'annuncio come un post autentico dell'utente.

Neanche a dirlo gli utenti sono insorti e ho assistito a più persone che hanno cancellato il proprio account su Instagram disgustati dall'idea che i propri scatti possano essere usati dal social network per fare soldi con il loro lavoro.

Instagram ha però reagito abbastanza rapidamente postando un tweet che sembra indicare che vogliano rimettere mano alle policy dopo la reazione degli utenti. "Abbiamo sentito che l'aggiornamento alle nostre policy hanno fatto sorgere molte domande. Avremo più da dire al più presto," è stato postato sull'account ufficiale di Instagram.

La reazione sembra molto simile a quanto avvenne nel 2007, quando Facebook annunciò Beacon, il controverso programma che permetteva Facebook di tracciare le azioni dei suoi utenti e pubblicarle sulla loro bacheca quando questi si trovavano su siti partner. Se, ad esempio, un utente avesse comprato un biglietto per un concerto su un sito partner, quest'azione sarebbe stata immediatamente postata su Facebook. In questo caso, la preoccupazione per la privacy fu tale da costringere Facebook a fare marcia indietro e Mark Zuckerberg chiese scusa pubblicamente.

"Abbiamo sbagliato il giusto compromesso," scrisse Mark Zuckerberg. "Il nostro intento era creare un sistema molto semplice che funzionasse senza che le persone dovessero fare nulla. Il problema con il nostro approccio iniziale, nel farlo opt-out invece che opt-in, era che se qualcuno si scordava di impedire di condividere qualcosa, Beacon l'avrebbe subito condiviso con gli amici. Ci abbiamo impiegato troppo a cambiare il sistema in opt-in. Invece di agire in fretta ci abbiamo impiegato troppo a decidere sul da farsi. Non sono orgoglioso di come abbiamo gestito la situazione e so che possiamo fare di meglio."

Instagram ora appartiene a Facebook. Vediamo come reagirà Mark Zuckerberg questa volta.



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