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Twitter: @TheFakeproject, lotta ai falsi profili - news originale

Twitter: @TheFakeproject, lotta ai falsi profili

Condividi:         webmaster 24 Dicembre 12 @ 10:30 am

Twitter: @TheFakeproject, lotta ai falsi profili

Al via un progetto del CNR di Pisa per studiare, in modo scientifico, se un profilo di Twitter è reale o un falso.

Per molti, il numero di follower su Twitter è il metro che ci permette di valutare se un account è popolare o meno. Per chi usa Twitter, i follower sono direttamente proporzionali alla nostra autostima. A intervalli più o meno regolari appaiono però studi che ci ricordano che non tutti i follower degli account dei VIP sono reali. Fu scandalo quando, durante le elezioni presidenziali statunitensi, si scoprì che una buona fetta dei follower di Romney era fatta di account di bot acquistati all'ingrosso.

L'Istituto di Informatica e Telematica del CNR di Pisa ha fatto partire The Fake Project, un progetto per cercare di capire, in modo scientifico, se un account è reale o un falso. "Non siamo i primi a lavorare su questo settore ed esiste già un interessante numero di studi sull'argomento," ha spiegato uno dei ricercatori del CNR.

"Fino ad oggi però la ricerca universitaria si è concentrata per lo più sul rilevamento di account spammer, ed anche se sono stati elaborati algoritmi molto precisi per identificarli, questi sono solo una parte dei falsi profili esistenti. Per tutti gli altri, che magari non inviano alcun messaggio, ma sono non umani e servono a incrementare il numero di follower, sono poche le ricerche in letteratura, mentre consigli e regole più o meno efficaci compaiono pubblicati su qualche blog."

Per avere successo, i ricercatori hanno bisogno di creare un Gold Standard, ovvero un metro con cui misurare se un account è vero o è falso. Lo studio ha quindi bisogno della partecipazione di tutti. Se avete tempo seguite l'account @TheFakeProject e mandate un tweet "@TheFakeProject needs real followers!!! #ImNotAFake http://bit.ly/XNjlFi".

The Fake Project è in realtà una costola di MyChoice, un progetto più grande del CNR, che mira a identificare le recensioni false sui siti di viaggi e di prenotazioni degli alberghi. "Per identificare il servizio che meglio soddisfa i propri bisogni, gli utenti sono spesso supportati da un sistema di recensioni." Indicano i ricercatori sul sito. "Tuttavia, una recensione è per sua natura influenzata da preferenze personali. A questo aspetto si aggiunge la pratica disonesta, testimoniata da recenti studi sociologici, di inserire intenzionalmente recensioni false, al mero scopo di pubblicizzare (o screditare) un servizio o il suo fornitore. L'obiettivo di MYChoice è dunque fornire un sistema di "ranking" delle recensioni online, al fine di identificare e scartare con maggiore probabilità le recensioni false o fuorvianti, in quanto distanti dalla maggioranza delle revisioni disponibili."

Forse i ricercatori dovrebbero anche dedicare del tempo a Facebook e ai Like falsi. C'è però da dire che Facebook ha recentemente rimosso 83 milioni di profili falsi.

Voi che ne dite: è credibile che i social network facciano pulizia da soli o questi studi sono necessari in modo da mantenere tutti onesti?



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