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Curiosity respira l'aria di Marte - news originale

Curiosity respira l'aria di Marte

Condividi:         webmaster 07 Settembre 12 @ 17:00 pm

Curiosity respira l'aria di Marte

Curiosity, il rover della NASA, ha inspirato aria marziana all'interno del suo Sample Analysis at Mars (Sam), uno strumento che gli permetterà di analizzare la composizione chimica dei diversi gas presenti nell'aria.

Dopo essere atterrato un mese fa, aver aggiornato il software, aver fatto una piccola guida di test e aver provato il laser, Curiosity si accinge ora alla sua prima vera missione.

È la prima volta che l'atmosfera di Marte è stata testata in superficie dagli anni 70, quando fu eseguito lo stesso esperimento dalle sonde Viking. Si conosce già l'alta concentrazione di anidride carbonica, ma uno degli obiettivi di Curiosity è cercare tracce di metano: gas la cui presenza sembra essere stata individuata sia dai satelliti in orbita attorno al pianeta, sia dai telescopi sulla Terra.

Il metano è un gas che vive poco - solo poche centinaia di anni - per cui la sua presenza potrebbe indicare che questo sia rigenerato regolarmente in qualche modo: la fonte potrebbe essere geochimica, ma potrebbe anche essere biologica. Si spera che Curiosity possa gettare luce su questo mistero.

Secondo Joy Crisp, scienziato che lavora a questi esperimenti, i risultati di questo primo test potrebbe essere disponibile già da settimana prossima. Ha anche però avvertito che potrebbe volerci del tempo prima che si possano trarre conclusioni definitive sulla presenza di metano.

"In condizioni ideali, Sam è in grado di individuare una particella di metano un bilione di altre, mentre ci si aspetta che la concentrazione di metano sia molto più alta," ha dichiarato Crisp alla BBC.

"Ma è ancora troppo presto e Sam è uno strumento molto complesso e dobbiamo ancora verificare tutti i dati," ha aggiunto.

Curiosity - anche conosciuto come il Mars Science Laboratory (MSL) - si è spostato di circa 100 metri dal punto nel Cratere Gale dove è atterrato un mesa fa. Adesso si sta dirigendo verso il Glenelg (a circa 300 metri dalla sua posizione attuale) per analizzare il punto dove si incontrano tre tipi diversi di terreno marziano.



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