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Le piramidi si scoprono con Google Earth - news originale

Le piramidi si scoprono con Google Earth

Condividi:         webmaster 1 15 Agosto 12 @ 06:00 am



Due complessi di piramidi nell'alto Egitto sono stati trovati grazie a Google Earth.

Il primo sito, localizzato vicino all'oasi di Fayoum, contiene una piramide a quattro lati di circa 45 metri di lunghezza. Il sito contiene altre tre piramidi organizzate lungo un'asse diagonale e allineate proprio come le piramidi di Giza.

Il secondo sito, a circa 150 chilometri di distanza dal primo, è situato lungo il Nilo, a 20 chilometri dalla città di Abu Sidhum. Vi sono quattro tumuli allineati e una piramide triangolare più grande, di circa 190 metri di lunghezza. Questo, se fosse confermato che si tratta di una piramide, la renderebbe tre volte più grande della Piramide di Cheope.

In entrambi i siti sembra che la cima delle piramidi più grandi sia stata erosa dal tempo.

I siti sono stati documentati e scoperti dall'archeologa satellitare Angela Micol nel Nord Carolina. Angela conduce ricerche di archeologia satellitare da 10 anni alla ricerca di siti antichi usando Google Earth. Google Earth le ha permesso di documentare possibili siti archeologici come la potenziale città sommersa al largo della penisola dello Yucatan; sito che ha destato l'interesse di scienziati, ricercatori e archeologi.

È stato confermato dall'egittologo e esperto in piramdi Nabil Selim, che entrambi i siti non sono ancora stati scoperti. Nabil ha dichiarato che i tumuli più piccoli del secondo sito sono simili in dimensione alle piramidi della 13° Dinastia Egizia, se si riesce a trovare una base quadrata.

I siti sono adesso stati mostrati agli egittologi e ricercatori per ulteriori esami. Angela ha dichiarato che "Le immagini parlano da sole. È ovvio cosa contengono i siti, ma è necessaria della ricerca sul campo per verificare che si tratti, veramente, di piramidi e bisogna raccogliere campioni per studiarne le origini. Ho il presentimento che ci sia molto di più in questi siti di quanto si possa vedere e con l'utilizzo di immagini agli infrarossi sarò possible capire la vera estensione di questi siti."

I siti ora vanno protetti finché gli archeologi non riescono a cominciare a lavorarci.

Se vi chiedete come sia possibile che piramidi così grandi siano passate inosservate per millenni mentre si trovavano proprio sotto il naso di tutti, provate a dare un'occhiata alle piramidi peruviane nella Valle di Túcume. Sì, quelle non sono montagne!



Un commento a "Le piramidi si scoprono con Google Earth":
bho. bho. il 15 Agosto 12 @ 10:34 am

BAH.

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