Ritorna Rapelay, il videogioco degli stupri, ora in 3D

Ad un anno di distanza torniamo a parlare di Rapelay, il videogioco che ha destato un polverone tra i media e le associazioni di tutela di donne e minori.

Un polverone comprensibile e non inatteso anche nei commenti della precendente news su questo tema.
Già perchè questo video-gioco, che di gioco ha poco, trascina dietro a se inevitabili polemiche, discussioni e prese di posizioni da parte dell'intera nazione nonchè di numerosi paesi europei a noi vicini.

E' di questi giorni la notizia, ripresa anche dai Tg Nazionali, dell'uscita di una nuova versione del videogames; entra in campo il 3D, rendendo ancor più se possibile realistico il fine del giocatore, stuprare. Il gioco è disponibile in rete a disposizione di tutti, minori compresi.

'Itazura Gokuaku', questo il nome (già sopranominato in Rete 'Violenta le japo in metrò'), prevede la modalità di gioco singola o a gruppi dove si viola l'intimità di ragazzine manga che si lamentano e piangono per ciò che l'utente sta per fargli.
L'utente o gli utenti: se nel gioco si è un semplice passante che assiste allo stupro si può aiutare bloccando la preda e avvallando lo stupratore.

Sono già molte le richieste nel nostro Paese per impedire il download del gioco.