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Il tuo sito è internet@bile?

Condividi:         minio67 18 Luglio 06 @ 21:00 pm

Il tuo sito è internet@bile?

La legge "Stanca", sull'accessibilità dei siti web nelle Pubbliche Amministrazioni, ha portato alla ribalta il problema di costruire portali nei quali non siano presenti barriere "Archielettroniche" che impediscano l'accesso a persone disabili.

Un mondo da guardare
Uno dei meccanismi fondamentali del "vedere" è la focalizzazione su di un particolare punto nella visione dell'insieme. Tanto è fondamentale questo meccanismo che permette di poter concentrare la nostra attenzione su di un particolare del campo visivo, che questa caratteristica funzionale ha una corrispondenza precisa anche dal punto di vista anatomico.
Esiste infatti una parte della retina, la fovea, che è presente al centro dell'occhio e che assolve a questa precisa funzione: grande capacità risolutiva di una piccola porzione dell'immagine.
Per contrasto, la parte periferica non offre una visione così dettagliata ma è in grado di allertarci nel caso all'intorno del centro di attenzione succeda qualcosa di significativo.
Questo a grandi linee è il modo con il quale osserviamo il mondo.

Un bitMondo da guardare
Negli ultimi anni il bitMondo, tutto quello che sta dietro lo schermo di un calcolatore, ha cercato sempre più di assomigliare al mondo reale.
Significativo da questo punto di vista è forse il fatto che nelle moderne interfacce grafiche il concetto di "fuoco" ricalchi in maniera perfetta il meccanismo fondamentale della visione del mondo che abbiamo sopra descritto.
In questo senso le interfacce web non fanno eccezione e la progressiva "complessita" delle singole schermate dei siti web si muove proprio in questa direzione, cioè verso una sempre maggior corrispondenza fra la complessità del mondo reale e quella del webMondo.
Ma a questo punto si apre un grosso problema, se il mondo è fatto per essere guardato, ed il webMondo tende sempre ad assomigliargli di più, come risolvere il problema della progettazione di un mondo web che sia accessibile anche per tutte quelle persone che hanno un deficit visivo?

Un approccio sequenziale
Molti dei lettori ricorderanno il sistema operativo DOS che equipaggiava i primi Personal Computer comparsi sul mercato. Questo tipo di interfaccia a caratteri, e la modalità di utilizzo generale del sistema: comandi a parole chiave eseguiti attraverso la sola tastiera, i risultati dei quali erano presentati sotto forma di testo scritto, hanno fatto sì che questo sistema operativo sia stato molto amato da persone cieche o con un grosso deficit visivo.
L'approccio sequenziale di questa particolare modalità d'interazione uomo-macchina, il cui veicolo informativo erano le parole, lo rendeva particolarmente adatto ad un utilizzo con la sintesi vocale, che di fatto leggeva il contenuto dello schermo.

E poi qualcuno aprì la finestra...
Quando la Microsoft, nel 95, decise il grande salto verso la "GUI" (Graphical User Interface), la Apple, sua concorrente storica che fin dalla nascita aveva imboccato quella strada, fece una "contro pubblicità" molto carina: riprendendo la grafica e lo stile del prompt del dos, fece le sue

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alla Microsoft che finalmente ci era arrivata! Da sottolineare la lunghezza in caratteri del prompt.

Con l'imporsi delle interfacce grafiche, oramai comunissime, per la comunità dei "non-vedenti informatizzati" si è trattato di affrontare e risolvere una vera e propria rivoluzione copernicana nell'approcciare il problema dell'interfacciamento con i Personal Computer. E come tutte le rivoluzioni, anche questa ha avuto le sue sacche di resistenza, che nulla però hanno potuto contro l'"inarrestabile processo della storia".
Su uictech, una mailing list storica per i non vedenti e gli ipo vedenti informatizzati, intorno al 1998 si potevano leggere messaggi di questo tono:

Date: Wed, 11 Mar 1998 08:19:33 +100
X-Mailer: Net-Tamer 1.11 Beta
Subject: uictech sintesi per windows95
salve a tutti,
mi accingo ad acquistare una sintesi per windows 95 e dispongo, al momento, del difon2 e di audiologic: chiedo consiglio su quali prodotti per windows 95 supportino i drives in mio possesso, perchè vorrei evitare di impegnare ulteriori schede e slots dal momento che intendo continuare ad usare le sintesi sotto dos tutte le volte che non sia strettamente indispensabile lavorare sotto windows.


Nella citazione riportata sopra, per "sintesi" si intende una sintesi vocale, cioè un apparecchio hardware corredato con uno specifico software per la vocalizzazione dello schermo del PC.
Pochi anni più tardì la querelle continuava con venature anche satiriche:

Date: Mon, 17 Dec 2001 15:42:20 +0100
Subject: Re: [uictech] per i mujaheddin del dos
[...]
Nella polemica tra DOSisti e Windowsisti (o meglio tra paladini
dell'interfaccia a caratteri e combattenti di quella a icone) penso che i
comici si siano schierati con decisione e senza tentennamenti. Già, perché
sparare su Windows è come sparare sulla Croce Rossa. Spero che l'atmosfera tesa di questi giorni mi consenta l'invio di questa lunga barzelletta, che ho purgato delle parolacce sostituendole con dei beep, della quale mi assumo ogni responsabilità penale e civile avendola scritta di mio pugno [...]. Un saluto, Francesco.

DIFFERENZE TRA DOS E WINDOWS
La Microsoft garantisce che con Windows (95/98/Millenium/NT/2000/XP) è
possibile svolgere più facilmente tutte le operazioni che si facevano in
DOS, risparmiando così molto tempo. Allo scopo di verificare questa affermazione, sono state effettuate prove comparate su computer con installato DOS e computer con installato Windows, e in entrambi i casi sono state definite le procedure per svolgere le operazioni più comuni.

* Operazione 1: selezionare una cartella *
DOS:
- cd \doc\settembre\testi\tesi
WINDOWS:
- Aprire Risorse del Computer
- Aprire C:
- Cercare tra 65983 file e altre 5678 icone la cartella Doc
- Aprire Doc
- Cercare la cartella Settembre [che e' l'ultima dell'elenco]
- Aprire Settembre
- Cercare tra le molte icone la cartella Testi
- Aprire Testi
- [ma in che directory sono? 'Beep, troppe finestre aperte...]
- Chiudere Risorse del computer
- Chiudere C:
- Chiudere Doc
- Riaprire Testi che hai chiuso per sbaglio
- Cercare tra le molte icone la cartella Tesi
- Cercare di nuovo Tesi perche' il doppio clic ha fatto cilecca e l'hai
rinominata per sbaglio
- Rinominare Tesi
- Aprire Tesi
- Chiudere Settembre
- Chiudere Testi che hai confuso con Tesi
- Riprovare perchè non si è chiuso
- Errore nel modulo F8A2-EE3D codice 7A alla linea 235 Premere
CTRL-ALT-CANC
- Chiudere Explorer [bloccato]
- Premere il tasto di "Reset"
- Accendere il computer
- Ricominciare dall' inizio.
[...]


Alla fine, grazie alla passione e all'impegno delle singole persone, alla ottima qualità delle tecnologie assistive, ed alla buona qualità di corsi di formazione organizzati e finanziati dalle associazioni di categoria, la burrasca è passata con qualche ferito, ma oggi credo proprio di poter dire che la comunità dei non vedenti informatici è in grado di utilizzare (o imparare a farlo) un PC in maniera soddisfacente.

L'accessibilità del webMondo
Continuiamo il nostro parallelismo tra mondo reale e bitMondo, ponendo l'accento su quella parte del bitMondo che è caratterizzata dalla Rete ed in particolare dallo strumento della Rete, forse più utilizzato in assoluto: le pagine web.
Se un cieco riesce a muoversi nel mondo reale utilizzando strategie d'approccio con il mondo stesso che sono di tipo più sequenziale, un'altra caratteristica fondamentale della realtà che ci circonda è quella di essere multi-canale, ed in questo senso di essere ridondante.
Di tutti i sensi la vista è certo un senso importante ma non è l'unico, ed il mondo ci bombarda continuamente di informazioni attraverso altri sensi. Questo surplus di informazioni è quello che permette a chi ha un deficit, di poter recuperare parte delle informazioni che perde, attraverso tutti gli altri canali attivi.
E se questa è una strategia d'interazione che funziona nel mondo vero, perché non dovrebbe funzionare anche nel webMondo?
Insomma, se volete fare un sito accessibile la ricetta vincente è questa: fatelo che sia in qualche maniera esplorabile anche sequenzialmente, fatelo multicanale, cioè ridondante nel senso che la stessa informazione deve essere veicolata più volte in modalità differenti.

Linee guida per l'accessibilità
Già da molto tempo il W3C, l'organo di controllo dello standard del mondo web raccomanda, nella progettazione di una pagina web, di tener presenti le problematiche dell'accessibilità. Lo stesso organo fornisce alcune linee guida per sviluppare pagine web accessibili.
Prendiamo alcune di queste linee guida e, al fine di valutare la veridicità della tesi sopra esposta, cerchiamo di capire se questi consigli si muovono proprio nelle due direzioni suggerite: la sequenzialità e la ridondanza di informazioni nella costruzione di una pagina web.

Linea guida
1. Fornire alternative equivalenti al contenuto audio e visivo
Commento: In questa linea guida l'utilizzo della ridondanza delle informazioni su almeno due canali diversi di trasmissione è molto esplicito.
1.2. Fornire un equivalente testuale per ogni elemento non di testo (per esempio, mediante "alt", "longdesc" o contenuto nell'elemento stesso). Questo comprende: immagini, rappresentazioni grafiche di testo (compresi i simboli), zone di immagini sensibili, animazioni (ad es. GIF animate), applets e oggetti programmati, arte ASCII, frame, script, immagini usate come richiamo per elenchi, spaziatori, bottoni grafici, suoni (azionati con o senza l'intervento dell'utente), file di solo audio, tracce audio di video e video.
Commento: In questo sotto-punto, come nei successivi si cerca di rendere tecnicamente più chiara l'applicazione della linea guida.
1.3. Fornire ridondanti collegamenti di testo per ogni zona attiva di una immagine sensibile sul lato server.
Commento: Anche in questo sotto-punto viene sottolineata l'importanza di fornire almeno un canale testuale alternativo e "duplicato" nella pagina web.
1.4. Fino a quando gli interpreti non potranno leggere automaticamente ad alta voce l'equivalente testuale di un filmato, fornire una descrizione audio delle informazioni essenziali del filmato di una presentazione multimediale.
Commento: Ridondanza e multicanalità.
1.5. Per ogni presentazione multimediale temporizzata (per es. un film o una animazione), sincronizzare alternative equivalenti (per es. didascalie o descrizioni parlate del filmato) con la presentazione.
Commento: Ridondanza e multicanalità.

Ridondanza e semplicità
Ridondanza fa rima con semplicità? Forse in un certo senso sì, e forse proprio nel senso che interessa a chi vuole risolvere i problemi di accessibilità. Infatti scorrendo le linee guida del W3C, un altro denominatore comune che si può trovare in questi suggerimenti tecnici, è quello della semplicità.
A questo punto, la ridondanza di alcuni elementi, i più importanti, in una pagina web, ci viene in aiuto anche in questo senso, impedendoci di riuscire a progettare pagine web troppo dense e troppo compresse: dense di elementi interattivi e compresse per riuscire ad utilizzare ogni più piccolo spazio a disposizione.

Probabilmente proprio qui sta la soluzione del problema dell'accessibilità di un sito Web, imitare tanto bene il mondo reale, da fornire le informazioni attraverso molti canali tali da permettere a chiunque di riorganizzare il flusso delle informazioni filtrandole a suo piacimento.

Claudio Levantini



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