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Final Cut Pro X, brutta debacle per Apple - news originale

Final Cut Pro X, brutta debacle per Apple

Condividi:         Mikizo 27 Giugno 11 @ 11:00 am

In rete se ne parla da giorni, e ormai è acclarato: l'ultima versione di Final Cut Pro è il software con il gradimento più basso mai prodotto da Apple - o comunque quello con la valutazione più bassa mai raggiunta sull'Apple store.

Il programma, acquistato anni fa da Apple dall'originale produttore Macromedia, è uno dei più utilizzati nel mondo della produzione video professionale, ed è stato finora uno dei più apprezzati per completezza, affidabilità e semplicità d'uso.

L'attuale versione "X" segue la precedente versione 7, uscita nel 2009, ed era stata preannunciata da Apple come una sorta di rivoluzione, ma non è piaciuta un granchè al migliao di recensori che l'hanno votata finora su iTunes, considerato che la media dei voti è di circa 2,5 stelle, e che il 45% circa dei votanti le ha assegnato una sola stella.

Possibile che Final Cut Pro X si traduca nel più grosso errore di Apple da anni? L'azienda ha puntato questa volta sul mercato cosiddetto "prosumer", uno spazio non ben demarcato che sta tra gli utenti consumer e quelli professionali. Ma nel farlo sembra abbia sacrificato troppo della natura del software.

La maggior parte delle lamentele riguardano infatti la scomparsa di funzionalità dal programma. "Potevo fare questo, ora non posso farlo più" è il ritornello che si ripete nei commenti. Per esempio, non è più possibile lavorare su vecchi progetti delle Suite Final Cut Pro. Non c'è più il video monitoring esterno, non si possono più importare le EDL. E non esiste più alcun disco di backup dell'applicazione - e quindi non è possibile re-installare il software se non si dispone di una buona connessione ad internet. E la lista di lamentele si allunga ulteriormente.

Non so perchè, ma non sono particolarmente stupito. Prima o poi Apple doveva pagare la sua scelta ambigua, di restare un produttore cresciuto sul pubblico dei professionisti, ma oi apertosi alle masse indistinte con il suo profluvio di iCosi. Non sempre le sarà facile tenere assieme queste due anime, e FCP rischia di essere soltanto il primo esempio di una graduale perdita di sintonia col proprio pubblico.



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