questo è il parere di un esperto:
Il file di swap che costituisce la memoria virtuale non è una semplice estensione della Ram fisicamente presente nel computer. Le operazioni di passaggio dalla Ram al disco vengono utilizzate dal sistema operativo, ad esempio, per riorganizzare la memoria: supponendo che un programma si trovi ad allocare una determinata quantità di memoria e che, nel sistema, non sia presente un blocco delle dimensioni richieste, il sistema può ricompattare eventuali aree di memoria inutilizzate, non contigue, ricorrendo per questa operazione al file di scambio.
La presenza nel sistema di una adeguata quantità di memoria riduce ovviamente la probabilità che le applicazioni si trovino ad utilizzare per il loro funzionamento la memoria virtuale, ma non influenza il modo in cui il sistema operativo stesso adopera questo supporto. È sbagliato, pertanto, pensare che aumentando la Ram sia possibile fare a meno del file di swap. L'impostazione della dimensione del file di scambio è inoltre un punto critico: un valore errato può ripercuotersi negativamente sull'efficienza e sull'affidabilità della macchina. In particolare, la riduzione delle dimensioni del file può portare a improvvisi blocchi del sistema oppure, come spiegato prima, all'impossibilità di usufruire appieno della Ram presente nel computer.
L'eccessiva frammentazione del file di swap può influire negativamente sulle prestazioni complessive di un personal computer. Il programma di utilità DisKeeper di Executive Software è stato tra i primi a consentire l'ottimizzazione dei blocchi che compongono la memoria virtuale.
Per questo motivo, la dimensione della memoria virtuale non deve essere mai inferiore alla quantità di Ram presente nel sistema e si sconsiglia inoltre di impostarla a più del doppio della Ram in quanto ciò potrebbe influire negativamente sulle prestazioni. Il valore generalmente consigliato è circa una volta e mezzo la quantità di memoria presente fisicamente nel personal computer.
Il motivo per cui le applicazioni, al momento della loro esecuzione, bloccano il sistema per diversi secondi è probabilmente dovuto al fatto che queste richiedono l'allocazione di grandi porzioni di Ram e il sistema operativo è costretto a compiere l'assegnazione di memoria dividendo l'operazione in più passi, con un uso notevole e ripetuto del file di scambio.
La lentezza notata dal lettore durante le fasi di avvio delle applicazioni non è causata di per sé dalle dimensioni del file di swap, ma probabilmente dalla frammentazione del disco fisso su cui risiede. Per questo motivo, risulterebbe utile eseguire periodicamente la deframmentazione della partizione. Ricordiamo che non tutti i programmi di ottimizzazione dei dischi rigidi sono in grado di modificare l'allocazione dei blocchi del file di scambio. La prima utilità che ha fornito questa funzione per i sistemi operativi con kernel NT è stata DisKeeper di Executive Software.
Esiste comunque un'alternativa all'uso di un programma di deframmentazione: compiere manualmente l'operazione, trasferendo il file di swap in una partizione vuota esclusivamente dedicata a questo scopo. In questo modo, non è più necessario preoccuparsi che i blocchi che costituiscono la memoria virtuale si frammentino tra gli altri dati archiviati sul disco rigido, causando il degrado delle prestazioni. È necessario, ovviamente, scegliere per questo scopo una partizione di dimensioni adeguate a contenere il file di scambio, applicando la regola generale espressa in precedenza.
L'uso della memoria virtuale dovrebbe essere evitato durante procedimenti in cui il fattore tempo sia critico, quali appunto l'acquisizione di filmati in tempo reale. Riteniamo comunque improbabile che, in un sistema equipaggiato con ben 1 GByte di memoria, il sistema si trovi a fare utilizzo della memoria virtuale durante questo tipo di operazione. Eventualmente, nel corso dell'acquisizione, sarà necessario dedicare la macchina esclusivamente a questo procedimento, evitando di eseguire altri programmi. In questo modo sarà possibile evitare la perdita di fotogrammi o la presenza di imperfezioni nel flusso di dati.
quindi se avessi 1Gb di RAM aumenterei lo swap notevolmente....
Amberger
