Io quello che fai lo sintetizzarei così (sempre senza voler offendere): ti lamenti, spari giudizi sommari sulla società ma non sono mai critiche costruttive, perché ci dici di non essere il padreterno.
Ok adesso riesco a capire,
(un po' di storia) era facile tempo addietro fare qualcosa per migliorare la vita e la società, (sempre inteso che occorre sempre migliorarsi e migliorare) ora è più difficile.
Tempo fa esistevano i circoli culturali, ed erano rispettati, erano gestiti
da giovani quasi tutti studenti, liceali o universitari.
Questi circoli nascevano spontanei, per lo più in sedi messe a disposizione dalla chiesa o dal comune. I giovani si avvicinavano spontaneamente, all'interno c'era chi si occupava dello sport, del tempo libero (si organizzava dei meeting ecc..) chi si occupava di seguire i ragazzi delle elementari e delle medie in materia di aiuto post scuola (ripetizioni).
Almeno 3 volte alla setimana, la sera si invitava per esempio una personalità nel campo dell' inquinamento, un'altra volta un sacerdote per discutere le posizioni della chiesa sul divorzio e sul aborto. Ci si dedicava ad argomenti sensibili tipo i malati, gli emarginati, e i disabili. A questo proposito certo che si faceva qualcosa, si interveniva presso i comuni si facevano dei dibattiti si organizzavano delle feste, raccolte di ogni genere..denaro compreso che servivano a dare un sostegno anche simbolico a chi ne aveva bisogno.
Si discuteva anche di politica e del sociale. Spesso si facevano i cineforum, e si invitava qualuque, di qualsiasi ceto, classe e cultura.. poi seguivano i dibattiti.
All'interno di tutto questo però c'era molta allegria, queste cose non erano un impegno, esisteva anche il puro divertimento... quello di oggi insomma... le corse in auto in centro la musica dei Pink Floyd al buio completo.. notti passate in tenda o all'aperto...le ragazze, insomma...tutto ecco, tutto quello che serve ad un giovane.
Dicevo, ora è diverso e più difficile, i circoli culturali sono diventati i famosi centri sociali controllati dalla polizia, infiltrati di gruppi violenti, no global buoni e cattivi, c'è qualcosa ma c'è anche molta confusione in questo senso.
Mancano i punti di riferimento, i ritrovi ed un certo tipo di discorso al di fuori della politica.
Alcuni fanno qualcosa per la società, vanno in missione di pace dove c'è la guerra...(c'è un po' di ironia)
Tu mi chiedi quello che dobbiamo fare, è come dire costruiamo una casa, OK ma prima bisogna avere dei progetti, decidere assieme quali sono le priorità del cambiamento, poi nasceranno le strutture.
In sostanza quello che ho detto in questo forum, non è altro che teoria è vero. Potrei aver ragione o torto non ha importanza, però di certe problematiche occorre discutere, verrà l'occasione di schierarsi poi.
Sensibilizzare le persone ai difetti nostri e della società che abbiamo contribuito ad edificare. Se qualcuno avverte qualcosa di marcio lo dica, poi se ne discute.
Fosse per me...ma questa è una mia idea non pretendo che alcuno faccia quello che dico... io non acquisterei nemmeno un prodotto tra quelli pubblicizzati in TV.
Boicotterei tutti i prodotti provenienti da stati in cui esiste un forte sfruttamento della povera gente. In certe coltivazioni di prodotti con tanto di marca che noi consumiamo, i contadini vengono pagati meno di un dollaro al giorno. La terra ai contadini viene sottratta con l'intimidazione e la violenza. Cosa posso fare io?.. intanto prendere coscienza di queste cose.. poi le trasmetto, poi saremo in molti a pensarla allo stesso modo, poi si decide che fare, anche un manifesto ed un volantino è molto.