Cina: porno ok, Facebook e Twitter no
Il governo Cinese è famoso per tante cose, ma quando si parla di Internet la sua più grande fama è la censura. In occidente pensiamo che ci sia una meticolosa e precisa censura di tutto quanto sia un messaggio contro lo status quo. La realtà è ben diversa.
In molti suppongono che la Polizia Internet cinese abbia un vero e proprio esercito - perlopiù ragazzini e disoccupati - che girano per Internet segnalando contenuti illegali e guadagnando centesimi per questo. Il risultato non è però la censura a tappeto di tutti i siti con una qualsiasi inclinazione politica, ma solo il filtraggio di siti come Facebook e Twitter che possono velocemente disseminare informazioni che possono causare fermento.
Non c'è quindi molta sorpresa, solo curiosità, da parte degli imprenditori Internet quando hanno scoperto che ci sono una manciata di siti porno e che il governo li sta lasciando in pace.
Forse è dovuto al fatto che la pornografia non è politica o forse perché la Cina sta lentamente allargando le maglie dell'economia - e la pornografia (specialmente) su Internet è business.
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