
http://www.apogeonline.com/webzine/2002 ... 0209100101
Mi interessa soprattutto l'autorevole opinione di zello

Moderatori: aurelio37, Anthony47, axelrox
Le blacklist, ossia “liste nere” di indirizzi noti per essere spammer, sono una totale perdita di tempo: nessuno spammer che si rispetti usa due volte lo stesso indirizzo (spesso fittizio) come mittente.
Le whitelist, vale a dire “liste bianche” contenenti gli unici indirizzi dai quali siete disposti ad accettare posta (quelli di amici, parenti e colleghi), sono efficacissime nel tenere lontani gli spammer, ma hanno un difettuccio: tengono lontani anche gli utenti legittimi che cambiano indirizzo senza avvisarvi
Non voglio certo prendere le difese degli spammer, ma il loro è già adesso un mestiere difficile. A fronte di un numero enorme di invii, lo spam produce (comprensibilmente) risposte molto modeste: le stime che circolano parlano di un return rate (tasso di risposta da parte del destinatario) di uno su centomila.
La Rete si dimostra ancora una volta un organismo che si autoregola dal basso.
frengo78 ha scritto:Io ho eletto Paolo Attivissimo a mio mito personale fra i giornalisti che si occupano di IT e i suoi articoli me li divoro sempre volentieri.
Nicola ha scritto:Paolo Attivissimo è iscritto al forum![]()
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Ciao..
zello ha scritto:Ma le blacklist su DNS - le DNSBL - NON funzionano sul campo From: - che anche un duenne saprebbe falsificare. Funzionano su ranges di indirizzi IP di provenienza/transito della mail - e dato che gli spammers tendono ad "accentrarsi" su ISP "tolleranti", o a passare da relays/proxies aperti, beccano un buon numero di spam runs. E inoltre sono dinamiche. SpamPal è un ottimo esempio di uso delle DNSBL.
zello ha scritto:Ognuno usa le wl come gli pare, ovviamente. Però trovo che sia più saggio utilizzarle per whitelistare - appunto - un conoscente che ha un range di IP molto vicino a quello di uno spammer, o il cui provider tiene allegramente aperti moolti proxies/relays (come interbusiness.it, per dirne una). E' facile che finisca in qualche DNSBL, e lo whitelisto per precauzione.
zello ha scritto:>per esempio, l'indirizzo topone@pobox.com diventa toponenospam@pobox.com
No, è sconsigliato, documentarsi pliz. pobox.com rimane un server valido, e sulla rete passeranno sia il tentativo di consegna, sia il bounce. E' molto meglio trasformarlo in topone@poboxnospam.com, o meglio ancora in topone@pobox.nospamcom - che evita di sprecare bandwidth.
topone ha scritto:frengo78 ha scritto:Io ho eletto Paolo Attivissimo a mio mito personale fra i giornalisti che si occupano di IT e i suoi articoli me li divoro sempre volentieri.
Oddio, sono diventato un mito personale.... Frengo, che ti devo dire, se sono io un tuo mito, sei messo maluccio ;-)
Ciao da Paolo.
topone ha scritto:Nicola ha scritto:Paolo Attivissimo è iscritto al forum![]()
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Ciao..
Ok, adesso sei famoso. La tua vita cambiera' da cosi' a cosi', e noterai anche un aumento delle prestazioni sessuali.
Ahhhhh.... il prezzo della celebrita'.
Gente, non mitizzatemi cosi', suvvia. Mandatemi un po' di focaccia e basta, e cercatevi qualcheduno di piu' meritevole.
Ciao da Paolo.
Nicola ha scritto:Se posta qui divento famoso : Paolo Attivissimo ha postato nella sezione Discussioni di !pc-facile moderata da me![]()
· topone (livello 10) 16/07/02 16:05
Giusto, ma qui stai ragionando a livello di IP. L'utente-target dei miei articolucci non ha ben presente cos'è un range di IP.
Open relay di interbusiness? Interessante....
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