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Wind 10-12: multa di 100mila Euro del Garante

Condividi:         ale 24 Ottobre 07 @ 05:30 am

Wind 10-12: multa di 100mila Euro del Garante

L'inutilità dell'Agicom. È possibile sempre fare ricorso per ottenere il maltolto.

Secondo indiscrezioni, raccolte presso l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), il gestore Wind è stato condannato ad oltre 100mila euro di multa: nell'aprile scorso, tramite sms, aveva comunicato agli utenti che il piano tariffario 'Wind 10' sarebbe stato trasformato nel più oneroso 'Wind 12', inaugurando cosi', dopo che il decreto Bersani aveva abolito i costi di ricarica, la stagione dei rincari tariffari ("3 Italia" lo ha seguito a ruota).

Ma l'Agcom non ha punito i rincari (rimodulazioni), bensì le modalità di comunicazione degli stessi: non avendo informato gli utenti che potevano cambiare operatore senza alcun onere, Wind avrebbe violato l'art.70/4 del Codice delle Comunicazioni.

A nostro avviso gli aumenti era illegittimi di per sé, perchè le clausole del contratto che consentono questi aumenti da parte del gestore, sono vessatorie e quindi nulle, per cui gli utenti possono fare ricorso proprio su questi nostri presupposti (1).

Lo specifico delle argomentazioni adottate lo tratteremo quando l'Autorità le renderà pubbliche. Ma già ora possiamo rilevare l'inutilità dell'azione dell'Agcom. Non ha alcun senso pronunciarsi dopo sei mesi su un comportamento lesivo dei diritti degli utenti. Fra l'altro, all'Agcom dicono che l'ufficializzazione della decisione dovrebbe esserci tra un paio di mesi... cioè, con la buona intenzione di salvare capre e cavoli, si fa precipitare la capra in un burrone e i cavoli vengono inviati in una discarica di rifiuti tossici. Ci spieghiamo.

All'indomani dell'abolizione per legge dei costi di ricarica, i due gestori più fragili si trovarono impreparati. A differenza di Vodafone e Tim, Wind e 3 Italia non potevano rinunciare al guadagno di questi costi di ricarica perchè le loro tariffe le offrivano sottocosto. L'Autorità, per impedire che fossero spazzati dal mercato per i minori introiti, ha preso tempo e, per salvarsi la faccia, ha ora multato Wind con 100mila euro (una cifra irrisoria). Questa dilazione è servita a dare vigore a Wind e 3 Italia? Decisamente no, visto che tutti i giorni queste società sono oggetto di indiscrezioni sulla loro vendita e che, per recuperare risorse finanziarie, si sono accordate per vendere le torri su cui sono installati i loro ripetitori.

L'unico risultato è che l'Autorità ha aumentato l'incertezza degli utenti, consapevoli che i gestori, fregandosene di contratti e leggi, possono modificare quando vogliono le loro tariffe. Alla faccia dei buoni propositi scritti in bella vista sul sito. "L’Agcom è innanzitutto un’autorità di garanzia: la legge istitutiva affida all’Autorità il duplice compito di assicurare la corretta competizione degli operatori sul mercato e di tutelare i consumi di libertà fondamentali dei cittadini."

Un'Autorità siffatta non serve né al mercato né a tutelare gli utenti.

Domenico Murrone, consigliere Aduc



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