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Wikileaks, Trapwire la sorveglianza a 360°

Security: webmaster 14 Agosto 12 @ 10:00 am




Siamo sorvegliati, il governo dispone di un sistema segreto, una macchina, che ci spia ogni ora di ogni singolo giorno. Lo so perché l'ho costruita io, ho ideato la macchina per prevenire atti di terrorismo, ma vede ogni cosa. Crimini violenti che coinvolgono persone comuni, persone come voi. Crimini che il governo considera irrilevanti. E poiché loro non avrebbero agito, decisi di farlo io. Ma mi serviva un socio, qualcuno con le capacità per intervenire. Le autorità ci danno la caccia, lavoriamo in incognito, non ci troverete mai, ma che siate vittime o carnefici, se esce il vostro numero, noi troveremo voi!Sembra un episodio di Person of Interest, ma non lo è.

Secondo i documenti pubblicati da Wikileaks, Trapwire, una compagnia gestita da ex-agenti della CIA, ha creato una tecnologia in grado raccogliere i dati provenienti dalle telecamere che si trovano per strada, nei negozi, negli alberghi, nelle banche e in tutte le principali città degli Stati Uniti, e inviarle a una località segreta in cui vengono analizzati con software per il riconoscimento facciale, riconoscimento delle targhe... Si tiene traccia così di tutti gli spostamenti e i dati vengono messi in relazione per capire se ci sono degli schemi negli spostamenti di veicoli e persone.

Fino a ieri Wikileaks è stata sotto un massiccio attacco DDoS che ha reso il sito inaccessibile. La salvezza è arrivata via CloudFlare, essenzialmente un firewall remoto che permette solo al traffico legittimo di ragigungere i server.

All'inizio di Agosto Wikileaks aveva ripreso a pubblicare le email ottenute da Anonymous riguardanti Stratfor Global Intelligence, una società di sicurezza privata.

Le ultime email riguardavano proprio Trapwire e, sarà pura una coincidenza, ma l'attacco DDoS è cominciato proprio quando hanno cominciato a pubblicare queste email.

Sembra che l'attacco sia stato rivendicato da Antileaks, un'associazione non contenta dei metodi di Julian Assange e di Wikileaks.

CloudFlare sta però facendo un buon lavoro nel proteggere Wikileaks e, ancora più confortante, hanno esperienza in questo tipo di situazione: l'anno scorso aiutarono LulzSec in una situazione simile.

Stando alle dichiarazioni di Matthew Prince, amministratore delegato, CloudFlare ha ricevuto varie lamentele da clienti che non gradivano LulzSec, ma non hanno per questo interrotto i rapporti. Nel caso dovesse però intervenire la legge Prince ha dichiarato che accetterebbe l'ordine del tribunale.



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