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Tariffe roaming telefonini. Come far male al mercato e ai consumatori

Condividi:         gama 08 Giugno 07 @ 14:00 pm

Tariffe roaming telefonini. Come far male al mercato e ai consumatori

I ministri Ue delle Comunicazioni hanno raggiunto un accordo per le tariffe massime del roaming dei telefonini.

Gli Stati membri il 25 giugno dovranno adottare questa decisione e il 29 dello stesso mese sara' pubblicata in Gazzetta ufficiale; un mese dopo gli utenti potranno chiedere l'applicazione di queste tariffe, mentre dopo tre mesi dalla pubblicazione saranno applicate automaticamente a meno che uno chieda di restare nel profilo tariffario precedente. La tariffa massima al minuto per chiamare all'interno dei Paesi Ue, sarà di 0,49 euro (ora mediamente è di 1,15 euro); per ricevere, invece, sarà di 0,24 euro. Poi è prevista una progressiva diminuzione: 0,46 e 0,22 euro nel 2008, 0,43 e 0,19 nel 2009.

Un bel risparmio? E' quanto verrebbe da esprimere grazie ad un approccio superficiale, demagogico e populista. Lo stesso di chi ha esultato quando il Parlamento italiano ha imposto il divieto di costi fissi per le ricariche dei telefonini. Cosa è successo in Italia dopo quest'ultima imposizione? Che tutti i gestori telefonici hanno aumentato i costi delle stesse ricariche e, più in generale, delle tariffe. Non solo. Ma hanno inventato nuove gabole per letteralmente fregare soldi ai loro clienti; gabole spesso spudoratamente illegali e su cui l'Autorità delle Comunicazioni, nonostante le nostre continue denunce, non interviene.
Perchè non dovrebbe succedere altrettanto dopo questa decisione Ue? Forse il fatto di "aver compagni al duol" in tutta la Comunità ci farà sentire meglio nell'essere più fregati e più poveri?

La situazione è più grave di quanto possa apparire. Se queste decisioni stataliste vengono prese anche a livello Ue, oltre che italiano, qualunque altra decisione simile, in qualunque settore, troverà sempre una giustificazione e un punto di riferimento.
Le aperture di mercato, a nostro avviso, sono le uniche risposte contro il caro tariffe: riduzioni delle tasse per aziende e consumatori, facilitazioni per l'avvio di imprese nel settore, etc. cioè tutto ciò che crea concorrenza. Con un provvedimento come quello sul roamig, invece, si ingessa la situazione, si favorisce l'aumento indiscriminato di tariffe per il recupero delle perdite dovute a queste imposizioni e –garantito- non abbiamo mai visto un aumento che vada solo a compensare le perdite: in queste occasioni le rimodulazioni tariffarie generalizzate sono sempre state occasioni, per i gestori, di programmare nuovi introiti aggiuntivi ai precedenti.
Fintanto che avremo governanti che "mettono il naso" nel business delle aziende e nelle tasche dei consumatori, invece che rendere più facile offerta, domanda e consumo, la nostra economia non potrà che restare immobile e tutt'altro che amica di produttori e consumatori. Lamentarsi poi, da parte del medesimo Stato, del perdurare e dell'aumento dell'evasione fiscale, sono lacrime di coccodrillo.


Comunicao Stampa Aduc - Vincenzo Donvito, presidente Aduc.


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