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Spamming, le big della Rete si coalizzano

Spam: ale 12 Settembre 04 @ 15:00 pm


La lotta allo 'spamming', ossia alla diffusione della posta spazzatura, si arricchisce di un nuovo capitolo. Aol, Yahoo!, Microsoft e Earthlink, i primi fornitori di posta elettronica degli Stati Uniti, hanno deciso di unire le proprie forze per arginare il fenomeno dei computer zombie: i pc infettati da virus che diventano - inconsapevolmente - untori telematici, inviando sul web milioni di lettere indesiderate.

Un fenomeno ancora piu' sgradevole della semplice posta spazzatura: a spedire le missive elettroniche indesiderate, infatti, non sono hacker o pirati telematici ma - in maniera del tutto incosciente - i computer di amici e conoscenti dai cui indirizzi di posta elettronica mai si aspetterebbero pubblicita' di farmaci miracolosi o offerte di vacanze e mutui per la casa a prezzi incredibilmente stracciati.

Per combattere il fenomeno, i primi quattro Internet service provider per volume di traffico americani, hanno deciso di sotterrare l'ascia di guerra e accantonare la propria rivalita': nel prossimo futuro - cosi' riporta la stampa a stelle strisce - verranno provate soluzioni comuni (come l'identificazione del pc da cui provengono le e-mail sgradite e la schermatura automatica dell'indirizzo) al fine di limitare le intromissioni coperte da pc amici divenuti zombie.

In modo da rendere piu' incisiva la propria battaglia, le quattro big della Rete hanno chiamato a raccolta anche gli Internet service provider piu' piccoli chiedendo loro di congelare gli indirizzi di posta elettronica infettati da virus e tenere sotto controllo tutti quegli utenti che, negli ultimi tempi, abbiano mostrato un volume di posta - ricevuta e inviata - decisamente superiore alle normali abitudini.

Secondo una ricerca interna di America on line, l'89% dei tentativi di invio di posta spazzatura sul suo servizio e' da addebitare a computer zombie mentre, negli ultimi sei mesi, secondo quanto riferito da Microsoft, il 40% delle missive indesiderate transitata sul suo servizio hotmail proviene da personal computer, divenuti spargitori di 'spamming' a loro insaputa.

News tratta da Rai.it



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