Sono spam la metà di tutte le e-mail in Cina, dice esperto

I messaggi di posta elettronica indesiderati contano per più della metà delle e-mail ricevute in Cina, ha detto oggi un esperto internazionale di "spam", invitando il governo cinese a intraprendere un'azione di forza contro le e-mail spazzatura.

Gli esperti stimano che le aziende e i governi di tutto il mondo investiranno 41 miliardi di dollari quest'anno per difendere i loro sistemi informatici dagli spam.

"La metà delle e-mail nella vostra casella di posta potrebbero essere messaggi che non avreste mai voluto leggere", ha detto Jean-Jacques Sahel, direttore di comunicazioni internazionali al Dipartimento del Commercio e dell'Industria britannico, durante un seminario a Pechino.

Gli spam saranno circa il 67% di tutte le e-mail del mondo quest'anno, rispetto all'8% nel 2001, ha aggiunto Sahel, citando dati delle Nazioni Unite.

Leggere e cancellare le e-mail spazzatura costa alle aziende britanniche 460 sterline (747 euro circa) all'anno per ogni lavoratore in termini di perdita di produttività, ha aggiunto.

La Cina è il terzo paese produttore di spam del mondo, dopo Stati Uniti e Corea del Sud, con un tasso dell'11,62% di messaggi indesiderati, dice l'azienda di software antivirus Sophos.

Alcuni esperti accusano la Cina, che ha ingaggiato una battaglia contro la pornografia e il dissenso politico su Internet, di essere diventata un paradiso per gli "spammers" a causa della sua negligenza. Lo scorso anno, il governo cinese ha bloccato decine di server sospettati di inviare spam. I governi occidentali stanno studiando delle leggi che consentano di bloccare gli Internet service provider (Isp), attraverso i quali operano gli spammer.

Il termine spam deriva originariamente da "spiced ham", un prosciutto speziato prodotto dal gigante alimentare Usa Hormel Foods.

News tratta da Mytech.it