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Microsoft contro la pedopornografia con Cets

Software: ale 17 Ottobre 06 @ 17:00 pm


Microsoft contro la pedopornografia con Cets

Da ieri, 16 ottobre, la Polizia postale e delle Comunicazioni Italiana ha a disposizione un utilissimo software, elaborato da casa Microsoft, atto a contrastare il fenomeno sempre crescente della pedopornografia online.

Per una volta abbiamo un primato: siamo infatti il primo paese europeo ad utilizzare tale nuova tecnologia in un campo così vasto e difficilmente controllabile come il web. Il software, denominato Cets - Child Exploitation Tracking System - è letteralmente un sistema di tracciamento contro la pedopornografia. Analizza quindi i dati telematici identificati online e li inserisce in una rete condivisa da diversi corpi di polizia sparsi sul pianeta; per ora assieme agli italiani vi partecipano canadesi, indonesiani e a breve europei e nord americani.

Steve Ballmer, Chief Executive Officer di Microsoft Corporation (già sentito ieri sulla questione Vista vs Ue) ha rilasciato delle dichiarazioni confortanti sul tema: "L'idea è nata grazie a una mail spedita da un poliziotto canadese direttamente a Bill Gates"..."chiedeva un aiuto per riordinare le informazioni ricavate dalla rete sui pedopornografi, connettere le sedi che si occupavano delle indagini in un paese che ha più di cinque fusi orari diversi e in cui il fenomeno della pedocriminalità è in forte aumento"..."Un software che raccoglie dati, li comunica, condivide, analizza ed elabora".

L'introduzione di Cets dovrebbe portare ad un rafforzamento dell'80% nelle indagini sulla pornografia sul web. In sostanza viene creata dal software una blacklist contenente email, indirizzi ip, sms e tutto quanto di sospetto possa circolare. Minniti, vice Ministro dell'Interno, ha constatato di persona quando duro e minuzioso sia il lavoro degli agenti alle prese con casi di pedopornografia assistendo direttamente ad alcune "azioni punitive" effettuate in tempo reale.

Il Capo della Polizia De Gennaro, parlando del lavoro degli agenti incaricati, ha sottolineato quanto effettivamente stressante sia per tali persone assistere quotidinamente a scene di violenza su minori sottolineando che "lo stress psichico subito dagli agenti sotto copertura che lavorano come infiltrati è altissimo e per questo abbiamo deciso di affiancargli degli psicologi. Il mondo della pedofilia è abietto, perverso, e può danneggiare gli equilibri di chi svolge le indagini, ma anche di chi può cascare nella sua rete. Secondo un recente dato Istat poi il 70% degli utenti che usa internet ha meno di 14 anni e c'è anche la necessità di proteggere loro dalla pedofilia che si muove online".

Un obiettivo accumuna capi di polizie, politici e quant'altro: migliorare la legislazione vigente contro i reati sessuali su minori.
Per ora Cets farà il suo "sporco lavoro" aiutando coloro che si adoperano per salvaguardare i nostri minori, un grazie quindi va' a Microsoft che ha sviluppato gratuitamente il sistema.




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