La Corte Europea sancisce il diritto ad essere dimenticati su Google
Si parla spesso di privacy su Internet, dove le informazioni si diffondono alla velocità di un click per l'intero pianeta, dove è possibile informarsi su qualcuno per capire che persona è e prendere decisioni a riguardo. Per alcuni versi è anche utile, ma alcune volte può fare grossi danni, Per questo la Corte Europea ha deciso che le persone hanno il diritto ad essere dimenticate, anche se io direi che a me sembra più appropriato dire che le persone hanno il diritto di far dimenticare alla rete le loro cavolate del passato che potrebbero danneggiarli nel presente (o nel futuro).
Tutto ha avuto inizio a maggio di quest'anno. Uno spagnolo, Mario Costeja Gonzales, porta all'attenzione della Corte di Giustizia della Comunità Europea il suo caso. Ha da poco chiesto un finanziamento e non gli è stato concesso. Non sarebbe stata una ragione per portarlo fino a Bruxelles, se non fosse che il finanziamento non gli è stato concesso perché la finanziaria, facendo un po (con l'apostrofo) di controlli su Google ha scoperto che a Mario avevano espropriato la casa nel 1998 per mancati pagamenti. Secondo Gonzales, l'informazione doveva essere cancellata perché la sua situazione si era risolta e non era più rilevante.
Il giudice della Corte di Giustizia ha decretato che all'interno della Comunità Europea, l'attuale direttiva per la protezione dei dati digitali dice che "le informazioni che possono essere inadeguate, irrilevanti o non più rilevanti o eccessive alla luce del tempo trascorso" possono essere rimosse.
Per correttezza di informazione va detto che non viene rimosso il dato in se stesso, bensì il link all'interno dei risultati di ricerca di Google. Inoltre questo vale solo per la Comunità Europea, quindi i link alle foto del vostro matrimonio segreto con la spogliarellista di Las Vegas rimarranno visibili.