Italia solo 23° al Web Index di Tim Berners-Lee
Sir Tim Berners-Lee, inventore di Internet, ha presentato oggi il Web Index, studio che vede l'Italia solo al 23° posto, dietro Spagna, Portogallo, Cile, Messico e Qatar e solo poco più avanti di Brasile, Polonia, Turchia e Kazakistan
Il Web Index, gestito dalla World Web Foundation, classifica 61 paesi a seconda di come fanno uso di Internet. L'indice prende in considerazione il numero di persone collegate, i contenuti, l'infrastruttura e l'impatto sociale, politico ed economico.
"Ho passato la maggior parte della mia vita cercando di rendere il web più potente. Poi mi sono reso conto che mentre lo stavo rendendo più potente, solo il 20% lo stava usando," ha dichiarato Berners-Lee. "Il Web Index permette a ogni paese di capire cosa deve fare per migliorare Internet."
Al primo posto, quest'anno, c'è la Svezia, seguita dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna. L'Italia è purtroppo solo a metà classifica con un punteggio davvero poco lusinghiero. Solo poco più del 50% della popolazione è collegato, contro il 90% i Svezia, le infrastrutture non sono adeguate e l'impatto che Internet ha a livello politico e economico è davvero piccolo.
Se prendiamo ad esempio invece l'Irlanda, paese che ha quasi il 70% della popolazione online, vediamo che riesce a sfruttare bene le potenziali del web e il 14% del PIL irlandese deriva da Internet.
Il Web Index, che ha ricevuto fondi da Google, mostra come solo una persona su 3 al mondo è collegata a Internet e come questo numero scenda a una persona su 6 in Africa. "L'alto costo della connettività sta bloccando miliardi di persone dal diritto all'informazione," ha dichiarato Berners-Lee. "I costi devono scendere drammaticamente."