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Inghilterra: Facebook non paga le tasse

Social Network: webmaster 12 Ottobre 12 @ 00:00 am


Inghilterra: Facebook non paga le tasse

Il più grande social network del mondo, che ha recentemente raggiunto il miliardo di utenti, è accusato di aver trovato un escamotage per non pagare le tasse in Inghilterra, dopo che un esperto ha sostenuto che l'azienda ha dichiarato delle vendite inferiori con lo scopo di pagare meno tasse. A peggiorare la situazione è il fatto che il dipendente medio di Facebook UK guadagna più di quanto l'intera azienda abbia pagato in tasse nel 2011.

Nel Regno Unito, i ricavi di Facebook, sono stati di €25,35 milioni, ma Facebook ha pagato solo €243.460 in tasse nel 2011, mentre l'impiegato medio ha ricevuto €341.780 all'anno.

Perché? Perché nonostante Facebook abbia un ufficio in Inghilterra, la maggior parte delle vendite di Facebook UK sono fatturate in Irlanda dove le tasse sono molto più basse. The Guardian stima che solo l'11% delle vendite effettuate in Inghilterra sono dichiarate in Inghilterra.

Ma Facebook non è solo in questa pratica: anche Google e Apple sono state criticate per aver speso solo una frazione delle loro fortune del 2011 in tasse nel Regno Unito.

Per fare un paragone, Apple UK ha guadagnato €7,46 miliardi nel 2011, ma l'azienda ha solo pagato €10 milioni in tasse. Google ha invece pagato €7,46 milioni su un guadagno di €491 milioni. Anche in questo caso, l'erario inglese non è molto felice.

Apple ha pagato quindi meno dell1% di tasse, Google meno del 2%, mentre Facebook ha pagato meno dello 0,001% di tasse.

Il Ministro inglese John Mann, che ha già dichiarato che Google dovrebbe presentarsi davanti a una commissione parlamentare in merito ai sistemi con cui evita di pagare le tasse in Inghilterra, ha dichiarato che aziende come Facebook sono "immorali" per il fatto di pagare solo una frazione dei propri profitti in tasse, ha scritto il The Telegraph.

Facebook ha dichiarato che, "Abbiamo il nostro quartier generale internazionale in Irlanda che impiega centinaia di persone e una serie di piccoli uffici che supportano i nostri servizi in tutta Europa. Dublino è stata selezionata in quanto è il miglior luogo dove reclutare persone competenti per gestire un'operazione multi-lingua che copra l'Europa intera."

Mentre il titolo di Facebook sta continuando a perdere, nonostante il traguardo di utenti raggiunti, Facebook non solo non è la sola azienda a usare questi metodi per diminuire la pressione fiscale (non esiste altro motivo se non questo per basare le operazioni a Dublino), ma le sue azioni sono perfettamente legali. La situazione italiana non dev'essere molto differente da quella inglese, ma prima che un qualche politico faccia voce grossa, ricordiamoci che per sistemare questa situazione basta modificare le leggi che permettono questo escamotage. Fino a quel momento, lamentarsi non servirà a nulla.



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