La gabbia dorata della privacy

La gabbia dorata della privacy

La riservatezza dei dati personali riempie la bocca.

Ma anche i data base delle aziende.

Un grosso lavoro per gli uomini dell’It che si trovano a dover gestire e dare ragione dell’esistenza (se richiesto) di centinaia di dati, se non addirittura migliaia, districandosi tra linee guida che spesso sono sottoposte al libero criterio dell’interpretazione.

I regolamenti aziendali sul trattamento dei dati personali, infatti, si basano sì sulla normativa vigente, ma, il rischio che si corre è che da tutela (così come pensata in origine), la legge sulla privacy si trasformi in boomerang, e che il famoso “consenso” al trattamento dei dati altro non sia che un’arma a doppio taglio: le aziende avranno le spalle coperte e gli utenti saranno subissati di richieste e informazioni non volute.


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