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Electronic Arts nei guai per Medal of Honor

Condividi:         webmaster 22 Agosto 12 @ 16:00 pm

La parola ‘beneficienza’ è un termine che di per sé nobilita qualsiasi cosa l’abbia per oggetto, o almeno questo è ciò che pensiamo comunemente. Alle volte però andrebbe maneggiata con maggiore attenzione o il rischio è di trovarsi nell’occhio del ciclone, come sta accadendo in questi giorni a Electronic Arts.

Per accorgersi del pasticcio, basta andare sul sito web di Medal of Honor: Warfighter, lo sparatutto militare targato EA che andrà a competere il prossimo autunno con Call of Duty: Black Ops II di Activision. Lì è possibile, infatti, trovare la spiegazione del cosiddetto “The Project Honor Program” che, con un certo patriottismo, ci propone di acquistare armi vere per finanziare due associazioni di reduci militari, ossia la Navy Seal Foundation e la Special Operations Warrior Foundation.

L'elenco completo di ciò che sarebbe stato (usiamo volutamente il passato) possibile acquistare non è noto. La pagina si limita a ricordare che le due fondazioni avrebbero ricevuto dai “produttori di armi ed equipaggiamenti” una percentuale dei soldi versati dagli appassionati nelle loro casse. Per certo si sa che era possibile acquistare un tomahawk ribattezzato “Voodoo Hawk” per 75 dollari , una versione speciale dell’accetta usata dagli indiani nativi d’America e presente nel videogame per eliminare silenziosamente i propri avversari...



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