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Editori e autori belgi raggiungono un accordo con Google

Google: webmaster 13 Dicembre 12 @ 16:30 pm


Editori e autori belgi raggiungono un accordo con Google

Dopo la condanna di Google News in Belgio, Google ha raggiunto un accordo con gli editori e gli autori belgi di lingua francese. Nessun risarcimento e nessun pagamento per l'indicizzazione delle news su Google News.

Gli editori belgi di lingua francese, le associazioni di autori e Google hanno annunciato un accordo che favorirà partnership commerciali e porrà fine ai procedimenti legali in corso. In base all'accordo, gli editori belgi di lingua francese collaboreranno con Google con l'obiettivo di generare nuove opportunità di business legate ai contenuti online col fine ultimo di convogliare traffico sui siti degli editori, aumentare il coinvolgimento degli utenti e incrementare il fatturato per i siti degli editori.

Le parti sono state coinvolte in un procedimento giudiziario a partire dal 2006, in seguito alla denuncia contro Google, con l'accusa di violazione di copyright, da parte degli editori belgi di lingua francese, rappresentati da Copiepresse, e degli autori, rappresentati da SAJ e da Assucopie. Recentemente, il caso è stato sottoposto alla Corte Suprema Belga.

Google, gli editori e gli autori, pur restando di diversa opinione sulle questioni legali, concordano sull'opportunità di porre fine ai procedimenti giudiziari e lasciarsi alle spalle queste divergenze. Google corrisponderà le spese legali e collaborerà con gli editori in partnership commerciali che andranno a beneficio di entrambe le parti.

Gli editori belgi di lingua francese, protagonisti del mercato dei media digitali, portano ogni giorno un gran numero di utenti sui propri siti grazie a contenuti di qualità. Gli editori desiderano valorizzare meglio questa audience e sviluppare nuovi modelli di business in grado di ottimizzare la loro capacità di monetizzazione tanto sul fronte pubblicitario quanto su quello dei lettori.

Le parti si sono inoltre accordate per utilizzare reciprocamente i mezzi di comunicazione dell'altra parte al fine di promuovere i propri servizi, ad esempio ottimizzando le campagne AdWords per portare lettori sui siti dei giornali e pianificando pubblicità di Google sui mezzi degli editori.

In aggiunta a questa partnership, gli editori potranno, su base volontaria, rientrare in Google News.

Francois Le Hodey, rappresentante degli editori, ha dichiarato: "Nel 2006, gli editori belgi di lingua francese non avevano una persona di riferimento in Google in Belgio e non avevano una visione chiara degli obiettivi di Google in questo mercato all'epoca del lancio di Google News.Oggi, in particolare dopo l'arrivo di un nuovo management nella sede belga di Google, si è creato un rapporto più costruttivo con gli editori, che ha aperto la porta a ulteriori sinergie."

Frans Wauters, portavoce delle associazioni di autori, ha detto: "Anche le associazioni di autori sono a favore delle iniziative degli editori volte a sviluppare nuovi modelli di business digitali, nell'interesse dei suoi membri."

"Siamo molto lieti di lasciarci alle spalle le divergenze del passato", ha commentato Thierry Geerts, Managing Director di Google in Belgio. "Collaborando costruttivamente con l'industria dell'editoria, siamo in grado di ottenere molto di più e siamo entusiasti di poter lavorare insieme all'implementazione di nuovi prodotti capaci di generare fatturato e aiutare il settore dell'editoria di notizie ad avere successo online."

In altre parole, Google ha messo a tacere i media belgi con il semplice pagamento delle spese giudiziarie. La capitolazione dei belgi è un segnale fortissimo per tutte le associazioni che si stanno muovendo contro Google in Italia, Francia e Germania a causa di Google News. I belgi hanno compreso la follia della loro mossa, mentre i brasiliani ancora sostengono la validità di essersi auto esclusi da Google News: vediamo quanto impiegheranno i nostri amici europei a tornare sui propri passi.



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