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Curiosity disintegra una roccia con il laser

Scienze: webmaster 20 Agosto 12 @ 16:30 pm




Curiosity, il rover della NASA atterrato su Marte due settimane fa, ha fatto tante cose tra cui sparare con il laser, un upgrade al software e vari test per verificare che tutto funzioni correttamente. Ma con un nome come Curiosity non potrà essere contento di stare fermo per molto tempo.

La NASA ha quindi annunciato la selezione della prima destinazione di Curiosity, Glenelg, un'intersezione di vari terreni Marziani a soli 800 metri dal punto di atterraggio.

"La zona di atterraggio nel Cratere Gale, ci ha dato dozzine di scelte per la prima missione," ha dichiarato lo scienziato John Grotzinger. "C'erano molti candidati forti. Questo è il tipo di dilemma che tutti gli scienziati pianetari vorrebbero avere, ma ci può essere una sola prima perforazione laser su Marte. Questa prima perforazione laser farà storia nell'esplorazione di Marte."

La NASA non ha annunciato quando comincerà la missione.

Dopo aver perlustrato Glenelg, Curiosity si dirigerà verso il primo obiettivo ufficiale della missione, il Monte Sharp, un cumulo di roccia Marziana stratificata di circa un chilometro e mezzo di altezza.

Tra i test necessari prima della partenza c'era anche il tiro al bersaglio. E così è stato: Curiosity ha sparato il suo primo colpo laser. Hanno persino dato un nome all'obiettivo, si chiama Coronation la roccia di circa 5cm di diametro a cui ha sparato Curiosity.

Ieri, il ChemCam, ovvero la macchina fotografica capace di fotografare le spettro luminoso si un'atomo ionizzato (ChemCam, viene infatti dall'Inglese Chemistry e Camera), ha sparato 30 impulsi laser per 10 secondi. Ogni impulso ha una potenza di un milione di Watt. Quest'energia trasforma gli atomi della roccia in plasma che la NASA può poi analizzare, grazie alla macchina fotografica, per determinare la composizione della roccia.

Gli scienziati sono molto soddisfatti di questo tiro al bersaglio, dichiarando che è andato anche meglio del previsto: i dati sono molto più chiari di quelli ottenuti sulla Terra.

Ora Curiosity è davvero pronto.





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