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Costi di ricarica, la GdF indaga - news originale

Costi di ricarica, la GdF indaga

Condividi:         dany 1 09 Febbraio 07 @ 07:00 am

Costi di ricarica, la GdF indaga

Qualche giorno fa mi chiedevo in questa news, chi pagherà in sostanza le multe che vengono addebitate alle Società telefoniche; dopo il provvedimento contro i costi di ricarica, si parla di circa 1.7 miliardi di euro l'anno da recuperare, molti si sono posti la domanda di come si potrebbe ripercuotere sull'utente questa perdita da parte degli operatori.


Anche la Guardia di Finanza, si è posta la stessa domanda?



Non saprei, ma apprendo con piacere che i Funzionari dell’Autorità per le Comunicazioni e della Guardia di Finanza, hanno acquisito i piani tariffari delle Società di telefonia mobile che operano nel nostro paese: Tim, Vodafone, Wind e 3Italia. Lo scopo è di verificare quali siano nel dettaglio le tariffe praticate al momento dai quattro operatori mobili e confrontarle con quelle che verranno predisposte nelle prossime settimane in vista della scadenza del 3 marzo, quando le ricariche delle prepagate non potranno più essere a carico del consumatore.

Speriamo che ciò possa proteggere i poveri utenti che si ritrovano ad essere sempre in balia di costi, tasse e balzelli, applicati spesso senza spiegazioni plausibili e motivazione di esistere.



Un commento a "Costi di ricarica, la GdF indaga":
dany dany il 09 Febbraio 07 @ 10:51 am

AGCOM e GdF Acquisiscono i Piani Tariffari della Telefonia Mobile

Dopo le preoccupazioni espresse da Anti Digital Divide e da altre associazioni dei consumatori, su un possibile aumento delle tariffe dei telefonini da parte delle compagnie telefoniche ( TIM, Vodafone, Wind, Tre.), per rifarsi dei mancati introiti derivati dai costi di ricarica, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e la Guardia di Finanza hanno acquisito i piani tariffari presso le compagnie di telefonia mobile.

Il Decreto Bersani comincia a dare i suoi frutti anche nell'ambito del controllo e della trasparenza delle tariffe. Il decreto, infatti, assegna all’Autorità compiti precisi per quanto riguarda la trasparenza delle tariffe, anche per verificare se e in quale misura si dovesse concretizzare il rischio di un possibile aumento dei prezzi: la preoccupazione è infatti che gli operatori, per rientrare dei costi sostenuti per le ricariche, possano spalmare su tutti i piani tariffari gli introiti che verranno a mancare per effetto del decreto.


...continua la lettura di questa notizia.
Antidigitaldivide.org autorizza pc-facile.com a riportare la presente news.





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