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Class Action contro Microsoft

Microsoft: webmaster 22 Marzo 11 @ 11:56 am


La class action che l'Aduc ha promosso contro Microsoft sulla praticamente obbligata accettazione del software preinsatallato sul PC, ha al momento due importanti novità:
- è stata fissata la prima udienza - sulla ammissibilità - il prossimo 19 maggio presso il tribunale di Milano;
- l'adesione all'iniziativa della Free Software Foundation Europe (FSFE), organizzazione no-profit e non-governativa che si dedica alla diffusione del Software Libero

FSFE accoglie favorevolmente l'iniziativa a favore della libertà degli utenti intrapresa dell'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (ADUC). Il 24 gennaio 2011, ADUC ha depositato un atto di citazione contro Microsoft richiedendo alla compagnia di rimborsare i consumatori che restituiscono le licenze per il sistema operativo Microsoft Windows preinstallato sui computer appena acquistati e non utilizzate.

Nonostante quasi tutti i nuovi computer portatili e desktop siano venduti con un sistema Windows preinstallato, Microsoft si è ripetutamente rifiutata di rimborsare il costo delle licenze software a quei consumatori che non volessero utilizzare il sistema. Non vi è alcuna trasparenza su quanto gli utenti paghino per la licenza e quanto per l'hardware. Per questa ragione, FSFE considera l'azione intrapresa da ADUC un passo importante per raggiungere maggior chiarezza per i consumatori e per render possibile agli acquirenti di restituire le licenze inutilizzate.

"Questo abuso è andato avanti per troppo tempo", dice Giacomo Poderi, coordinatore Italiano di FSFE. "I consumatori soffrono di una mancanza di informazioni, le procedure per il rimborso sono per lo più incerte o completamente mancanti, mentre i distributori software ed hardware giocano a scarica barile quando è ora di prendersi le responsaiblità per questa confusione. Come risultato i consumatori sono tagliati fuori da ciò che spetta loro."

Carlo Piana, consulente legale FSFE e parte del gruppo di avvocati rappresentanti le parti di ADUC nell'azione di classe, dice: "E' ora che i consumatori abbiano una scelta reale. Un meccanismo di rimborso funzionante di per sè non è sufficiente per una libera competizione nel mercato dei sistemi operativi, ma è un primo passo necessario che va preso il prima possibile."

FSFE si augura che il Tribunalle di Milano giudichi ammissibile la citazione e che l'azione di classe di ADUC sia portata a termine positivamente. Il team italiano di FSFE offre il proprio supporto ad ADUC al fine di informare e raggiungere il più ampio numero di consumatori che volessero avvalersi di un proprio diritto.

Qui il comunicato originale.



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