Apple, Samsung e la presentazione proibita
Apple sta portando in tribunale Samsung in un po' tutti i paesi dove può (sarà perché Samsung vende due volte gli smartphone Apple?), Samsung contrattacca, ma la vera battaglia si sta svolgendo a San José in California.
All'inizio della settimana il Giudice Lucy Koh, il quale presidia questo processo, aveva considerato inammissibili le slide allegate qui sotto anche se, a parere di Samsung, queste avrebbero potuto dimostrare che Samsung non ha copiato l'iPhone, nonostante l'immagine incriminante presentata da Apple.
In una mossa che ha dell'impulsivo e dell'arrogante - ma che non lo è - John Quinn, a capo del team legale che rappresenta Samsung, ha rilasciato alla stampa la presentazione proibita.
Il Giudice Koh non si è dimostrata entusiasta dell'iniziativa di Samsung ed ha immediatamente chiesto spiegazioni a Quinn. E mentre Apple accusava Samsung di tutto e di più - includendo una richiesta al giudice perché si pronunciasse a suo favore - Quinn ha fornito le spiegazioni richieste.
Chi ne capisce di legge ha definito la sua lettera di spiegazioni un piccolo capolavoro legale.
Nella sua lettera Quinn dichiara di non aver infranto nessun ordine della corte - la corte non aveva vietato la divulgazione dei documenti inerenti al processo. I documenti in questione erano, in ogni caso, già pubblici, specialmente se si tiene a mente che il giudice aveva deciso di rendere pubbliche anche l'accordo sulle royalty tra Samsung e IBM. I giurati non hanno comunque il permesso di leggere ciò che viene pubblicato dai media, quindi questi documenti non possono danneggiare in alcun modo il processo.
Il giudice starà facendo le sue ricerche, ma si immagina non potrà fare nulla: le azioni di Samsung paiono piuttosto legittime. Apple ha usato quest'occasione per cercare di portare ulteriormente il pubblico dalla sua parte, ma queste slide mostrano Samsung in un'ottica ben diversa (specialmente la 10, 11 e 12).
