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Apple non è più una compagnia verde - news originale

Apple non è più una compagnia verde

Condividi:         webmaster 1 12 Luglio 12 @ 07:00 am

I prodotti Apple non sono più considerati verdi dopo che la compagnia di Cupertino ha chiesto all'Electronic Product Environmental Assessment Tool (EPEAT) - l'associazione che decide gli standard per i prodotti elettronici - di rimuovere 39 dei suoi computer, monitor e laptop dal registro verde.

Secondo il Wall Street Journal, la richiesta è stata fatta a fine del mese scorso, anche se EPEAT ha fatto l'annuncio solo questa settimana.

Gli standard, decisi dai produttori, dai gruppi di esperti e agenzie governative, indica che chi ricicla deve essere in grado di smontare i prodtti considerati verdi. Questo significa che una persona normale deve essere in grado di smontare un prodotto verde, usando attrezzi comuni alla portata di tutti, in modo da separare i componenti tossici come la batteria. I nuovi design Apple non seguono questi standard.

"Hanno detto che la direzione del loro design non è più in linea con gli standard EPEAT," ha commentato Robert Frisbee, l'amministratore delegato di EPEAT, al WSJ. "Erano degli importanti sostenitori e siamo delusi che non vogliano più che i loro prodotti siano misurati secondo questi standard."

Uno dei nuovissimi computer Apple, il MacBook Pro con display Retina è praticamente impossibile da smontare: la batteria è incollata allo chassis e il display è incollato al retro. Questo rende praticamente impossibile riciclare batteria, display e chassis. Non è una sorpresa quindi che il computer non è mai stato inviato a EPEAT per la certificazione.

Il consenso non è che Apple stia cercando di rendere più difficile aprire, riparare riciclare i suoi prodotti, ma che semplicemente stia cercando di mettere quanti più componenti può in meno spazio: si tratta qunidi di una scelta di design.



Un commento a "Apple non è più una compagnia verde":
Francede23 Francede23 il 12 Luglio 12 @ 14:34 pm

Apple si arrampica sugli specchi: la verità è che cerca di esercitare pressione affinché gli enti di certificazione dell'elettronica ammorbidiscano le regole. C'è da chiedersi se anche gli altri colossi della rete seguiranno il suo esempio: www.creuzanews.com/?p=1430

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