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Accademia della Crusca: lingua italiana e sms

Interessante: ale 10 Maggio 07 @ 07:00 am


Accademia della Crusca: lingua italiana e sms

Nel corso della kermesse del Genio Fiorentino, l'Accademia della Crusca organizza per l'11 di maggio un convegno del tutto particolare: "Se telefonando... ti scrivo".

L'Accademia della Crusca, principale punto di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana, vuole analizzare il fenomeno di mutazione della lingua italiana con la scrittura adottata negli SMS, Short Message Service, il breve messaggio di testo inviato da un telefono cellulare ad un altro.

Come evidenziato in Wikipedia, il linguaggio adottato nella scrittura di SMS ha parecchie attinenze con quello usato nelle chat: per limitare la lunghezza e velocitare la comunicazione diversi termini vengono storipiati e ridotti. Esempi lampanti li troviamo ovunque facendo capolino nelle chat pubbliche o in forum di ogni tipo: il numero 6 usato come verbo essere, 4U - in inglese four u/for you/per te, txt msg - in inglese text message/ messaggio di testo, qst - questo, nn - non e così via...

Nel forum di pc-facile.com poco meno di un mese fa si è aperta una discussione proprio su tale argomento che vi invito a leggere.

Il Comunicato Stampa dell'Accademia della Crusca

L’Accademia della Crusca e la Provincia di Firenze, in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Accademia della Crusca e il CLIEO – Centro di Linguistica Storica e Teorica Italiano, Lingue Europee, Lingue Orientali dell’Università di Firenze, nell’ambito delle manifestazione del "Genio Fiorentino", organizzano il convegno: Se telefonando... ti scrivo

C6 ‘ci sei’, C.A. ‘Caro amico’, 8bre ‘ottobre’, cmq ‘comunque’, nn ‘non’: l'uso di scrivere in forma abbreviata parole o locuzioni non è certo una novità. Dai manoscritti medievali alle lettere private di ieri e di oggi l’esigenza di risparmiare spazio e tempo ha spesso portato scriventi diversi ad adottare scritture tachigrafiche o brachilogiche. Negli esempi sopra riportati si trovano significativamente mescolate forme antiche (C.A., 8bre, nn) e moderne (C6, cmq).
Ma allora, la sensazione di novità che tutti noi proviamo di fronte agli SMS e ad altre forme di "parlar spedito" da che cosa deriva? Forse dall'inedita unione di parole e immagini? Da una dialogicità informale impensabile nel passato? Dalla diffusione di massa di un fenomeno che presenta evidenti tratti di creatività e altrettanto evidenti tratti di stereotipia? E si tratta di usi censurabili che minacciano alla base le strutture dell'italiano, lingua universalmente apprezzata per la frequenza delle vocali e per la "dolcezza"? Oppure no? Di questo e di altro discutono all’Accademia della Crusca linguisti italiani e stranieri, massmediologi, operatori nel campo della telefonia mobile e giornalisti, confrontando anche gli usi dell'italiano con quelli di altre lingue europee.

Il telefono, inventato dal fiorentino Meucci, si è trasformato da qualche anno in strumento fondamentale non solo di nuovi modi di comunicazione interpersonale, ma anche di informazione e di gioco. È perciò importante che la più antica accademia linguistica del mondo rifletta su un fenomeno di particolare attualità che interessa in modo particolare le nuove generazioni e che è strettamente legato al tema più generale del rapporto fra le nuove tecnologie e gli usi dell’italiano contemporaneo.

Il convegno è organizzato dall’Accademia della Crusca, in collaborazione con l'Associazione "Amici dell’Accademia della Crusca" e con il "Centro di Linguistica storica e teorica: Italiano, Lingue Europee, Lingue orientali" (CLIEO) dell'Università di Firenze, nel quadro delle manifestazioni del "Genio fiorentino", promosse dalla Provincia di Firenze. Alla fine dei lavori, che intendono unire l'approfondimento scientifico all’esposizione divulgativa, rivolta soprattutto ai giovani, sarà presentato un breve spettacolo teatrale, a cura di Alessandro Magini e Alessandro Bertini, con Adonella Monaco, su testi di Dino Buzzati di argomento "telefonico".
La partecipazione è libera.


Qui trovate il programma del convegno.



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