pc-facile.com
http://www.pc-facile.com/news/6_luglio_agcom_sceriffo_web_protesta_online/69759.htm



Dal 6 luglio Agcom sceriffo del web, parte la protesta online

Internet: Mikizo 28 Giugno 11 @ 15:00 pm


Dal prossimo 6 luglio dovrebbe andare in vigore una delibera dell'Agcom, che in sostanza darà all'Autorità delle comunicazioni il diritto arbitrario di oscurare siti web, senza alcuna indagine e senza alcun processo, sulla sola scorta di una "segnalazione". Una roba che suona molto "colonna infame" di manzoniana memoria. Nessun Paese civile conosce una norma di questo genere, ma noi siamo in Italia e la fantasia non ci manca.

La delibera prevede che in caso di una segnalazione, da parte dei proprietari dei diritti d’autore di contenuti audiovisivi, in merito ad una possibile violazione del copyright, l'Autority possa chiedere al Provider che gestisce il sito internet "incriminato" di rimuovere immediatamente il contenuto senza dover passare per un provvedimento giudiziario che ordini tale rimozione. La delibera prevede che l'Autority debba riscontrare la fondatezza della violazione, ma si guarda bene dal definire quali siano i criteri per la valutazione.

In dettaglio, il titolare del sito avrà, dopo la prima segnalazione, 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto che si suppone violi il copyright. In caso contrario, dopo un contraddittorio che potrà avere la durata massima di cinque giorni, l’Agcom avrà comunque l'autorità di disporre la rimozione forzata del contenuto, a prescindere dalle argomentazioni mosse dal titolare.

È facile immaginare come un provvedimento del genere apra scenari di vera e propria censura, non essendo prevista alcuna tutela dei diritti del titolare del sito e non venendo chiariti ne' i criteri per la valutazione da parte dell'Agcom ne' le eventuali sue responsabilità in caso di errore. Insomma, l'Autorità, volendo, potrà oscurare ciò che più le aggraderà, senza tema di poter essere criticata o perseguita.

Guido Scorza, il Presidente dell'Istituto per le politiche dell'innovazione, in un articolo su Punto Informatico definisce la delibera "uno straordinario esperimento di inciviltà giuridica" e rileva che l'Agcom "si attribuisce poteri che non le competono, scrive regole in aperta violazione di ogni più elementare principio di diritto e pretende di applicarle, in assoluta autonomia e senza interferenze da parte dei Giudici naturali."

Sta nel frattempo esplodendo la protesta in rete, man mano che la notizia va lentamente diffondendosi, nonostante il sostanziale oscuramento di cui è stata oggetto finora da parte dei media generalisti.



© 2000-2024 pc-facile.com