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Autobus, e letture

Condividi:         zello 20 Ottobre 03 @ 17:00 pm

Uh, vi. Scrivere un blog su vi è come farsi la barba con la mano sinistra. Il risultato è tremendo, ma ti fa sentire un Dio.

Primavera strana, quest'anno. Un sacco di cose da fare. Beh, in effetti è un po' più strano di così: sono sempre impe-eh-gnatissimo, ma poi ora sono qui, è notte, fumo una sigaretta dietro l'altra cercando di capire dove cacchio si nasconde un maledetto bug, leggo vecchi posts, e penso a perché sono impe-eh-gnatissimo. Terribile a dirsi. Non ho una risposta.

Praticamente, il lavoro i sentimenti il lavasecco gli amici e la domenica pomeriggio (terribile, la domenica pomeriggio. Mi verrebbe da citare D.Adams, ma l'ho già fatto, e finisce che divento ripetitivo) mi si ficcano dappertutto, e mi lasciano giusto giusto il tempo di dormire, e di pisciare.

Beh, se non altro, mi hanno trasferito, e ora vado a lavorare in autobus (oh-yeah allright, appena comprata macchina diesel perché facevo un branco di chilometri...), e questo mi lascia un sacco di tempo per leggere (quando non dormo, e il barbone affianco non mi frega il portafoglio). Oh, si noti, sempre letture sbagliate. L'altro giorno sono sceso dall'autobus dopo aver
letto il 75% di Post Office di Bukowski - beh, se vi viene in mente di imitarmi, non fatelo. Non che il libro non meriti il viaggio, anzi - è una delle cose migliori che il vecchio Hank Chinanski abbia mai scritto. Ma non va letto quando si va a lavorare.

Così, per riprendermi dalla depressione, ora leggo (rileggo, ma è passato tanto maledetto tempo che suona quasi come nuovo) Kerouac. Bello, allegro, folle e maledetto. Un sacco di ragazzi delle superiori guardano la copertina, e aggrottano le ciglia."Ma come, 'sto rincoglionito in giaccaecravatta legge kerouac - ma-come-si-permette?" - vorrei leggere nei loro occhi. Nella realtà - dannata, cinica realtà - probabilmente si chiedono se Kerouac suona in una boyband, e se la mia cravatta è di Hermes. Sì, è di Hermes, bambini. E Kerouac non è vissuto abbastanza per vedere le boybands, bontà sua. Ma vi do un consiglio gratis: leggetelo, sì, prendetelo e mangiatevelo in una notte in cui il babbo e la mamma sono usciti, e voi avete un sacco di cose proibite a portata di mano, e continuate una pagina dietro l'altra fino a che non è l'alba, e voi - sfiniti - non l'avrete finito. E poi fate lo stesso con Singin in the rye, e con Voyage au bout d'la nuit (un comunista che consiglia uno scrittore di estrema destra, speciale...), e con Sanantonio e con Izzo, e con Sepulveda e con Joyce, fino a che gli occhi non tremano e la testa non vi gira, fino a che il grande fratello non diventerà un fastidioso suono ricorrente nei discorsi dei vostri vicini di autobus, fino a che la barba non vi sarà cresciuta, andrete a lavorare in autobus, e vi sentirete comunque contenti di come siete dietro la vostra giaccaecravatta - e brillanti, e fieri - mentre il mondo vi guarderà senza capire...


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