Non basta vedere per credere

Grazie alle moderne tecniche di fotoritocco non è difficile creare fotomontaggi convincenti per dimostrare almeno a livello visivo presunte realtà più o meno presunte e plausibili.
Spesso una fotografia non dimostra molto più della bravura del ritoccatore, almeno all'occhio degli esperti.
Falsificare un'immagine analogica può essere molto meno facile, almeno per chi non ha una camera oscura ed altre costose attrezzature a disposizione, anche se un po' di creatività può aiutare.

Il professor Hany Farid sta sviluppando un metodo statistico per stabilire la veridicità o meno di una immagine digitale, basandosi su alcune regolarità a livello di pixel delle immagini non trattate.

I pixel sono le unità di informazione che danno forma e colore al file di immagini: i loro valori numerici corrispondono ai colori oppure ai livelli di luminosità. Formalizzado in modelli, che subiscono alterazioni matematicamente rilevabili e statisticamente predicibili, le possibili disposizioni di pixel in una immagine reale, è possibile capire con buona approssimazione se un'immagine digitale è stata alterata.

Il sistema, afferma Farid, sarà ancor più utile quando nelle immagini verrò inclusa la firma digitale dell'autore, ad esempio sotto forma di immagine della retina catturata dall'hardware della fotocamera digitale: una specie di impronta digitale e quindi la firma inequivocabile di chi ha scattato la fotografia.

News tratta da Programmazione.it