Cdc, via alla raccolta dei rifiuti tecnologici

Occuparsi delle proprie soluzioni dalla culla alla tomba. Una massima di sicuro effetto che è alla base di una interessante iniziativa, denominata Ecodigtale, lanciata oggi da Cdc, società italiana protagonista nella produzione e distribuzione di prodotti informatici. Si tratta in poche parole di una campagna di raccolta e ritiro su tutto il territorio nazionale di prodotti informatici giunti come si suol dire alla fine della loro “vita”, attraverso la rete Computer Discount, composta da qualcosa come 230 punti vendita in tutta Italia.

Partner di Cdc per le tematiche ambientali è Ecoqual’It, il consorzio volontario che opera a livello nazionale, senza fini di lucro, per la tutela delle qualità in tutte la fasi di produzione, uso, recupero e smaltimento delle apparecchiature informatiche e per l’ufficio. “Si parla dunque di una operazione di autoregolamentazione socio-ambientale - ha spiegato Leonardo Pagni, amministratore delegato di Cdc -, in attesa che venga recepita la direttiva comunitaria Raee, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Quest’ultima, emanata lo scorso 8 dicembre 2003 dal Parlamento europeo, assegna le responsabilità del fine vita dei prodotti Raee ai produttori”. Nello specifico, entro il 13 agosto 2004 il Parlamento italiano, come tutti gli Stati membri, dovrà recepirla ed emanare una nuova legge che andrà a modificare il decreto Ronchi 22/97.

“L’operazione, e il nuovo servizio fornito attraverso la nostra rete Computer Discount, è coerente con l’impegno assunto su vari fronti a livello ambientale - ha spiegato ancora Luca Arletti, direttore vendite di Cdc -. Ogni cittadino può portare presso uno qualsiasi dei nostri negozi un prodotto informatico obsoleto, che non sa come trattare in termini di gestione del fine vita”.

News tratta da Toptrade.it