Spamming: punito chi viola la privacy
Un risarcimento danni di 1000 euro, più 750 euro di spese legali, e la pubblicazione della sentenza di condanna sui maggiori quotidiani nazionali. Queste le conclusioni di una delle prime sentenze che riconosce il danno da spamming, emessa da un giudice di pace a Napoli.
"I messaggi pubblicitari di posta elettronica non richiesti e non preventivamente autorizzati - scrive il giudice nelle motivazioni - rappresentano una violazione della legge sulla privacy e la società che li invia deve rispondere del comportamento illecito dei propri dipendenti".
Nella causa, intentata dall'avvocato Angelo Pisani, del movimento Noi consumatori, ad un'azienda di articoli sportivi, il magistrato ha affermato che "l'invio di posta elettronica indesiderata è illegittimo sotto due profili: da un lato per la scorrettezza e l'illiceità del trattamento dei dati personali e dall'altro perchè provoca un'illegittima intrusione lesione della sua riservatezza".
Per queste ragioni, il giudice risarcisce il danno patrimoniale e il danno morale e, in particolare, ordina la pubblicazione del provvedimento, a spese dell'azienda, sui alcuni quotidiano e su due settimanali.
Articolo tratto da privacy.novaetas.com
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