Filtro antipedofilia online blocca troppi siti, proteste

WASHINGTON - "Un'associazione senza scopo di lucro di Washington ha dichiarato guerra ad una legge dello stato della Pennsylvania che allo scopo di combattere la pornopedofilia su Internet, ha imposto un filtro che di fatto impedisce l'accesso a diversi siti che nulla hanno di pornografico. Il caso, sottoposto a un giudice della Corte federale di Philadelphia, ha messo in evidenza che tra i 600.000 siti bloccati dal filtro vi sono quello di un centro ricreativo della contea di Bradford, Pennsylvania, uno che rende omaggio ad un calciatore paraguaiano, recensioni della cantante lirica Alice Baker e un altro che mette in vendita dvd per famiglie, secondo quanto segnalato nella sua denuncia dal Center for Democracy and Technology. Cdt, divisione della Pennsylvania dell'American Civil Liberties Union e l'Internet provider Plantagenet, hanno intentato una causa per annullare la legge, sostenendo che rappresenta un ostacolo incostituzionale alla libertà di parola. La legge consente ai procuratori distrettuali di chiedere ai provider di Internet di impedire l'accesso a siti web che ritengono contengano pedopornografia. Gli investigatori hanno contato oltre 500 richieste dallo scorso aprile. Ma gli ordini di blocco hanno reso inaccessibili centinaia di migliaia di altri siti che condividono lo stesso indirizzo, rileva Cdt. E gli utenti al di fuori dello stato sono allo stesso modo discriminati, perchè per provider come America Online di Time Warner non è facile imporre restrizioni limitate agli utenti di un solo stato. Secondo Cdt, un sistema migliore sarebbe quello di perseguire direttamente i pornografi, o di chiedere alla società che li ospita di rimuoverli."
Fonte: Yahoo News