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Generale: webmaster 23 Maggio 05 @ 23:01 pm

2. L'inizio di un successo

Di nuovo on the road
Google crebbe in fretta e già nel Febbraio del 1999 gli angusti spazi di Menlo Park dovettero essere abbandonati a favore di un ufficio sulla University Avenue di Palo Alto. Con otto impiegati, lo staff di Google era quasi triplicato e il sito rispondeva ora a quasi 500.000 query al giorno. Anche l'interesse verso la compagnia era cresciuto. Red Hat firmò con Google il suo primo contratto per forniture di servizi di ricerca; attirato in parte dall'impegno di Google di usare server con software open source, in particolare Linux.

Il 7 Giugno, la compagnia annunciò che aveva ottenuto $25 milioni da due delle principali società di venture capital di Silicon Valley, la Sequoia Capital e la Kleiner Perkins Caufield & Byers. In una convergenza degli opposti simile a quella che diede vita a Google, le due compagnie, solitamente molto competitive, concordarono sul valore di questo nuovo investimento trovando spazio entrambe nel consiglio d'amministrazione. Mike Moritz di Sequoia e John Doerr di Kleiner Perkins, che insieme avevano aiutato a far crescere Sun Microsystems, Intuit, Amazon, e Yahoo! si unirono a Ram Shriram, amministratore delegato di Junglee, attorno al tavolo da ping pong che serviva formalmente da tavolo del consiglio d'amministrazione.

A breve, personaggi chiave cominciarono a riempire i modesti uffici della compagnia. Omid Kordestani lasciò Netscape per una posizione di vice-presidente del Business Development e Sales, Urs Hölzle fu preso da UC Santa Barbara e assunse il ruolo di vice-presidente dell'Ingegneria (negli Stati Uniti, a chiunque rifiuti di essere considerato un impiegato viene attribuito il titolo di vice-presidente di qualcosa. In una tipica compagnia medio-grande la mano d'opera è costituita da vice-presidenti). Diventò presto ovvio che era necessario più spazio. A un certo punto erano talmente schiacciati che non era possibile alzarsi senza che gli altri non dovessero avvicinare le sedie alle scrivanie.



Google non è più beta
La situazione alla tetris fu alleviata dal trasloco al Googleplex, gli odierni uffici di Google a Mountain View, California. Infilato in un angolo di una palazzina a due piani il kernel (cuore) di Google continuò a crescere attirando a se nuovo staff, clienti e l'attenzione degli utenti e della stampa - AOL/Netscape scelse Google come tecnologia di ricerca aiutando così a spingere il numero di query giornaliere oltre i 3 milioni. Chiaramente Google si dovette evolvere. Ciò che era nato come un progetto di ricerca universitaria era adesso una compagnia che offriva un servizio molto richiesto.
Il 21 Settembre 1999, fu tolta la scritta "beta" dal sito.

E ancora Google continuava a crescere. Il portale italiano Virgilio divenne cliente così come Virgin Net, la principale guida all'intrattenimento Inglese. La valanga di riconoscimenti che seguirono inclusero un Technical Excellence Award for Innovation in Web Application Development da PC Magazine e l'inclusione in molte liste "The best of.." culminando con la menzione nel "Top Ten Best Cybertech del 1999" del Time magazine.




L'innovazione è nel DNA
Una corporate-culture unica si stava sviluppando al Googleplex: una cultura fatta d'innovazione, di creatività e di sacrificio. Per ottimizzare al massimo la flessibilità degli spazi di lavoro, grosse palle di gomma furono utilizzate come sedie da ufficio estremamente mobili in un ambiente aperto e libero da muri. Mentre i computer erano modernissimi, questi erano posizionati su porte in legno adibite a tavoli e sorrette da coppie di cavalletti; lampade lava spuntarono come funghi multi-colorati; grossi cani - tra i quali Yoshka, un gigantesco, ma gentilissimo Leonberger - cominciarono a vagare liberi per i corridoi.
Addirittura, dopo un rigoroso processo di selezione, fu assunto Charlie Ayers: un cuoco che portò con se un eclettico repertorio di ricette salutari che aveva sviluppato lavorando per i Grateful Dead.

Intere sezioni del parcheggio venivano transennate due volte la settimana per far spazio alle partite di hockey su pattini, e Larry e Sergey conducevano le settimanali riunioni TGIF (Thank God It's Friday - Grazie a Dio È Venerdì) nell'open space tra le scrivanie che potevano comodamente accomodare i 60 e passa impiegati della compagnia.

L'atmosfera informale incoraggiò lo spirito di gruppo e accelerò lo scambio d'idee. I tecnici di Google apportavano quotidianamente tanti piccoli miglioramenti sia al motore di ricerca, sia attraverso l'aggiunta di nuovi strumenti come la Google Directory (basata sulla Open Directory Project di Netscape) o come la possibilità di effettuare ricerche attraverso apparecchiature wireless. Questa mentalità continuò a crescere dando ben presto a Google una visione globale grazie all'introduzione dell'interfaccia in 10 nuove lingue, per le persone che preferiscono cercare nella propria lingua nativa.

A Maggio del 2000 Google vinse sia i Webby Award che un People's Voice Award per l'innovazione tecnologica. Il discorso di Larry e Sergey fu di sole 5 parole "We love you, Google users!" - "Vi amiamo, utenti di Google!". Il mese successivo Google divenne ufficialmente il motore di ricerca più grande del mondo con oltre un miliardo di documenti indicizzati. Mai nessuno aveva offerto tanti contenuti in un formato in cui era possibile fare ricerche.

Con l'avvento del nuovo millennio ebbe inizio una forte espansione. Furono in tanti a voler utilizzare i servizi di ricerca di Google sui propri portali, ma è grazie all'introduzione di Adwords, il servizio di pubblicità mirata di Google, che la compagnia cominciò a generare profitti. Il rigido programma fiscale aveva permesso a Google di essere una compagnia auto-sufficiente già dalla metà del 2000 e non ebbe quindi bisogno di un secondo round di investimenti.

Il 26 Giugno Google e Yahoo! annunciarono una partnership che non solo ne cementò la reputazione di provider tecnologico, ma la posizionò come serio business che rispondeva a 18 milioni di query giornaliere. Nei mesi a seguire anche i principali portali Cinesi (NetEase) e Gipponesi (BIGLOBE) siglarono accordi con Google.

Per la fine del 2000 Google stava rispondendo a 100 milioni di query al giorno e stava cercando nuovi modi per dare accesso ai propri contenuti dove e quando lo volessero gli utenti. In omaggio alle proprie origini Google tese una mano alla popolazione storicamente affamata d'informazioni: gli studenti e gli insegnati di scuole e università di tutto il mondo offrendo loro gratuitamente i propri servizi.





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