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Google - I servizi

Generale: webmaster 18 Aprile 05 @ 23:01 pm

1. Introduzione

Google Toolbar
Il primo servizio di cui scriverò non può essere considerato un servizio alla stregua degli altri offerti da Google. Si tratta della toolbar, ovvero di un piccolo software che si integra con il browser (al momento solo per Internet Explorer 5.5 e versioni più recenti) permettendo di effettuare una ricerca su Google senza dover visitare la home page di Google. Questa toolbar ha anche altre funzioni tra le quali può bloccare i pop-up non richiesti e evidenzia le parole ricercate nella pagina.

Oggi tutti i principali motori e i principali siti offrono ai propri utenti una toolbar che permette di interagire con il sito senza doverlo visitare, ma quando questa fu presentata la prima volta nessuno ne aveva mai sentito parlare: Google fu il primo a introdurre questo strumento.

Adesso, addirittura, alcuni browser (come Firefox) includono di default una toolbar simile a quella di Google tanto che è possibile fare ricerche senza dover mai visitare Google.

Fino a poco fa, però, la toolbar originale aveva un vantaggio che nessun'altra aveva: rivelava il PageRank di un sito. Cosa che nessuno era in grado di fare. Ma adesso anche le toolbar open source sono in grado di comunicare con i server di Google e di mostrare il PageRank del sito che si sta visitando.

Resta il fatto che questo strumento è comodissimo e che è stato Google a introdurlo.
http://toolbar.google.com/intl/it/



GMail - Google Mail
Qualche mese fa Google ha sorpreso tutti annunciando di voler offrire un servizio di e-mail web based. La sorpresa non fu tanto che sembrò che Google stesse allontanandosi dal suo core business (convinzione errata), ma che la casella di posta concessa era di un Gigabyte, cioè - circa 300 - volte più grande di qualunque altro servizio simile gratuito.

Una volta capito che non si trattava di un pesce d'Aprile (Google è famoso per aver annunciato di cercare personale per un ufficio sulla luna e che la sua tecnologia PageRank fosse basata sui piccioni - PigeonRank), molti altri sono corsi ad aumentare la dimensione delle loro offerte o ad annunciare servizi uguali a Google.

Ma il business model di Google si è rivelato innovativo quanto la casella da 1GB. Grazie all'ultra collaudata tecnologia di ricerca e all'esperienza acquisita con AdSense hanno creato un programma che mostra pubblicità rilevante al contenuto dell'e-mail che viene letta (e forse rilevante anche ad un eventuale filo conduttore che lega tutte le e-mail nella casella?).

In molti hanno sollevato dei dubbi sui rischi per la privacy con un sistema simile, ma Google ha promesso di non creare dei profili degli utenti (cioè è tutto calcolato in real time) e che tutto sia eseguito da algoritmi e le critiche si sono chetate.

Quindi voi leggete la posta e accanto ci vedrete della pubblicità, non male che considerando che con un Gigabyte non avrete bisogno di cancellare la posta per molto molto tempo. Unico neo è che Google, ovviamente, non vi da accesso alla casella utilizzando client - anche se voci di corridoio dicono che la cosa stia cambiando -, altrimenti come farebbe a guadagnare?

Google sta inoltre creando molta aspettativa. Il servizio è in fase beta e loro hanno distribuito solo una manciata d'inviti per provarlo. A queste persone sono poi concessi altri inviti che loro possono distribuire. La diffusione è piuttosto lenta, ma è sicuramente rumorosa!

Nel frattempo si sono scatenati tanti programmatori creativi attorno a quest'iniziativa di Google. È già stato fatto di tutto, ma come accade con i prodotti migliori, c'è ancora tanto da fare e Google ha solo da guadagnarci a seguire queste iniziative.

C'è chi ha creato programmi per avvertire di un nuovo messaggio nella casella, oppure c'è chi ha trovato il modo di farsi inoltrare la posta su account che possono essere controllati via client di posta.

Ma il premio per la creatività va alle seguenti due applicazioni.
La prima è di Jonathan Hernandez, un programmatore messicano, che ha scritto un programma in PHP per gestire il suo blog utilizzando GMail come back-end. Ovvero, ogni volta che lui spedisce un'e-mail al suo account su GMail, viene aggiunta una entry al suo blog personale.

Un altro programmatore, Richard Jones, ha invece esteso il suo desktop trasformando l'account su GMail in una cartella remota dove archiviare i suoi file. Comodo no?

Etichette, non cartelle
Una delle prime cose che si nota con un account GMail è che non è possibile creare delle cartelle come siamo abituati, ma che Google ci incoraggia invece a etichettare la nostra posta e lasciarla dov'è. Questo ha il duplice effetto di facilitare la ricerca per Google e di offrirgli un'indicazione in più per capire quale pubblicità può interessarci.
La posta non viene spostata fisicamente da una cartella ad un'altra, ma gli si da un etichetta ("Amici", "Fidanzata", "Lavoro"...). Filtrando la posta per un'etichetta è però come se navigassimo in una cartella.

Quella cosa in più nell'e-mail
Google supporta un tipo di indirizzo abbastanza particolare. Mettiamo ad esempio di avere un indirizzo pcfacile@gmail.com. Google vi permette di ricevere e-mail anche se il destinatario è: pcfacile+newsletter@gmail.com o pcfacile+xyz@gmail.com.
Questo vi permette di avere un numero infinito di indirizzi virtuali che possono essere tutti convogliati sul vostro indirizzo principale. In questo modo, con dei semplici filtri, potete catalogare facilmente la posta. Oppure potete creare indirizzi ad-hoc da dare solo ai siti di cui non vi fidate tanto. Nel caso dovesse cominciare uno spam spropositato è facile aggiungere un filtro che blocca questo particolare indirizzo.
Purtroppo non ci vorrà molto agli spammer a togliere il + e tutto ciò che segue.

Allegati
Per tutti quelli che pensano di poter mandarsi per posta i film scaricati da Kazaa, ripensateci: Google non permette allegati superiori ai 10MB!

Conversazioni
A differenza della normale concezione delle e-mail in cui ogni messaggio è trattato individualmente, Google lega le varie risposte ad un'e-mail in "conversazioni" in modo che sia facile seguirne lo sviluppo. Selezionando quindi un solo messaggio si vedrà tutto lo storico dello scambio di messaggi al posto di doverne selezionare uno per uno come siamo abituati a fare adesso.

Google, come in molte occasioni, è stato il primo a introdurre questo modello, ma saranno in molti a copiare l'idea e a migliorarla. Speriamo che Google riesca a stare dietro alle migliori idee!
http://www.gmail.com



Google Desktop Search
Viene da chiedersi come mai una compagnia come Google abbia prodotto un software per fare qualcosa che una normalissima copia di Windows dovrebbe già fare. Quando ci si rammenta che Microsoft è, di fatto, un monopolio e che è la competizione a spronare l'innovazione, allora ci si rende conto che la risposta è ovvia.

Il Google Desktop Search è l'estensione di Google applicata alla ricerca sul proprio computer. I file vengono letti, indicizzati e categorizzati. Quando si effettua una ricerca, usando il GDS, i risultati saranno velocissimi e rilevanti, proprio come ci ha abituato Google.

L'idea è ottima, ma il software è ancora in fase beta per cui, benché il servizio di base funzioni benissimo, questo non è adeguato ad un uso intenso e complesso come avrei avuto in mente io. Mancano troppe opzioni prima che io possa decidere di utilizzarlo: fermo restando che mi da fastidio usare un'applicazione esterna per fare qualcosa che Windows dovrebbe già fare!

L'eseguibile è piccolissimo, si scarica velocemente e si installa con facilità. Facendolo partire bisognerà dargli qualche ora (in cui non facciamo uso del computer) per indicizzare i file presenti sul PC - operazione che può richiedere circa 1 GB di spazio su disco. Dopo questa prima fase Google indicizzerà soltanto i nuovi documenti e quelli modificati.

Al momento Google indicizza i seguenti documenti:
- E-mail di Outlook e Outlook Express
- File Microsoft Word, Excel e PowerPoint
- Chat log di AOL Instant Messenger
- Pagine web viste con Internet Explorer
- File HTML
- File TXT
- Nomi dei file GIF e JPEG

Di ogni file aperto viene creata una copia cache del tutto simile alla copia cache di Google quando effettuiamo ricerche su Internet. Il vantaggio qui, però, è che viene creata una copia cache ogni volta che si modifica un file. In questo modo è possibile ricostruire uno storico dei propri documenti anche se li abbiamo già modificati irreparabilmente.
Inoltre, l'anteprima della cache non richiede l'apertura del software che ha creato il file - se abbiamo una copia cache di un'e-mail, non avremo bisogno di far partire il monolitico Outlook per leggere la posta.

Come ho detto, però, il GDS è ancora in fase beta e soffre di alcune lacune piuttosto importanti:
È possibile installare il Google Desktop Search solo sul disco C: (per cui l'indice, che può richiedere fino a 1GB, deve risiedere sul disco C:)
Indicizza solo i contenuti del disco C:
Mancanza di una pagina per le opzioni avanzate
Solo 10 risultati per pagina, non è possibile impostarne di più
Manca l'opzione per aggiungere nuovi tipi di file. Servirebbe un'API, come quelle solitamente rilasciate, per permettere di creare nuovi formati da ricercare. Sono sicuro che la maggior parte dei nostri file siano in formati non contemplati al momento.
L'indice non è criptato. Chiunque può accedervi senza fatica: servirebbe una password
Non è predisposto ad un ambiente multi-user. In una situazione di computer condivisi tutti potrebbero vedere tutti i file di tutti

Qui di seguito alcune query che funzionano per aggirare alcune limitazioni. Questi comandi non sono documentati, sono il frutto di esperimenti personali e potrebbero cambiare senza preavviso. I seguenti operatori vi aiutano a effettuare ricerche soltanto tra certi tipi di file:
- Word: [filetype:word] o [filetype:doc]
- Excel: [filetype:excel] o [filetype:xls]
- PowerPoint: [filetype:powerpoint] o [filetype:ppt]
- Text: [filetype:text] o [filetype:txt]
- E-mail: [filetype:email]
- Chat: [filetype:chat]
- File HTML: [filetype:web] o [filetype:html]
- Imamagini: [filetype:jpg] o [filetype:gif]
- Acrobat: [filetype:pdf]
- Windows Media: [filetype:wma] o [filetype:wmv]
- MP3: [filetype:mp3]

È inoltre possibile specificare alcuni parametri quando si fanno ricerche nella posta:
- [to:marco]
- [from:maria]
- [folder:lavoro]
- [phone:123]
- [category:ufficio]

Non fraintendete le mie parole, il Google Desktop Search è uno strumento concettualmente validissimo, anche se continuo a essere infastidito dal fatto che non sia stato proposto dalla Microsoft. Non penso sia però ancora un prodotto pronto all'uso.
http://desktop.google.com





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