Guide: passo per passo

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Generale
PREMESSA: se non conoscete il significato di qualche parola consultate il nostro Glossario.
5. Consigli finali

Cose da NON fare!
Come già spiegato la pena per chi bara è l'esclusione dall'indice. Considerato quanto lavoro c'è dietro a un sito, il rischio dell'eliminazione dall'indice di Google è troppo elevato. Ecco qui la lista nera delle cose da NON fare:

NON usate del testo nascosto per aumentare la densità delle keyword senza disturbare l'utente
Tecniche comuni includono usare testo dello stesso colore dello sfondo, layer invisibili, frame nascosti...

Questo punto è particolarmente importante. Qui di seguito vi mostrerò come vengono realmente messi in pratica questi trucchi: ve lo mostro solo per farvi capire, NON usate questi mezzi!

I tag HTML usati per inserire commenti all'interno di una pagina sono un buon esempio. Sono nati per permettere l'introduzione di brevi annotazioni. Non essendo visibili agli utenti che visitano la pagina web vengono spesso abusati per far trovare ai motori di ricerca un po' di keyword in più rispetto a quelle mostrate agli utenti:

<!-- Questo è un commento in cui potrebbero esserci molte keyword -->

Nei siti che fanno uso di frame, il tag <noframes> è stato ideato per mostrare testi a quei browser che non possiedono il supporto dei frame o che hanno temporaneamente disabilitato tale caratteristica. Un chiaro abuso del tag noframes consiste nel riempirlo di keyword:

<noframes>
Keyword visibili solo ai browser che non supportano i frame.
</noframes>

Il tag <noscript> è a volte usato per fornire contenuti alternativi a quei browser che non supportano il linguaggio indicato nel corrispondente tag <script>. Quello che è nato per meglio supportare gli utenti dei browser testuali o dei browser meno aggiornati viene spesso utilizzato come un ulteriore trucco per fornire ai motori di ricerca testi non visibili alla maggior parte degli utenti:

<noscript>
Testo visibile solo ai browser che non supportano il linguaggio indicato in un precedente tag SCRIPT.
</noscript>

Infine vorrei indicarvi un abuso del tag <alt> che viene utilizzato per descrivere le immagini o per mostrare del testo alternativo quando queste non sono visibili.

<img src="" alt?="Testo visibile durante un mouseover solitamente riempito di keyword">

Non riesco a ripetere a sufficienza di NON usare questi sistemi: imparateli, ma non utilizzateli!
Si pensa che Google stia utilizzando strumenti di Latent Semantic Indexing (LSI or LSA - Latent Semantic Analysis) che leggono un testo e permettono di determinare se questo è coerente o meno.


NO a pagine gateway o cloaking
Questa tecnica consiste nel creare delle pagine appositamente ottimizzate per i motori di ricerca che vengono date in pasto solo ai bot e non agli utenti veri.


NO link farm
Tecnica che prevede la creazione di un numero elevato di domini tutti inter-linkati tra di loro in modo che questi possano ottenere un PageRank elevato. Questo PR può servire esclusivamente internamente, oppure, come spesso fanno società di SEO, serve per aumentare il PR dei clienti.


NO shadow domains
Tecnica simile al cloaking, ma al posto di una pagina si ottimizza un intero dominio. Il traffico viene poi convogliato con redirect invisibili al sito finale che deve ricevere gli utenti.


Google mi ha cancellato dall'index
Nel caso dovesse succedere il peggio contattate Google per chiedere di essere ri-inclusi o per vedere se ci sono dei problemi. È inutile che sottolinei l'importanza di essere educati e gentili in questo frangente.
help@google.com


Non sovra-ottimizzare
Il vostro primo obbiettivo è che l'utente apprezzi il vostro lavoro, non che lo apprezzi Google. I canoni del posizionamento cambiano di continuo, cercare di stare al passo con Google è impossibile. E anche si ci riusciste, il giorno in cui cambiano questi parametri, vi ritrovereste in guai seri. Lavorate bene, ma tenete bene in mente che il vostro obbiettivo finale è l'utente.

A dimostrazione di quanto sto dicendo si pensi al 16 Novembre 2003 quando Google, senza preavviso, modificò il modo di ordinare i risultati. All'aggiornamento, come agli uragani Statunitensi, fu dato un nome: Florida. La conseguenza fu che molti siti sparirono dalle prime posizioni mentre altri scalarono le vette. Molti siti che avevano ottimizzato le pagine scomparvero, così come molti siti di e-commerce , e, a oggi, non si sa ancora cosa sia successo esattamente.

Alcuni hanno speculato che sia stata una mossa per togliere visibilità ai siti di e-commerce e costringendoli a aderire al programma pubblicitario di AdWords. Altre teorie sostenevano che Google filtrasse le pagine troppo ottimizzate. La teoria più accreditata sembra, però, essere quella che Google abbia implementato un sistema detto "Hilltop"; cioè una tecnica in cui alcuni siti vengono indicati come esperti del settore e link da questi siti acquistano un'enorme importanza nel calcolo dell'ordinamento dei risultati.

Il 16 Novembre 2003 fu un duro colpo per molti siti di e-commerce. Chi aveva puntato molto sulla conoscenza dei meccanismi di Google si ritrovò improvvisamente senza la terra sotto i piedi. Non ripetete lo stesso errore.

Contrariamente a quanto sostengono molti, e a quanto possa sembrare da questo capitolo, l'unica fonte di documentazione affidabile è questa:
http://www.google.it/webmasters/


Generale: webmaster [53 visite dal 08 Marzo 05 @ 00:01 am]