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A proposito della "Tassa SIAE"

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A proposito della "Tassa SIAE"

Postdi marlon » 27/05/03 10:18

Buongiorno a tutti.

Come molti di voi ho letto (finalmente, aggiungerei!) l'articolo di Raigher riguardo alla nuova bestialità che il decreto legge del 29 aprile ha introdotto.

Riporto qui di sotto il testo della mail di commento che ho spedito all'autore con lo scopo di stimolare una discussione su di un argomento che, nostro malgrado, ci tocca tutti.

Mi farebbe piacere, oltre che leggere i vostri pareri, anche contribuire alla diffusione di una consapevolezza sull'argomento che fino ad ora è mancata a causa dell'ostracismo dimostrato dalla carta stampata e dalla televisione (ampiamente pilotato e voluto dalla stessa SIAE, evidentemente...).

Ecco il mio replay integrale a Raigher:

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Caro Raigher.

Ricevo oggi e leggo la newsletter.

Al punto "TASSE SIAE" mi dico: finalmente hanno deciso di dare spazio alla faccenda!

Io scrissi all'incirca nel settembre scorso denunciando l'assoluta follia dell'allora "bozza di decreto SIAE".
Mi è spiaciuto però constatare che la cosa non ha avuto da nessuna parte il rilievo che meritava.
Forse prendendola per tempo e fornendo alla gente la consapevolezza che una simile manovra stava per essere messa in atto, le ripercussioni su ciascuno di noi avrebbero potuto essere meno pesanti.

Ma veniamo al tuo intervento.

E' fuor di dubbio che chi "inventa "qualcosa" debba godere della sua opera guadagnandoci sopra.

Che si tratti di un medicinale o di un metodo per estrarre il sangue da una rapa o di una canzone non fa differenza.

Quello che magari è discutibile sono i metodi per far valere questi legittimi diritti.


Facciamo alcuni esempi, visto che si parla di musica, sia con un produttore di software che con un pittore.
Sono tutte opere dell'ingegno ed in qualche caso si può parlare persino di arte in senso lato.
Sono quindi direttamente confrontabili.

PREMESSA: gli esempi sotto sono "banalizzazioni estremizzate".
Quasi mai le cose funzionano in modo sempre così lineare.

Allora.

Il pittore dipinge una tela e poi la vende.
Ci ricava quel che gli pare (in fondo il prezzo lo decide lui...) ed è finita lì.
Se questa tela viene rivenduta altre 300 volte, magari decuplicando di prezzo per ogni passaggio, a lui non arriva niente.
Ad esempio Van Gogh pagava coi suoi quadri il ristorante dove mangiava.
Se, invece che un banchino al mercato, vende ad una galleria d'arte, quello che incassa lo percepisce dal gestore della galleria (che poi sarà libero di vendere la tela al prezzo che gli pare).

Il programmatore si inventa e realizza un bel pezzo di software.
Poi trova della gente che ne ha bisogno e glie lo vende.
Quel che guadagna sono fatti suoi, ma salvo rare eccezioni non gli viene pagato un ulteriore prezzo in nessun caso.
Può guadagnare, è vero, con l'assistenza e con gli upgrade, ma gli occorre altro lavoro per avere altro guadagno.

Se il software viene venduto tramite i canali commerciali "indiretti" (distribuzione e poi negozi), all'autore non arriva altro: ha stabilito il prezzo per ciascun pacchetto che lui da al distributore. Cosa quest'ultimo ci faccia non sono più affari suoi.


Perché per il musicista le cose dovrebbero andare diversamente?

In fondo, una volta che ha realizzato un bel brano, basterebbe che, si accordasse con una casa discografica.
Stabiliscono insieme i parametri di massima della collaborazione e definiscono un compenso per l'artista.
Può essere una cifra una tantum come pure un quid per ogni copia venduta dalla casa discografica (le cosiddette "Royalty"), oppure un misto tra i due.
Poi, già che ci sono, concordano una cifra per ogni apparizione in TV, per ogni concerto e magari anche una quota ad hoc per le esecuzioni radiofoniche e per gli usi pubblicitari.
Mi sembrerebbe tutto così semplice...
Cosa c'è di così diverso tra un brano musicale e, che ne so, il logo di una scarpa sportiva?
Dopo la creazione entrambi vengono più volte usati e riprodotti.

Ai session man che suonano per registrare un disco mica vien data una percentuale sulle vendite.
Prendono quanto concordato e chiusa lì.
In cosa sono diversi gli altri?

Il problema è che c'è di mezzo la SIAE.

Se la ragion d'essere dell'istituzione avrebbe forse un senso, col tempo è diventata un carrozzone costosissimo e che ha come unico fine l'alimentare se stessa.

Nonostante sia capace di comminare "contravvenzioni" se al tuo matrimonio il gruppo che suona non gli ha pagato i diritti (diritti? che parola grossa...), i soldi che ricava si guarda bene dal distribuirli su basi chiare e logiche.

Tolte le (altissime) spese di gestione, quel che viene deciso di ripartire lo suddividono sulla base delle classifiche di vendita e non tra tutti gli aventi diritto.

In altri termini: i primi 50 o 100 iscritti su puppano il grosso, e poi via a scalare, fino ad arrivare a ZERO per i medio piccoli.

C'è gente che guadagna miliardi (i vari Dalla, Baglioni, Morandi etc. etc.) ed altri che stentano a cambiare la chitarra perché tolti i soldi dei locali in cui suonano non beccano un ghello.

Ho dato libero sfogo a queste considerazioni per mettere l'accento su di un fatto:

i diritti sono sacrosanti ma non è la SIAE quella che si prodiga per il loro rispetto.

Sono d'accordo che copiare un CD è furto (ed infatti ho sempre comprato roba originale, pagandola anche cara), ma penso anche che la presenza del "terzo incomodo SIAE" abbia contribuito ad aumentare i prezzi senza far aumentare i guadagni degli artisti.


Tornando alla nuova tassa, stabiliamo alcuni punti fermi.

1)
Il recepimento nell'ordinamento Italiano della direttiva UE sui diritti d'autore NON ERA OBBLIGATORIO.
In Finlandia (o Svezia, non ricordo) ed in Spagna non l'hanno fatto.

2)
Una cosa è tutelare i diritti di chi lavora. Altra è tassare indiscriminatamente chi usa determinate attrezzature (videoregistratori, masterizzatori, memorie per fotocamere e lettori MP3 etc. etc.) o supporti (23 cent sui CD-R ma solo fino a 650 MB; 89 cent per i DVD-R, ma solo fino ad una certa capienza; 29 cent per OGNI ORA di capienza di un nastro VHS e via così).


3)
Lo spirito della direttiva era ben diverso e non erano state (purtroppo) definite delle soglie oltre le quali l'equo compenso non sarebbe stato più tale.
Tutela dei diritti non significa multe (o tasse) per tutti.

4)
Trasparenza è un bel termine, ma in questo decreto nessuno ha pensato di applicarlo nemmeno in parte.
NON E' stato fatto obbligo a nessuno di avvertire il Cliente della presenza di una nuova tassa né a chi essa viene pagata.

5)
La tassa sulla tassa è un male tutto Italiano.
Gli importi previsti dal decreto sono applicati all'origine, quindi saranno gravati del 20% di IVA

6)
La SIAE non è un ente impositore ma a nessuno sembra importargli della cosa.


Insomma.
Se si ha la voglia di approfondire un attimo il decreto (sul sito di AF Digitale trovi il testo (http://www.afdigitale.it), si scopre che la tassa non bastona solo il ragazzino che dalla banda larga attinge interi album ma anche il vecchietto che si videoregistra un film che inizia troppo tardi per la sua età.

Sono costi PER TUTTI.
Siamo TUTTI utenti della TV, dei giornali, di altre aziende e della Pubblica Amministrazione.

Perciò, se il mio comune pagherà qualche milione in più per materiale il informatico che usa per erogarmi i servizi, mi chiederà degli altri soldi per far quadrare il bilancio.
Non importa a nessuno che io sia - magari - sordo, e che che la musica nemmeno la possa sentire.

Come si fa a chiamare EQUO questo tipo di imposizione?

La SIAE, dal canto suo, ha già detto che impiegherà i proventi di questa tassa per finanziare campagne contro la pirateria.
D'altra parte come farebbe a sapere chi è più danneggiato dalla pirateria?

Insomma: io che sono onesto vedrò alla TV Pippo Baudo che me la mena di non comprare i CD contraffatti.
Cosa che né io né molti avremmo fatto anche senza che qualcuno ce lo dicesse.

Ed ai "protetti" della SIAE?
Agli Autori ed Esecutori?
Nemmeno una Lira.
Di distribuire "a pioggia" i suoi iscritti non se ne parla nemmeno...

Una cosa siffatta, sarebbe sconcia anche se il denaro fosse andato all'UNICEF.
La carità obbligata diventa odiosa.

E lo stesso sarebbe successo se fosse stato l'erario ad incassare.
Ma almeno in quel caso una pur piccola ricaduta sulla gente comune attraverso i servizi ce la si sarebbe potuta aspettare.


Insomma.

Sono d'accordo con te sul diritto d'Autore ma non sulla tua affermazione che coi CD a 5 Euro la pirateria continuerebbe a proliferare.
Innanzitutto verrebbe meno la grossa attrattiva che il CD contraffatto ha: il costo "onesto" (che paradosso!).
Chiunque, di fronte alla scelta tra avere un prodotto raffazzonato ed uno ben fatto, sceglie il secondo purché la differenza di prezzo non lo faccia venire a patti con la qualità.
E questo vale anche per chi si scarica dalla rete valanghe di canzoni.
Un CD ben fatto, pensatela come volete, suona meglio di un CD masterizzato dagli MP3.
L'etichetta è fatta meglio e comunque non ci si sbatte.

Poi occorre considerare che l'aumento del costo dei supporti vergini porta con sé due fattori devastanti:

- l'aumentata concorrenzialità della pirateria (che compra all'estero e già non paga l'IVA, figuriamoci la SIAE!)

- la considerazione che "se mi fanno pagare perché pensano che io copi, allora tanto vale che copi davvero"


In pratica non c'è un solo bersaglio che sia stato centrato dalla manovra SIAE.

Pirati più aggressivi.
Ed onesti che, sentendosi defraudati, si ribellano come possono.

Sì, Raigher.
Hai ragione a dire che sui forum si leggono cose farneticanti.
Però, dammi retta, quando ti mettono una tassa sul backup del tuo lavoro e ti aumenta il costo della memoria per la fotocamera digitale, la voglia di mandare affancuore la coscienza e masterizzarti l'impossibile ti viene!

Personalmente mi è capitato di scaricare qualche MP3 per capire se valeva la pena di comprare il CD.

Talvolta l'ho comprato e talvolta no.

Quando non l'ho comprato ho anche cancellato il file MP3: se non è di mio gusto, la cosa non dipende dal prezzo.

Quindi non illudiamoci che lo scaricare dalla rete equivalga solo e sempre ad una diminuzione delle vendite.

Ben vengano comunque iniziative come quella di Apple.
Anche io trovo 90 centesimi adeguati ad una canzone che mi piace.
E l'idea di fare un CD di sola musica scelta da te sarebbe vincente anche se costasse il 20% in più di un CD "standard" monotematico.

Le case discografiche, per loro stessa ammissione, hanno aumentato gli incassi del 4% sull'anno precedente.

Come mai tutto questo chiasso sulla pirateria, dunque?
Come lo si spiega questo dato anomalo?
Eppure la banda larga ed il numero di connessioni sale vertiginosamente di mese in mese...

Forse quel 4% averbbe dovuto essere un 35% e sono rimasti delusi.
Poverini!
D'altra parte delle 40.000 Lire che si beccano per ogni CD venduto gli toccherà dare anche una bella MILLELIRE a chi se lo è toldo dal cervello e dalle mani (autori ed esecutori).

Quello che proprio non capisco è questa totale sudditanza dei musicisti verso la SIAE.

E' un ente "obbligatorio" anche se non c'è scritto da nesuna parte ed è gestito da tale gentaglia che pretendono denaro anche per i concerti di beneficienza.
Ma vi rendete conto che chi ci lavora lo fa gratis ma a loro devono esser dati soldi sempre e comunque?

La SIAE, comunque, non guadagna solo sulla musica ma su quasi tutto ciò che si stampa, sull'ingresso a cinema, teatri e concerti, dai locali pubblici che erogano musica nei propri ambienti (non vi fa un po' incazzare sapere di pagare il prosciutto più caro solo perché il salumiere paga i diritti alla SIAE???) e sul software.

Sapete che per distribuire legalmente dei CD dimostrativi GRATUITI, contenenti IL VOSTRO software, dovete metterci il bollino SIAE?
E non aspettatevi che se qualcuno li copia o li esegue la SIAE vi dia dei soldi, naturalmente!


Qual'è, comunque, la cosa peggiore?

Che NESSUNO dia modo alla gente di sapere PERCHE' la videocassetta costa 1 euro più cara (quasi il doppio di prima).

Anche le associazioni dei consumatori, quelle poche che hanno preso una posizione a sfavore della cosa, non fanno nulla per pubblicizzare questa porcheria.

Tra due settimane la gente si stancherà di lamentarsi anche sui forum e tra altre due si dimenticherà della faccenda.


La SIAE vincerà la guerra e tra un paio d'anni (nel decreto è stabilito che l'equo compenso sarà rivisto nel 2005), avrà modo di decuplicarsi gli importi.
Tanto basta stare zitti...


Caro Raigher.
Che pazienza a leggersi 'sto polpettone.

Però, lasciamelo dire, se si fosse dato risalto alla notizia a settembre, quando scrissi la prima volta al WebMaster, un po' più di consapevolezza della cosa non avrebbe certo fatto male.

Ti lascio con un ulteriore spunto.

Nel decreto SIAE si conferma che è legale farsi copie di backup del materiale regolarmente acquistato e solo per uso personale non a scopo di lucro.

Però si dice anche che le protezioni elettroniche (sistemi anticopia) non possono essere legalmente rimosse.

Un bel rebus.

Cosa ne pensi?
Ormai tutti i CD musicali escono protetti.
Anche i videogame continuano imperterriti ad uscire protetti (nonostante da sempre vengano scopiazzati).
Non è strano che invece il software Microsoft si affidi alle semplici licenze cartacee?

Forse, nonostante la durezza delle loro teste, hanno capito che il problema è culturale e che la pirateria la si combatte prima sull'industria del falso e poi sull'utente singolo disonesto.

Stammi bene

Marlon

- - - - - - - - - - F I N E - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Ora attendo solo i Vostri pareri.

Ciaooo

M.
marlon
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Postdi Frengo78 » 27/05/03 10:30

Ciao marlon, in attesa che raigher ti risponda mi chiedevo se avessi letto il thread del forum che si intitola "rincari cd"

In ogni caso grazie del contributo
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Sorry...

Postdi marlon » 27/05/03 10:37

Sorry...

Il thread mi è sfuggito.

Spero di non aver fatto la figura del fesso che scrive prima di informarsi (come in effetti è successo...).

Comunque, data l'importanza che do all'argomento, mi auguro che un eventuale "rinfresco" non crei problemi a nessuno.

Tra l'altro è riduttivo pensare solo e sempre ai supporti vergini: sono aumentati anche i masterizzatori, i videoregistratori, le memorie flash ed altra roba ancora.

Grazie della tua risposta, comunque!

Marlon
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Postdi kadosh » 27/05/03 11:21

Non me ne vogliano coloro i quali sono intervenuti nel Topic sui rincari CD, ho letto solo i primi interventi e stop, ma credo che Marlon in quest'unico intervento abbia fatto bingo centrando i vari punti focali di un discorso che è solo la punta dell'iceberg. La SIAE, per come l'ho vista e continuo a vedere, è sempre e solo stata la facciata di un "modo" di agire ben al di qua dell'onestà e ben al di qua della tutela dei diritti d'autore.
Per come si propone e per cosa propone dovrebbe essere paragonata ad un'organizzazione attiva nel sociale, ma fino ad ora continua ad attivare sempre e solo tasse per mantenersi nel panorama nazionale mostrando l'aureola della santa protettrice degli indifesi...indifesi che nemmeno conosce mentre quello sparuto, in proporzione, gruppo di artisti affermati è lì che non ha problemi di sorta.

Non andrò oltre perchè non sarei più costruttivo del necessario, buone riflessioni, byez. ;)
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Postdi Frengo78 » 27/05/03 11:32

Vai tranquillo marlon, volevo solo segnalartelo. Nessuna figura da fesso! ;)
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Postdi RaigherCN » 27/05/03 16:03

Scusate se non ho letto prima, ma la mail di marlon non l'ho ricevuta, devo controllare di aver aggiornato la mia mail sul forum , perchè nl'ho cambiata causa spam. Caro Marlon tante delle cose che dici sono vere e molto ben esposte, sicuramente meglio delle mie considerazioni che ho scitto in pochi minuti su richiesta del moderatore di Pc-facile. Sono d'accordo che la SIAE sia un ente inutile e che sarebbe ora di rivedere la sua utilità e il suo modo di operare e dividere i compensi. Non sono d'accordo invece su altre tue considerazioni. E' vero che chi dipinge i quadri una volta venduti perde ogni diritto sulle sue opere, ma questo perchè con la vendita trasferisce la proprietà dell'opera stessa e quindi cede ogni diritto esclusivo. L'opera poi può essere goduta dal singolo che la usa a casa o da molti se va nei musei, per le opere letterarie e la musica invece non viene ceduta la proprietà come non viene venduta nemmeno per il software (il software è concesso solo in uso e la proprietà viene riservata al produttore). Se io scrivo una canzone e cedo solo il diritto di sfruttamento ma mantengo la proprietà dell'opera ho diritto a ricevere i proventi derivanti dallo sfruttamento della mia opera. Essendo i libri per esempio o i film o la musica facilmente copiabile trasferibile e prestabile è chiaro che esista questa tutela (sappiamo bene quanto i libri vengano fotocopiati integralmente in barba alla legge), per i quadri è diverso, sono opere uniche e uniche devono restare. E' chiaro quindi che ogni copia illegale per un autore è un danno, un cd venduto in meno, e il fatto che esistano società come la SIAE deriva dalla necessità degli autori di tutelare la distribuzione delle opere, che resta dell'autore o alla casa discografica se viene ceduto dall'autore ad essa. La musica o i film vengono poi riprodotti via etere (TV o radio) e essendo la musica o il film di proprietà di altri e chiaro che gli debbano essere riconosciuti i diritti per lo sfuttamento di tali opere. Altrimenti chiunque una volta acquistato il cd o il dvd potrebbe farne ciò che vuole e ribadisco il concetto è identico per il software per il quale è legale solo comprare software orginale sul quale il produttore guadagna o il distributore se ha acquistito il diritto di sfruttamento totale (capita per la musica in alcuni casi che i diritti venganoa cquistiti dalla casa discografica). Non voglio entrare nel merito se ciò sia giusto oppure no, non mi interessa personalmente, quello che conta e che se io mantengo al proprietà ed i diritti su una canzone, ho il diritto, A) di sfruttarlo in tutti i modi possibili; B) se lo vendo di imporre il rpezzo che voglio. La SIAE è un ente vecchio inutile e come spesso capita in aziende e uffici statali un carrozzone mangia soldi e i le case discografiche e gli autori dovrebbero essere i primi a voler quanto meno uan radicale riforma della stessa. Qauanto al costo dei cd, mi sono un po' informatico leggendo forum, chiedendo e domandando in giro, mi dispiace ma le cose sono come ho scritto, a 10 euro aumenterebbe certamente il numero di cd originali venduti, ma la musica su internet non costa dopo che il pc l'ho comprato per chattare o me lo ha comprato la famiglia per studiare e la connessione a internet la si paga per tutto. E questo vale anche se i cd costassero 5 euro e non importa che tu vuoi la musica originale e la qualità, la massa di gente che la ascolta non si accorge se è un mp3 o una canzone perfettamente digitalizzata. E a fronte di un aumento della vendita anche quadruplicata di cd (stesse entrate per discografici e autori e negozianti) aumenterebbe lo stesso la pirateria da parte di sempre nuovi internauti che comunque preferirebbero cedere qualità ma avere tutta la musica che vogliono piuttosto che spendere i soldi in musica di qualità rinunciando ad altro, conosco gente che ha migliaia di canzono sul pc e alla domanda hanno risposto che loro sisi avrebbero comprato più cd ma avrebbero sempre scaricato tutto l'impossibile, dato che la musica viene vista come una cosa da avere gratis. Le tue considerazioni invece sulla tassa pro SIAE è condivisibile e sono il primo a dire che è sbagliata ma se siamo arrivati a questo punto è colpa di chi la musica l'ha scaricata, e non di chi ha scaricato qualche canzone ma di chi ne ha scaricate migliaia o ha masterizzato centinaia di dischi e non dirmi che non ne conosci nessuno. In ogni caso solo chi non ha mai copiato dischi o scaricato musica può lamentarsi, se si è agito fuori dal diritto non si ha diritto a protestare per aver perso un diritto. Ribadisco se qualche avvocato si prendesse la briga di studiare questa legge e presentasse un ricorso alla corte costituzionale sonoc erto avremmo gradite sorprese, ma questo non toglie nulla al fatto che sempre di più si evince nella gente una crescente diseducazione civile generale che porta a far finta di nulla quando qualcuno viene aggredito per la strada oppure a copiare musica che non si può o non si vuole comprare. Io non ho mai avuto dischi e cassette orgininali nella misara che trovo oggi nelle case dei giovani se non posso permettermi di più ci rinuncio ma non devo averloa tutti i costi compreso il rubare, altrimenti di fatto viene legalizzato il furto di macchine e ogni altra cose se non posso permettermele.
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Postdi GMG » 27/05/03 17:48

NOta delle 18,46 di oggi,
vedo che c'è già un posto molto
ben fatto e di concetti simili al mio,
siccome io l'avevo scritto appena
ricevuta la newsletter scusatemi
ma per 'Rispetto all'Autore' (cioè me stesso)
la pubblico lo stesso.....confido nella vostra pazienza!

Salve, ricevo la gradita newsletter
e leggo la parte sulla tassa siae
a questo punto mi viene voglia di esprimere
anche la mia opinione..

Premetto che condivido in massima parte i concetti emersi
e per ragioni di spazio il mio quoting sarà un pò estremo
in pratica citerò solo alcuni brani ma le mie risposte saranno
legate alla frase totale e non alla sola citazione....


>Partiamo dal primo punto...
>significa negare il diritto
>ad un operaio o un impiegato.....

il concetto della remunerazione del diritto d'Autore può considerarsi giusto,
è però perlomeno 'imperfetto' l'accostamento di questo
con il 'salario' di un impiegato o operaio....
il Diritto d'Autore è una cosa più virtuale che reale
in quanto si è stabilito (e non sempre nell'interesse dell'Autore)
che 'possa' essere renumerato .....ah! scusate oggi è diventato
'DEVE' essere renumerato..... mentre il 'salario' oppure 'l'onorario'
è conseguente ad una prestazione d'opera che nessun Autore fà....
mentre lo fanno impiegati, operai, professionisti, medici ecc
a questo punti mi si dirà che certi artigiani (mobilieri, idraulici, piastrellisti
ecc ecc) oltre al salario si fanno pagare anche la loro capacità
'artigiana'....cmq non è proprio un diritto d'Autore...


>....risposte farneticanti di gente che.......

il problema di nuovo non stà nella presunto 'spirito all'illegalità' delle persone,
il problema stà nel fatto che il Diritto d'Autore si è strasformato, nel corso degli anni
da un 'possibile' guadagno ad una sorta di 'dazio' da pagare per il solo fatto che
il povero Autore se vuole pubblicare qualsiasi delle proprie opere deve necessariamente
utilizzare le 'Major' (o minor che è lo stesso) che loro sì 'esigono' compensi
'più che lauti' da tutti (mi si scusi la chiosa ma sembra che il diritto dell'Autore
diventi più un diritto dell'Editore che in pratica è solo un intermediario...parificabile
ad un commerciante e non certo ad un Autore)...
questa peculiarità del pagamento del Diritto d'Autore fà pensare ad una 'forzatura legale e giuridica'
non tanto trasparente....per questo anche il cittadino più onesto è preso dalla
fregola di 'ribellarsi.....a buon intenditor.......

>Scaricare musica è illegale e quindi.........

Scaricare musica è illegale a causa di norme poco democratiche e che tutelano
una parte 'forte' a discapito dell'altra parte 'debole'....meditiamo


>Punto secondo, il costo dei cd:......

questa è solo una opinione, la mia personale continua ad essere che
se diminuissero i prezzi diminuirebbe anche la pirateria perchè la maggioranza
delle persone è e vuole essere onesta e diminuendo i prezzi si renderebbe meno allettante
il ricorso alle 'scorciatoie'....
susatemi ma secondo me pensare che non diminuirebbe la pirateria nemmeno
se i cd costasseo 10 o 5 euro mi sembra tipico di un animo un tantinello
'sfiduciato' sulla onestà degli altri.....ho fatto il poliziotto per alcuni
anni e mi dicevano sempre 'un buon poliziotto pensa come il ladro...anzi un ladro
è il migliore dei poliziotti!!".....io non ho mai pensato che e persone
tendano ad rubare.....piuttosto il contrario.

>Punto terzo, dove sbagliano le case discografiche......

questo invece è un pò da ingenui....
le case discografiche (così come le grandi Software House) tendono
a 'creare consumatori fedeli e passivi' non gliene frega niente
di diminuire i prezzi....guadagnano già le cifre necessarie
non solo per pagarsi le ville ai Caribi (e fanno bene io non sono invidioso),
ma anche per gestire le 'lobby' politiche a loro favore, per
gestire il mercato a loro favore, per pagare immensi onorari agli avvocati
per fare causa al mondo......in pratica vogliono un sistema blindato
dove non ci sia concorrenza per imporre i loro prezzi achiunque...
(se vi guardate in giro vedrete che è così che và il mondo da anni)....

>Punto quarto, dove sbaglia lo stato:.........

Scusatemi ma non vi seguo......
a chi vanno i soldini pagati in più sui supporti vergini....
vanno tutti allo Stato?....
non mi risulta.....forse mi sbaglio....bah!


>Punto quinto, dove sbaglia la gente:.........

Nel mondo del gratuito le cose vanno bene....
ma lo chiamano paradiso.....e noi invece viviamo all'inferno......
del Diritto d'Autore.......
qualsiasi persona che viva in questo mondo occidentale....
imbottita di pubblicità di stili di vita di televisione ecc...
prima o poi anche involotariamente è portata a desiderare
qualcosa di 'caro' e che non si potrebbe permettere....
annzi questo desiderio viene incentivato e giustificato....
fà parte del progresso....
ed una persona che non ce l'ha è guardata con sospetto...
è un retrogrado...
GMG
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Postdi Mikizo » 27/05/03 20:35

Marlon, chiedo pareri e velocemente te ne do' un paio, per quel che valgono.
Mi scoccia solo un po' trovarmi a scrivere su un topic nuoco visto che c'era quello vecchio.
Per carità, va benissimo anche parlare qui ma mi piacerebbe un forum un po' più lineare in cui se cito qualcuno, posso farlo dallo stesso topic.
Comunque in questo post parlerò "ex novo" a costo di ripetermi.

Prima di tutto, brevemente: trovo inaccettabile il rifiuto del diritto d'autore come concetto in se', ed anche molto ingenuo il paragone tra il quadro e il brano musicale. Capisco il tuo punto di vista ma un certo tipo di produzione (quella delle arti figurative) prevede il concetto di "originale" che nelle produzioni letterarie e musicali non ha senso.
Che sia ingiusto che Van Gogh sia morto di fame e Bon Jovi no, è una questione che sarebbe interessante discutere, ma trovo che il diritto d'autore sia una di quelle conquiste della modernità alle quali non ho voglia di rinunciare. Piuttosto smetto di comprare CD e vado solo ai concerti. Credo in questo di essere perfettamente d'accordo con RaigherCN

Secondo: delle "tasse SIAE" si parla dovunque in rete da mesi, se credi che in televisione si debbano cercare le notizie importanti, hai le idee un po' confuse. (scusa la provocazione).
Non solo in questo forum ma dappertutto si sono levate voci: purtroppo si tratta di una questione parlamentare, sulla quale non possimo fare nulla direttamente. Se vuoi proporre un referendum, sarò il primo a fuirmare. Io personalemnte sto cercando di raccogliere pareri legali su una possibile incostituzionalità della legge, ma pare che la cosa non sia così semplice.

Terzo: Chiunque parli male della SIAE, trova il mio consenso. E' un dinosauro senza scopo se non quello di perseverare nel proprio arricchimento. Mi sa che se c'è una cosa sulla quale siamo tutti d'accordo, è proprio questa.

Quarto: non so cosa pensare della questione dell'abbassamento dei prezzi, ovvero, sebbene la trovi indispensabile (per vari motivi che esulano dal topic), non sono convinto che ridurrebbe la pirateria in modo sensibile. In questo manifesto una certa sfiducia nel genere umano che purtroppo ho sempre provato (si, ho avuto un'infanzia difficile!).
Temo che l'insidia sia nascosta nel mezzo stesso, ovvero nella tecnologia digitale, così semplice e così economica. Da un certo punto di vista capisco la manovra in atto: alzare il prezzo della tecnologia è un tentativo di ritorno all'origine, quando farsi un disco in vinile era un'utopia.

Quinto: dice GMG ""Scaricare musica è illegale a causa di norme poco democratiche e che tutelano una parte 'forte' a discapito dell'altra parte 'debole'....meditiamo""
sto meditando ma lo stesso non capisco, prima di rispondere vorrei che tu mi svelassi il senso arcano di questa frase. Potrei anche essere d'accordo se non significasse quello che sembra a me.

Sesto: sempre GMG:""Punto quarto, dove sbaglia lo stato:......... Scusatemi ma non vi seguo...... ""
Lo stato è il primo che pagherà salatamente le tasse alla SIAE.
E i comuni, e le regioni, e le scuole, etc etc

Settimo: RaigherCN, una cortesia personale (se vuoi venirmi incontro): un minimo di punteggiatura, un po' di spazi qua e la, una rilettura per qualche errore di battitura di troppo, ed io non impazzirei ogni volta a leggere i tuoi post, sempre interessanti dal punto di vista dei contenuti, ma spesso ostici graficamente... ;)

Ciauz
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Postdi luna11 » 28/05/03 01:12

Le tue considerazioni invece sulla tassa pro SIAE è condivisibile e sono il primo a dire che è sbagliata

Un colpo al cerchio

ma se siamo arrivati a questo punto è colpa di ......
Ed uno alla botte.
Mi sembra questo il senso del tuo post , giudicare iniqua la tassa ma giustificare chi l'ha voluta proponendone le ragioni.
Ma questa rimane una tassa iniqua ,sia per le considerazioni finora espresse che per quelle che ci sfuggono.
Sui diritti degli autori non si discute , ma questi diritti vengono tutelati dalle vigenti leggi in materia e non da una tassa.
Questa è una tassa fortemente voluta dalla E di SIAE e saranno questi a beneficiare maggiormente dei suoi proventi
alla faccia degli autori.
La E di SIAE attribuisce l'alto costo di un cd all'incidenza dell'aliquota IVA , sono disponibili a ridurlo in cambio di un
abbassamento di tale aliquota sui prodotti del settore aggiungendo in questo modo il danno alla beffa.
Esiste di fatto un monopolio della musica e la SIAE lo rappresenta.

se si è agito fuori dal diritto non si ha diritto a protestare per aver perso un diritto.
Ma è questa l'opinione che hai del diritto?
La notizia di cronaca nera di questi giorni riguardante l'epilogo di un tentativo di rapina in una tabaccheria milanese non ti suggerisce niente?
...ma di chi ne ha scaricate migliaia o ha masterizzato centinaia di dischi e non dirmi che non ne conosci nessuno.
Invece tu quanti ne conosci , 10 ? 50 ? 100?, 1000 ????
Questo giustificherebbe la tassa sulle memorie per fotocamere digitali o cassette video o qualsivoglia supporto di registrazione ?
Mi viene in mente che a Firenze il pane viene fatto, per tradizione, senza sale.
All'origine di questa tradizione vi è una tassa sul sale giudicata a suo tempo iniqua.
Loro hanno rimediato in questo modo a quell'ingiustizia.
Noi , ognuno di noi , nel modo che più ritiene opportuno , a questa .
luna11
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Bene! vi vedo reattivi!

Postdi marlon » 28/05/03 14:47

Mmmmm...

Mi sa che ho tirato un bel macinio nello stagno, con il mio post...

Allora, tanto perché sia chiaro a tutti:
quello che ho scritto e che scriverò è l'espressione dei miei sentimenti a riguardo

dell'argomento e non è - né mai lo sarà - una critica diretta verso chi ha espresso opinioni

differenti su questo forum.

Tengo a sottolineare questa mia posizione in quanto chiunque potrebbe pensare che

controbattere direttamente alle affermazioni altrui sia pura e semplice litigiosità.

Dato che ora riprenderò alcune parti dei post precedenti, non vorrei essere frainteso sulle

finalità della cosa.

In altri termini: non è mia intenzione dare del pirla ad alcuno né farlo passare per idiota

solo perché la pensa in modo diverso.

Purtroppo non è mai facile mettere per iscritto una discussione mantenendo intatto lo spirito

(sereno anche se accalorato) e le intenzioni (di puro confronto dialettico) che ti spingono a

ribattere punto su punto ad un altro Post.

Talvolta chi mi legge ha l'impressione che io mi voglia porre in maniera "supponente" e che

intenga far passare tutti gli altri per "stupidi incompetenti".

Sappiate che non è mai così.
Ho sempre il massimo rispetto per gli altri.

Se pensassi di essere superiore mi limiterei a leggere "le vostre sciocchezze" senza nemmeno

"perdere tempo a rispondervi" (prego notare le "virgolette").


Il fatto è che il mezzo che stiamo usando è estremamente diretto e quindi perdersi in

salamelecchi non ha poi molto senso.


Veniamo al dunque.
Per comodità di chi legge indico il "soggetto" al quale mi riferisco.


___MIKIZO___

Hai ragione.
Un Post c'era già ed il nostro moderatore Frengo78 me lo ha fatto notare S U B I T O.
Mi sono già scusato per la mia leggerezza.

Tuttavia mi preme farti notare due cose, ora che ho letto tutto il thread in questione

(magari me ne è sfuggito un altro, ma sono un essere umano e sbaglio continuamente).


Prima di tutto il thread è stato aperto nel settembre scorso.
In tutte le prime 4/5 pagine c'erano battute tra il serio ed il faceto su una cosa che ancora

non si sapeva se sarebbe arrivata, quando ed in che maniera.

Poi l'argomento trattato era, nella maggior parte dei post, relativo al solo aumento del

costo dei supporti vergini (da cui il titolo).
Sebbene sia la cosa più evidente non è la sola, ed il fatto tocchi altro materiale e che

abbiano calpestato il buon senso ed i diritti di molti non è secondario.

Fare scorta di CD vergini è stata la proposta più spesso indicata.
Mentre in pochi casi qualcuno ha indicato la strada della verifica di un legale piuttosto che

quella di un referendum popolare o ancora di contattare le associazioni dei consumatori per

vedere se si poteva davvero far qualcosa.

Ultimo ma non ultimo: hai ragione che riferirti ad un post inserito nel medesimo thread è

comodo.
Però quando l'elenco si allunga a 10 pagine (la metà delle quali scritte 5 mesi fa), forse

non è così comodo.
Comunque è un parere personale.

Il mio intendimento non era creare scompiglio.

Ed anche se avessi letto del Thread precedente, probabilmente dopo l'intervento di Raigher

avrei aperto un nuovo Topic per riavviare una discussione più mirata ed informata.



Veniamo a

___RAIGHER___

Ti invito (scusa se faccio il professorino...) a seguire il consiglio di MIKIZO: ogni tanto

dai "invio". Leggerti è una fatica per gli occhi ;-)

Quel che scrivo appena sotto è anche rivolto a ___MIKIZO___, dato che si dice d'accordo con

te.

Il mio paragone tra musicista, pittore e softwarista era DICHIARATAMENTE estremizzato.
So bene che le cose stanno diversamente e ciò perché ci sono varie e motivate ragioni.

Quello che mi premeva sottolineare è che, alla fine dei salmi, queste differenze sono più

fittizie che reali.
Così come ha scritto ___GMG___, la presenza del "Diritto d'Autore" è una cosa che PUO'

esserci e può NON ESSERCI.

Sta appunto all'autore deciderlo.

Non farti fuorviare dalla parola "Diritto".
Concentrati su "Autore".


Esistono software freeware, altri che si basano su forme di licenza anche bizzarre (il

"PizzaWare" che prevede l'invio a domicilio di una pizza come compenso mi ha sempre fatto

impazzire) oltre che applicazioni delle quali trasferisci la proprietà insieme col diritto di

sfruttamento.

Lavoro nel settore da oltre vent'anni e ti garantisco che ne ho viste di tutti i colori.
Credimi: non c'è limite alla fantasia e non ci sono regole se non quelle che mettono

d'accordo chi inventa con chi compra.

Il commercio è da sempre fatto così, piaccia o no: domanda ed offerta devono incontrarsi.

Questo, a mio modo di vedere, dovrebbe succedere anche per la musica.

L I B E R T A' !


E' una cosa un po' diversa dal rifiuto (mai pensato!) del diritto d'autore come concetto.


Dato che io che suono (astrazione) non ho un contatto diretto con chi mi ascolta, mi spiegate

perché non posso accordarmi con chi produce/distribuisce una mia canzone per:

- avere un tot per ogni CD venduto
- avere un tot nel caso il disco passi per radio (una tantum o per esecuzione)
- avere un tot se la musica viene usata per uno spot o un concerto o un film
- avere un tot (un fantastiliardo di volte più alto) se io vendo ad altri ogni mio diritto
- obbligarlo a ridiscutere le condizioni per ogni situazione diversa si presentasse.

Con l'accordo che se la mia musica varca i confini nazionali potrò

A) accordarmi con un altro produttore/distributore
B) accordarmi con il mio abituale in modo che curi lui la diffusione all'estero

A questo punto cosa me ne farei della SIAE o di un'altro ente simile?

Non salvaguarderei ugualmente ed in prima persona i miei legittimi diritti?


Vedete, nonostante le apparenze i punti di contatto con il software sono molti, ma

quest'ultimo è regolamentato quasi sempre in maniera meno cervellotica (ultima edizione delle

licenze Microsoft escluse :-).

Fino ad una dozzina di anni fa scrivevo software, ora mi capita di venderlo, quindi parlo con

cognizione di causa.


Quando viene venduto, il grosso del guadagno va all'autore (o al brand, es.: Micro$oft) a cui

spettano i diritti di sfruttamento.
Alla restante parte del canale di vendita (distributore e negoziante, per farla breve) vanno

delle quote che giustifichino il loro lavoro e NESSUN altro diritto.


Tanto per parlare di massimi sistemi: mi spiegate che senso ha che l'Editore guadagni su di

un'opera che NON HA creato ma si è limitato a impaginare/stampare/vendere o realizzare dal

punto di vista "fisico" (una registrazione) e poi commercializzare?

Il diritto d'Autore dovrebbe andare - è bene ricordarlo - all'Autore.


Gli altri non sono altro che comprimari, più o meno necessari, che hanno certamente diritto

ad un compenso per il loro lavoro ma che nel processo CREATIVO hanno poco peso.
Se ci mettono del loro (riarragiano un brano o cose simili), diventano coautori.
Se lo registrano solo su un nastro o lo vendono... no!


E qui andiamo alle considerazioni di ___LUNA11___, vale a dire la "E" di SIAE.

Questa "E" non avrebbe sinceramente ragione nemmeno di esistere, ma invece è quella che

guadagna di più.

Se non ci fossero editori la musica (i libri, i film etc. etc. etc.) non verrebbe diffusa, ma

se non ci fossero autori nemmeno esisterebbe.

___GMG___ l'ha detto e sottoscrivo: se un autore non fosse obbligato a sottostare alle inique

regole imposte dalle Major, le cose potrebbero andare diversamente.
Probabilmente con maggior soddisfazione di chi crea e di chi fruisce.

Torniamo però a noi, Raigher.

Al costo dei CD.


Di meno costoso del "GRATIS" non esiste niente. E' un dato di fatto.

Se però pensi alla pirateria solo ed esclusivamente nei termini di "scarico dalla rete", ti

sbagli di grosso.

Sono d'accordo che la gente che hai sentito ti ha convinto che loro continuerebbero

imperterriti a scaricare album anche coi CD originali a 1 Euro.
Ma che rappresentatività ha il tuo campione?

Ho letto che le case discografiche, che tanto avversano la pirateria, hanno migliorato i

propri dati di vendita del 4% rispetto all'anno scorso

Non stiamo parlando degli anni '60.

La Banda Larga c'era già più di 3 anni fa.
I PC aziendali e casalinghi sono in continuo aumento e con loro la consapevolezza che

esistono sia siti dai quali scaricare musica e film che semplici software per farlo.
Dunque?


Conosco moltissime persone che comprano 3 CD all'anno e che sarebbero contentissime di

aumentare la loro quota a 10 se solo li pagassero una cifra onesta.

Da quando i film in VHS sono scesi di prezzo ne vendono a vagonate, perché coi CD non

dovrebbe succedere?

Come mi spieghi poi che i CD allegati alle riviste vendono bene?
Tra l'IVA ridotta (non è il 20% ma quella del periodico) ed una inspiegabile minore sete di

guadagno delle case discografiche, con 6 Euro ti porti a casa giornale e musica.

Molti vedono l'affre e molti comprano.


Se invece che di CD parli di DVD, allora la cosa diventa assurda.
Lo stesso film costa un quarto se lo compri su cassetta.

LO STESSO FILM!

Ma allora cosa copro, io?
La scatola o il contenuto?
E chi lo dice che la scatola DVD costi alla produzione più della scatola VHS?


A parte le digressioni.
Basta fare un giro per le città per vedere ovunque lenzuola ricoperte di CD pirati.

La gente li compra perché costano poco.
Anche se sa che talvolta non funzionano, altre non suonano bene, sempre non hanno le

copertine ben stampate ed, in ogni caso, sono illegali.


Con gli originali a cifre più contenute non li comprerebbero certo dal marocchino.


Sul discorso della qualità non so cosa dirti.

C'è gente che venderebbe la mamma per la qualità ed altra che trova il gracchiare degli

altoparlanti del portatile musica celestiale.


E' evidente che finché senti la musica come sottofondo ed usi un riproduttore "DelCa" (non è

una marca, ma un marchio di qualità... :-), differenze tra un MP3 ed un CD non ne senti.

Prova ad andare su di uno stereo dignitoso e le cose cambiano già.
Senza parlare del fatto che di MP3 fatti bene non ce ne sono poi moltissimi.


Comunque la qualità dell'audio è fatto personale, ma tra una cosa "buona" a prezzo onesto ed

una "meno buona" a prezzo di poco inferiore, non sono in tanti a scegliere la seconda.


Vai tranqui: non è detto che i tuoi conoscenti che scaricano 2000 brani all'anno avrebbero

comprato 200 CD.
Aspetti economici e di buon senso lo avrebbero impedito.

Quindi il fatto che esista gente che scarica TeraByte di dati non toglie a nessuno una cifra

equivalente in TeraEuro di guadagni legittimi.

Fermo restando che è un furto, un atto illecito, una porcheria da evitare, ritengo che prima

di accanirsi contro l'impallinato scaricatore occorra colpire il pirata industriale.


Non so se sai che tre i proventi maggiori che arrivano alla malavita dalle attività illecite

c'è il contrabbando di sigarette.

Non ci si pensa mai ma è un mercato che muove miliardi.

Eppure le sigarette non le clonano mica.
La fabbricano i soliti produttori che, in un modo o nell'altro, le fornisce al mercato nero

(o "se le fanno" rubare).
Il guadagno è tutto nell'evitare i dazi doganali.

Il non pagare dazi doganali, IVA e balzelli vari, GIA' GIUSTIFICA QUESTO TRAFFICO.


Immaginati che guadagno allucinante può esserci dietro al traffico di CD o DVD contraffatti;

che vengono fabbricati con costi miserabili e, come le sigarette, non sono gravati da tasse.

Loro, da questo decreto, traggono maggiore competitività.


E' questo il mercato che va colpito per primo e duramente.

E' possibile che sia così difficile seguire il Marocchino per vedere chi gli fornisce la

merce?
Certo occorre più fatica che non distribuire a pioggia una tassa su tutti.


Quello che comunque non comprendo, e scusa se mi aggiungo al coro di chi ha criticato questa

tua posizione, è la tua affermazione che siamo arrivati a questo punto per colpa di coloro

che scaricano dalla rete.


Con tutto il (non) rispetto che ho per questi ultimi, li ritengo più una scusa accampata

dalla SIAE per giustificare la loro porcata che non i veri colpevoli.

Forse ti sfugge una cosa: NON C'E' maniera di sapere QUANTA musica viene scaricata ed ancor

meno di conoscere il vero impatto che queste attività hanno sulle vendite.


In realtà NESSUNO può sapere cosa succederebbe se, per un disastro, la linea internet si

interrompesse ed i masterizzatori si rifiutassero di funzionare per 6 mesi...
Dubito comunque che aumenterebbero gli acquirenti di CD regolari.


La SIAE e le Major fanno "stime" sul sell-out e, dato che non le rispettano, trovano più

comodo scaricare la colpa sulla pirateria che non ammettere che hanno sbagliato.

Moltissime delle aziende che conosco hanno ciccato i budget di vendita negli scorsi 2/3 anni.

Speravano in una ripresa che non c'è stata o sono state eccessivamente ottimiste

sull'espansione del loro business.
Quelle che avevano fatto il passo più lungo della gamba (investimenti poco avveduti) hanno

anche chiuso i battenti.

Chi può fare, in tempi di recessione come questi, stime attendibili riguardo a quanti CD si

venderanno?

Certo pagarli 20 Euro non favorisce certo l'acquisto d'impulso...


Ma torniamo al tuo pessimistico "diamo la colpa a chi copia".


Nel parcheggio sotto l'ufficio in cui scrivo ci sono due posti dedicati ai disabili.

Spesso ci sono parcheggiare le auto di gente che corre più veloce di Mennea.

Escludendo che si siano dimenticati di esporre il tagliando o che soffrano realmente di turbe

mentali, l'unica spiegazione è che sono dei galattici figli di p...a, del tutto privi di

senso civico e buon senso.

Personalmente provocherei loro delle lesioni alcuqanto lente a guarire ad entrambi i

ginocchi, così da fargli provare cosa significa girare col bastone o in carrozzella.
Anche se darei volentieri fuoco alla loro auto, per via del costo della benzina e del fumo

che ne uscirebbe, mi limito a stramaledirli col pensiero.

Secondo il tuo ragionamento, se un domani il mio comune mettesse una nuova tassa

"Pro-Handicap" per rimborsare il costo del taxi ai disabili (che, trovando il loro posto

assegnato occupato da un deficiente, devono pur muoversi), io dovrei fare spallucce e dirmi

"eh! colpa di quei ragazzacci! subiamo in silenzio, va!...".


NON MI STA BENE, CA220!


Quando IO sbaglio, mi prendo le MIE responsabilità.
Non le rigetto addosso agli altri.


Se lo Stato in cui viviamo non è in grado di far rispettare le leggi che si è dato, non è

giusto che agli onesti venga richiesto di supplire.
Già pagano per le prevaricazioni dei furbi, se poi gli vien detto di pagare di tasca loro ciò

che gli altri non hanno pagato è follia!

NON VOGLIO RINUNCIARE AI MIEI SACROSANTI DIRITTI PER COLPA DI NESSUNO!


Se lo stato non ha la forza di perseguire i veri colpevoli, si attrezzi per farlo.
Io, dal canto mio, pago ogni tassa s'inventino da sempre e con puntualità.



Sulla ormai diffusa maleducazione civile, mi sono già espresso poco sopra riguardo ai

parcheggi, ma l'elenco si può allungare all'infinito.

Hai ragione!
Non puoi trovare sempre una comoda giustificazione per azioni incivili che arbitrariamente ed

in piena autonomia commetti.
Si tratti di rubare un'auto o copiare un CD.


Ma va anche detto che la coscienza la taciti molto più alla svelta se ritieni il limite che

ti è stato imposto poco rispettabile e, magari, se sai che tanto qualcosa ti verrà

addebitato.


Quanti sono coloro che, su di una strada deserta e rettilinea a 3 corsie, si sentirebbero

anche solo un pochino in colpa per aver infranto il limite di 50 Km./ora?
Io non ne conosco...

Certi limiti vanno decisi con molto buon senso, altrimenti la gente non li rispetterà mai.


Nel caso in cui sopra, l'automobilista "ribelle" rischia - se lo beccano - una multa.

Come si comporterebbe se sapesse che COMUNQUE, per pareggiare quelle infrazioni non elevate,

l'erario gli facesse pagare 10 Lire per ogni litro di benzina che mette nel serbatoio?

Secondo me non solo si sentirebbe legittimato a schiacciare l'acceleratore, ma anche

"moralmente" giustificato: "pago, quindi posso farlo".


E' un precedente pericolosissimo dare per scontata la "presunta colpevolezza" delle persone.


Per l'ordinamento Italiano siamo innocenti fino a che l'ultimo grado di giudizio ci dichiara

colpevoli.
Non ha importanza che ci abbiano fermato mentre sgozzavamo un automobilista (quello che

parcheggia sul posto riservato agli invalidi, magari) davanti ad una folla di testimoni.


Per questa ragione io, tu e molti altri stiamo cercando di capire se un siffatto decreto è

effettivamente costituzionale.
Il problema è che, da quel che vedo, nessun avvocato del settore frequenta questi forum.


Accetto la provocazione sul discorso della diffusione della notizia da parte della TV.
Non ho le idee confuse.
La mia idea chiarissima è che finché la gente non sa non può giudicare.

La televisione (ma anche le radio) sarebbe un mezzo capillare per informare la gente.

Ma tutti tacciono per colpa o perché loro stessi sono disinformati.


La congiura del silenzio...


Questa E' una notizia importante!

Colpisce me che masterizzo i miei dati e tua nonna che registra Mike Bongiorno alla TV.
Colpisce i giornali e le televisioni che usano materiale informatico per il loro lavoro.
Colpisce la stessa Pubblica Amministrazione.

Però tutti i mezzi di informazione tacciono.


E noi, poveri velleitari, continuiamo ad accapigliarci sui forum.

Mah!


Comunque una cosa va detta.
La rivista AF Digitale (http://www.afdigitale.it) aveva indetto la sottoscrizione di un documento

ben prima che il decreto fosse approvato.
C'era il riferimento in uno dei post sull'altro Thread.

All'epoca - andate a rileggere i Post dell'epoca e sorridete - pensavamo tutti che la cosa

fosse una sorta di scherzo e che non sarebbe mai passato un decreto così idiota.

Tutti eravamo lì a fare battutine sulle scorte dei CD da prendere in Svizzera o a San Marino.

Ci siamo poi svegliati una mattina di fine aprile con l'amaro in bocca ed il bruciore un po'

più in giù.


Ma cosa abbiamo concretamente fatto per diffondere la notizia di questa porcheria?

Come ci siamo attivati per creare un movimento di opinione sull'argomento?


La maggioranza dei post dei primi di maggio erano tra il depresso ed il rassegnato.


RAGAZZI!

Diamoci una mossa!

Per lo meno proviamoci!



Scriviamo (io l'ho fatto più volte e qualche volta mi hanno pure risposto) alle associazioni

dei consumatori, ai giornali, alle televisioni, a MiMandaRaiTre, alle TV locali, alla grande

distribuzione, alle case che vendono videoregistratori, memorie e CD, ai politici locali.


Distribuiamo di soppiatto dei bigliettini che spiegano perché il CD-R costa così caro nei

negozi che li vendono.

Convinciamo il negoziante (alcuni che conosco non erano al corrente della cosa, sig!) ad

attaccare un avviso che spiega che non è lui ad essere diventato all'improvviso avido ma che

è colpa della SIAE se i prezzi sono aumentati.



Rompiamo le palle al mondo.

FACCIAMOCI SENTIRE!

La raccolta di firme di AF DIGITALE si è fermata a oltre 26.000 sottoscrizioni.
Qualcuno ha detto che non è servita a niente.

SBAGLIATO!

Ci ha permesso di avere una misura del nostro peso numerico.
Ora che il decreto è stato approvato, siamo ancora più numerosi.

Prendiamo di punta qualche sito (es.: http://www.adoc.org o http://www.consumatori.it o il sito dei

Radicali) e facciamo sentire loro quanti siamo.


Diamo loro il messaggio che mettersi dalla nostra parte e combattere con noi questa battaglia

gli può portare molto lustro (e molti iscritti) anche se poi non la si dovesse spuntare.


Cerchiamo un paladino della causa e proviamo concretamente a vendere cara la nostra pelle.


Giriamo su tutti i forum che troviamo e diciamo alla gente dell'argomento.

Noi lo conosciamo ormai bene, ma vi assicuro che la fuori, la gente comune, non sa nemmeno di

cosa si sta parlando.


Facciamo noi ed invitiamo gli altri a fare quello che suggerisce Luna11: boicottiamo questa

tassa acquistando meno o non acquistando affatto.

Ricordiamoci comunque sempre che per ogni giornale o libro che compriamo, per ogni film che

vediamo al cinema, per ogni spettacolo o concerto cui andiamo e per ogni negozio che ha

musica all'interno, noi pagheremo poco o tanto alla SIAE.


Ho finito.

Spero di non aver annoiato troppo.

Ogni replay è il benvenuto.


Saludos

Marlon:-)
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Postdi GMG » 29/05/03 11:42

Rispondo a Mikizo

Quinto: dice GMG ""Scaricare musica è illegale a causa di norme poco democratiche e che tutelano una parte 'forte' a discapito dell'altra parte 'debole'....meditiamo""
sto meditando ma lo stesso non capisco, prima di rispondere vorrei che tu mi svelassi il senso arcano di questa frase. Potrei anche essere d'accordo se non significasse quello che sembra a me.



cerco di spiegare il mio discorrere.....
questa frase parte dalle informazioni che io ho (puntata di Reporte su Rai3) prese da una dichiarazione di un funzionario SIAE......

il tipo diceva in soldoni che '...siccome si sà che una parte di questi supporti vergini servono a fare copie illegali.....' ecc '...per limitare i danni ....' ecc

allora io leggo (ma qui chiedo venia se interpreto male) la Costituzione Italiana laddove parla della uguaglianza del diritto e della tutela del più debole ecc ecc.....

siamo sicuri che io privato e mediamente onesto quando uso le decine di cd all'anno per registrarvi
la mia 'pessima' ma autoprodotta musica ecc devo pagare un dazio per 'ipotesi di reato' ad una società che è enormenente più dotata di me
per difendersi dai danni economici e dai reati contro di essa perpetrati....
siamo sicuri che la parte lesa in questo caso sia la potente SIAE e non
piuttosto l'impotente cittadino?

come fare a misurare il danno subito dalla SIAE dalla pirateria se non
con presunzioni statistiche?
invece il mio danno te lo calcolo con l'esattezza matematica.......(per i più
lenti: tot euro per tot cd vergini ecc)

Di una cosa sono certo:
L'Arte e la Musica non subiranno nessun danno dalla
pirateria......
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Postdi brunok » 29/05/03 11:57

Si sono inventati una subdolissima "tassa preventiva". Ecco cos'è. Per non dire un grandissima ###%%%$$£$**** (autocensura, ma prendete tutto il dizionario delle parolacce e degli insulti ed aggiungetelo pure a piacere).
Fun World ;) :) :D
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Scusa se insisto...

Postdi Mikizo » 29/05/03 12:28

GMG, non vorrei entrare in polemica, ma in effetti dici una cosa ben diversa da quella che dicevi prima e sulla quale ti chiedevo lumi.

Mi sembra invece che invece di spiegarti te ne sia andato per altri lidi.

Spero di riassumere efficacemente il tuo ultimo post nel concetto che "la tassa SIAE serve a coprire presunte perdite causate solo da alcuni, rifacendosi ingiustamente su tutti".

Questa però è una banalità ed è il punto su cui tutti concordiamo.
Ben diverso è dire che
"Scaricare musica è illegale a causa di norme poco democratiche"....


1. Non vedo coincidenza tra i due concetti. Se il problema è mio (non capisco + una cippa), ditemelo, che mi metto in cura. :D

2. Scaricare musica è illegale - punto - mi sembra corretto in se', non certo "a causa di norme poco democratiche" - e la presa di coscienza di questo fatto mi sembrerebbe un ottimo punto di partenza per poi poter discutere serenamente delle altre questioni.

A questo punto faccio una domanda: si
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Postdi luna11 » 29/05/03 22:07

Scusa Mikizo , se la domanda è "Scaricare musica è illegale ?" la risposta non può essere automaticamente SI
Ci sono gruppi che si autoproducono pubblicando poi la loro musica su internet, per farsi conoscere. Scaricando la loro musica non commetto nessun reato.
E poi ci sono opere non più soggette ai diritti d'autore.
Anche se , devo ammetterlo , questi sono casi sporadici la risposta non può in ogni caso essere sempre Si . La tassa invece si paga sempre anche registrando questa musica.
Ma non si tratta solo di CD e di musica.
Il panorama di Capri é soggetto ai diritti d'autore ? Ed il compleanno di mia figlia ? I ricordi di una gita , di un viaggio o di una vacanza ?
La foto che mio figlio farà al suo primo amorino?, la prima parolina di un bambino ?

Ecco perchè giudico questa tassa odiosa .
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Postdi dado » 29/05/03 23:58

luna11 ha scritto:E poi ci sono opere non più soggette ai diritti d'autore.


Beata musica classica. Dopo 70 anni (mi sembra siano 70 se non ricordo male) dalla morte del compositore/cantante i diritti d'autore s'estinguono.
8) E quindi si può scaricare senza problemi di legalità... cmq continuo a pagare anche x quello, visto il bestiale aumento dei supporti vergini! :evil:

House: "Vede, tutti pensano che sia un paziente a causa del bastone"
Wilson: "Allora perchè non indossa un camice bianco come tutti noi?"
House: "Perchè altrimenti pensano che sia un medico".
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Postdi Mikizo » 30/05/03 00:41

x luna11:
tutto vero, ma credi che GMG si riferisse ai notturni di Chopin?... d'altro canto sulle esecuzioni recenti di musica classica c'è pur sempre da pagare dei diritti agli esecutori...

Cmq se vi prendete la briga di cercare i miei post sull'argomento sparpagliati per il forum, vedrete che sono il primo ad aver sempre sostenuto che il diritto d'autore su TUTTO non ha senso, e so benissimo che molti mettono in rete la propria musica con l'esplicita intenzione di regalarla (vedi Alemusicale sul suo sito, per citare uno che conosciamo).

Questo non toglie che nella stragrande maggioranza dei casi vengono scaricate canzoni coperte da copyright, disponibili in negozio per chi vuole acquistarle, e che questo non sia legale.

Il fatto che la tassa SIAE sia un'iniquità è palese e sotto gli occhi di tutti, il fatto che il prezzo dei CD sia incredibilmente alto, il fatto che io sia colpitissimo da entrambe le cose, visto che acquisto montagne di CD originale e vagonate di CD vergini, sono cose che non riescono a farmi cambiare punto di vista su una cosa banale: se vogliamo che l'industria discografica esista, qualcosa dobbiamo pagarla.

Il fatto che io difenda questo concetto spesso allontana i thread ai quali partecipo dalla questione principale, ma questo è dovuto al fatto che (secondo il mio punto di vista) molti sono infastiditi dal fatto che erano abituati a scaricarsi l'impossibile e lo trovavano (lo trovano) legittimo e giusto.

Il costo di ogni cosa in questa società è spropositato, questo non fa di me un ladro in modo automatico.

Chi vuole continuare a parlare con me della tassa SIAE o di altre questioni che riguardano la musica, è il benvenuto, per il resto chiudo qui altrimenti vi allungo il topic all'infinito.
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Postdi Mikizo » 30/05/03 00:47

Ho citato alemusicale ma mi è sfuggito di darvi il link (edit maledetto, dove sei?).
In effetti non gli ho chiesto il permesso ma tanto il link ce l'ha nel profilo, quindi ve lo do. ;)
Cliccate qui e andate su production, potete scaricare un paio di brani dance molto piacevoli.
Senza fare nulla di illegale.
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Postdi Mikizo » 30/05/03 10:13

Guardate un po' sta notizia:
http://punto-informatico.it/p.asp?i=44289
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Knowledge is power

Postdi marlon » 30/05/03 10:36

Qualcuno, non faccio nomi :D si firma con la frase "la conoscenza è potere".

Fa bene.
Ha molta ragione.

Quelli furbi l'hanno capito da tempo.

Non vorrei rovinare la giornata a nessuno, ma mi è balzato all'occhio un nuovo motivo per cui questa tassa è odiosa.

Sono in pochissimi ad aver fatto caso che trattasi di "decreto legislativo" e non un "decreto legge".

A parte altre cosette, una differenza sostanziale è che mentre il decreto legge deve essere convertito entro 60 giorni dall'emanazione, il decreto legislativo è valido fino alla scadenza.

Nel nostro caso la data è il 31 dicembre 2005.


Dove sta la furbacchionata estrema?

Nel fatto che dando alla cosa una scadenza così ravvicinata (si parla di 2,5 anni), si inattivano automaticamente le eventuali azioni democratiche di contrapposizione al provvedimento stesso.

Mi spiego meglio.

Se noi ci trovassimo d'accordo nel promuovere un referendum ed avessimo mezzi, conoscenze ed appoggi per avviare tutta la pratica, prima di arrivare al voto passerebbe sicuramente almeno un anno e mezzo.

A questo punto ci verrebbe posta la seguente questione "tecnica": che senso ha, fare un referendum per abrogare roba che scadrà comunque tra pochi mesi?

Tra l'altro non so nemmeno, proprio per questa faccenda, se è ammissibile un referendum su qualcosa che non sia una vera e propria "legge" dello stato.

Come se non bastasse quanto sopra, c'è da dire che se anche un referendum risultasse valido e vincessero i SI', andrebbe ad abrogare una cosa che potrebbe essere riproposta ed approvata dopo qualche mese con delle variazioni di contorno che la renderebbe ugualmente valida per la $IAE ed ugualmente virulenta per le nostre tasche.


Come dire: non hanno tralasciato alcun particolare per inserircelo in maniera permanente nelle più oscure profondità dell'animo!


Altra cosa.

La questione del copyright e la sua durata.


Per quel che posso vedere e sapere io, OGNI CD in regolare vendita è dotato di bollino $IAE.
Ed anche quelli in regalo con riviste o a convegni di qualsiasi natura.

Quindi per ogni CD, a rigor di logica, autori ed interpreti dovrebbero percepirne i diritti.

Siano esse canzoni popolari Andine, piuttosto che musica barocca o una compilation di sconosciuti venduta insieme ad una rivista, noi paghiamo alla SIAE il nostro obolo.


Viene da chiedersi come la SIAE faccia a distribuire con un minimo di buon senso tali proventi.

Non dico equità: è un termine che la SIAE, non avendo interesse ad aquisire i diritti di sfruttamento, ha deciso di abolire dal proprio vocabolario :-)


I diritti di sfruttamento di un'opera sono per l'autore.
Ma questi può anche morire (si sa che prima o poi...).
Allora vanno agli eredi.

Però potrebbero non esserci eredi.
Oppure potrebbero non essere iscritti alla SIAE, sicché quest'ultima non li riconosce.

Potrebbe essere gente straniera ed irrintracciabile (es.: un gruppo blgaro ormai sciolto).

Potrebbero essere persone che, per mille motivi diversi, non hanno intenzione di sfruttare i diritti che pure avrebbero (promozione personale, beneficienza, piacere di suonare per il puro gusto di farlo ma non a scopo di lucro, altro ancora).

Per tutti, comunque. la $IAE incamera e ringrazia.


Un amico, 2 anni fa, conosceva il proprietario di una galleria d'arte.
Questi gli aveva espresso il desiderio di regalare ai propri clienti un CD contenente uno screensaver che mostrasse molti dei dipinti che commercializzava nel proprio negozio.

Gli realizzai il tutto secondo le sue indicazioni (gratis, peraltro) e gli detti un CD master perché pensavo che l'avrebbe duplicato "alla buona".

Invece decise di dare un'immagine più decente alla cosa e si rivolse ad un'azienda che stampava CD industrialmente.
Tra i costi che ha sostenuto per farsi stampare ed imballare 200 CD c'erano le pratiche per ottenere il bollino $IAE.

Non so quantificarli, perché non ero io ad essere in contatto diretto con lui.

Però vorrei sottolineare che:

- l'autore del master (programmazione e tutto quel che c'era di tecnico) ero io;

- i quadri erano roba del '700 e quindi non esisteva alcun diritto per la pubblicazione;

- la figura dell'Editore (chi decide cosa fare e poi s'incarica della distribuzione) era rappresentata da questo signore;

- il produttore fisico era la fabbrica che li ha stampati.


Per quel che ne so io, gli hanno semplicemente fatto firmare un modulo standard nel quale autocertificava di essere titolare dei diritti per l'opera che aveva chiesto di realizzare.
Dubito che siano stati fatti dei controlli non "di forma" da parte di chichessia.

Sta di fatto che io ho lavorato gratis e lui pagato lo stampatore.

Nessuno di noi ha mai rivisto un centesimo di ritorno.

Ad aver incassato è stata la $IAE, che non ha fatto un beneamato c***o per diventare un briciolo più ricca.

UAU!

Voglio mettere anche io in piedi una società così!


Un referendum utile da fare sarebbe per abrogare le leggi ed i regolamenti che danno alla $IAE un tale potere.

Ma, a quanto ne so io, non ne esistono.

Non mi risulta che in nessuna parte del nostro ordinamento sia stato mai scritto che "DEVE essere istituita una società di nome SIAE che HA IL DIRITTO di imporre il rispetto del diritto d'autore sul territorio nazionale".

Ma allora perché tutti si conformano ai capricci di questa gente?

Da dove deriva il suo potere di imporre le proprie regole a tutto ed a tutti?


Se io fondo un club che prevede che i soci mi paghino 100 Euro ogni anno, questi avranno, il diritto di pretendere questi soldi - il mio "potere impositivo" - cessa nel momento in cui loro non sono più soci.

Esistono enti impositori e sostituti di imposta.
TUTTI devono trasparentemente dare conto all'erario di ciò che hanno raccolto.

Non mi riesce di capire, allora, come faccia la $IAE a vivere nell'ombra senza comunicare a nessuno quanto realmente incassa, come lo spende e su quali basi lo suddivida.

E non capisco in virtù di quale diritto mi rompe le palle con le sue richieste economiche se io non sono iscritto ed accendo la radio nel mio negozio (per esempio).


E' come se costituissi una società ad hoc e poi andassi in giro per le città a multare le auto in sosta vietata.

Cosa legittimerebbe le mie pretese?
Il fatto che l'ho scritto nello statuto?
Siamo alla follia!


NOTA DI CONTORNO:
L'altro giorno ho ricevuto da Microsoft una copia per usi interni del nuovo "Windows 2003 Server".
Anche se è in Italiano, e me l'ha spedita la filiale Italiana, NON HA il bollino SIAE.
Ed a ben pensarci non l'ho mai visto né sul loro software (o licenze cartacee) né su moltissimi altri programmi commercializzati sul territorio nazionale.

Mi pare che questa sia la prova evidente che il modo di non dare soldi alla $IAE c'è.
Eppure Microsoft non lascia mai nulla di intentato quando c'è da difendere e tutelare i propri diritti.


Ultimo appunto riguardo alla durata dei diritti d'autore.

Stanno progressivamente allungato i termini perché, dalle persone fisiche, tali diritti sono passati a società che possono campare ben oltre la vita umana.

Queste società si identificano spesso con la famosa "E" di $IAE.


Che l'autore di un'opera guadagni, ed anche bene, da ciò che ha inventato, è giusto.

E se Al Bano si è comprato mezza Puglia col "ballo del qua qua" mentre magari ci sono autori molto più impegnati e seri che se la passano male, buon per lui.
In un modo o nell'altro è stato bravo.

Mi può - moderatamente - tornare che sulle proprie opere ci si guadagni ancora per qualche decennio.

Ma dopo 50 anni mi sembra che tale diritto cominci a venir meno...


Se la musica l'ho composta a 20 anni ne avrò 70, e se ancora mi arriva del denaro per quel che ho fatto è probabile che il mio sia stato un GROSSO successo, e che in tutti questi anni mi siano arrivati GROSSI proventi.
Se anche smettessero di arrivare non troverei la cosa disdicevole o ingiusta.

Se invece di una canzone avessi composto un medicinale, l'eliminazione dei miei diritti d'uso provocherebbero un abbassamento del costo.
E se una sostanza fosse ancora in commercio dopo tutto questo tempo sarebbe probabilmente piuttosto utile che fosse accessibile a tutti.


Però.

Però i diritti sulle canzoni, come pure sui medicinali, non sono quasi mai del vero autore.
Sono stati trasferiti all'editore o alla casa farmaceutica (in questo caso fin da subito) più o meno surrentiziamente.

E questa gente trova inaccettabile smettere di guadagnare su di un qualcosa che nemmeno ha fatto lei.

Per cui, i termine oltre i quali un'opera diventa "pubblica" si allugheranno sempre più.


Non c'è giustizia ma solo puro e semplice interesse.


Se $IAE volesse dire "Società Italiana Autori ed Esecutori" saremmo forse messi in modo diverso.

Il produttore, checché se ne dica, non sarebbe altro che "uno che produce" ciò che ha fatto un'altro.

Un ingranaggio, magari indispensabile, del motore.
Non il carburante.

Benché mi sforzi, continuo a non vedere perché dovrebbero guadagnare soldi oltre a quelli che gli spetterebbero lecitamente per la loro vera attività: mettere a disposizione dell'artista le giuste strutture per realizzare l'opera; e poi incaricarsi della produzione, della promozione e della distribuzione.


E' un po' come se chi mi ha venduto la chitarra, mi ha insegnato a suonare e mi ha registrato una cassetta, campasse dei diritti sulla vendita della stessa.

Au revoir.

M.
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Se a qualcuno può servire...

Postdi marlon » 30/05/03 15:12

Eccomi di nuovo.

Se qualcuno non avesse provveduto per tempo e/o fosse lontano dai confini nazionali e da San Marino, sappia che la METRO ha in promozione le campane da 45+5 CD della Imation (48x - 80 min.) a Euro 14,50 +IVA.

E che ci sono ancora delle campane da 100 a meno di 30 Euro + IVA.

Sono prezzi "ante-tassa" (non potrebbe essere altrimenti, dato che la tassa è superiore ai 23 centesimi al pezzo per i CD da 80 minuti).

Per comprare in questi magazzini occorre avere la tessera, che viene data solo a chi ha la partita IVA.

Se non l'aveste voi, potete farvela dare da qualche conoscente (che tra l'altro potrà scaricare la spesa come "materiale di consumo" e non pensarci più).

Spero che la cosa possa essere utile a qualcuno.

Hasta la vista.

M.

P.S.: tengo a sottolineare che non sono azionista e che non lavoro in Metro... ;-)
marlon
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