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MAJOR E FINE P2P

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MAJOR E FINE P2P

Postdi steffy » 08/05/03 20:56

Ovunque ormai si legge di retate contro gli utilizzatori di software p2p, di major che infilano software che cancellano gli mp3, di controlli a casa...di arresti...addirittura!!!!
La cosa mi fa ridere e piangere, se penso che mi posso fare galera per avere un po' di mp3 e poi certa gente di cui si sente parlare al tg (edit by Fré) non se ne fa neanche uno....
Insomma, voi cosa ne pensate? condividete file? continuate a farlo? finira' il p2p? si troveranno modi di farlo lo stesso?
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Postdi eduardroccatello » 08/05/03 21:27

la pirateria va fermata abbassando i prezzi non facendo sanzioni.
ovviamente le p2p subiranno un calo ma poi nascerà qualcosa di nuovo e intattaccabile (per un po').

E' ora che i politici capiscano queste cose...
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Re: MAJOR E FINE P2P

Postdi Triumph Of Steel » 08/05/03 22:11

steffy ha scritto:si troveranno modi di farlo lo stesso?
Baci dalla Steff


sempre! :evil:
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Postdi dado » 08/05/03 22:16

I programmi di p2p esistono ed esisteranno sempre, che li piaccia o no.
X di più, in qs momento in cui s'è giocato 'sporco' tassando i supporti vergini (e quindi indiscriminatamente tutti i loro utilizzatori) credo che gli utenti x ripicca siano ancora più indotti ad affidarsi al file sharing. :diavolo:
Avessero invece un briciolo di cervello per capire dove sta il reale problema in tutta qs storia...

House: "Vede, tutti pensano che sia un paziente a causa del bastone"
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Postdi GAD » 08/05/03 22:43

Per gli mp3 non so cosa dire, so che e' illegale ma se se ne scaricano un paio tanto per ascoltarseli in ufficio senza fare \ rivendere cd a scopo di lucro lo ritengo meno grave(so che e' illegale ma eticamente non ci trovo niente).
Il discorso del p2p lo rivolgerei di piu' allo scambio di materiale altamente illecito tipo roba pedofila... ogni giorno c'e' una notizia su arresti e denunce di persone che scambiavano materiale del tipo usando proprio software p2p. Questa e' la cosa grave, ci vorrebbero controlli piu' seri .
Credo che se togliessero la possibilità di scaricare qualche mp3 per evitare cio' ne saremmo comunque tutti veramente lieti
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Postdi steffy » 08/05/03 23:24

ma guarda che a loro la pedofilia non interessa. era solo per screditare il p2p che c'e' stata quella retata....difatti visto che il p2p nn ha chiuso i battenti sono ricorsi al "punirne uno x educarne 100", quindi voi non condividete mp3?
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Postdi Frengo78 » 08/05/03 23:27

Oddio ci sono cose che non si possono vietare nemmeno con la legge. Quanto è servita ad esempio la legge Merlin? Non voglio buttarla sulla cronaca anzi steffy, ho editato il tuo messaggio iniziale perche sebbene la penso come te ritengo che non sia giusto additare la persona di cui hai parlato. Restiamo in ambiti informatici che ci sono piu consoni ok?

A parte questo, del tema peer to peer in questo forum si è discusso centinaia di volte. Il peer to peer non morirà ma cambiera forma. Di fatto il peer to peer non è altro che la versione informatica di cio che si è sempre fatto. Chiedere i cd anzi, gli lp/mc agli amici per ascoltarseli e duplicarli. Uno scenario ipotizzabile nel prossimo futuro sono le reti scambio wireless. L'introduzione di periferiche di trasmissione e ricezione wireless nei notebook e nei pc di casa sempre piu massiccia creerà una rete a banda larga non soggetta ad alcun vincolo. Sfido la RIIA o chiuque altro a mettersi in mezzo per impedirmi di passare un cd audio al mio vicino di casa via etere. Sopravvaluto la potenza del wireless? Beh non voglio anticiparvi qualcosa che forse leggerete nella prossima newsletter ma sono gia realtà periferiche wireless che collegate al pc permettono di vedere alla televisione dei film in qualità dvd. Nasceranno le televisioni di quartiere basate sui divx?

Sono confuso anche io su questo, è difficile immaginare il futuro, ma quella della riia è una battaglia persa in partenza!
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Postdi dado » 09/05/03 00:11

GAD ha scritto:Il discorso del p2p lo rivolgerei di piu' allo scambio di materiale altamente illecito tipo roba pedofila...


Col p2p si scambia (purtroppo) di tutto. Così, come puoi trovare l'ultimo album del tuo artista preferito, puoi anche incappare in filmati pedofili. Ma non trovi assolutamente solo quello, anzi, la gran parte dei file condivisi x fortuna riguarda altre cose, GAD... ;)

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Postdi GAD » 09/05/03 00:44

Scusate, e' che ultimamente si sente parlare sempre piu' spesso del p2p proprio nelle notizie in cui si parla di arresti per pedofilia.
In Italia si stanno raggiungendo dei livelli abbastanza preoccupanti ed e' sopratuttto quello che sta spingendo a monitorare il fenomeno
(c'e' già una direttiva da parte della polizia postale che costringe gli isp a tenere un trace dei file scaricati attraverso i proxy nel caso in cui servissero per indagini ).
E mentre monitorizzi una cosa seria, se ti cade l'occhio su un giro di mp3(giri grossi di chi scarica e rivende) non passi la segnalazione alla finanza?
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Postdi ezechiel2517 » 09/05/03 09:27

Io credo che oramai ci sia poco da fare per fermare il p2p :P. E' troppo conosciuto, molte persone lo usano. E anche se dovesse mai accadere.... uscira' fuori qualcosa che buca le protezioni e permette lo scambio!
Se dovessero mettere in galera TUTTE le persone che hanno scaricato un qualcosa coperto da copyright!!! :lol:
E non riusciranno a screditarli facendo credere che siano solo un mezzo per scambiarsi materiale pornografico/pedofilo!
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Postdi pjfry » 09/05/03 10:33

io credo che finchè non riusciranno a far smettere di vendere la roba pirata per strada l'utente p2p normale lo lasceranno stare... insomma, si trova il venditore con il dvd copiato (di qualità schifosa,per giunta) del film davanti al cinema in cui è appena uscito e nessuno gli dice nulla, possibile che comincino a venire in casa a cercare chi condivide qualche mp3??
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Postdi brunok » 09/05/03 11:24

pjfry ha scritto:io credo che finchè non riusciranno a far smettere di vendere la roba pirata per strada l'utente p2p normale lo lasceranno stare... insomma, si trova il venditore con il dvd copiato (di qualità schifosa,per giunta) del film davanti al cinema in cui è appena uscito e nessuno gli dice nulla, possibile che comincino a venire in casa a cercare chi condivide qualche mp3??


Esatto. Parlando qualche tempo fa con degli agenti amici, mi dissero che ci sono sempre delle priorità. Anche sugli stessi vucumprà chiudono spesso un occhio proprio perchè sanno che impedendogli di fare un qualcosa che in fondo non fa male a nessuno finirebbero con il commettere atti ben peggiori contro la comunità e questo sarebbe ben peggiore. Quindi o risalgono ogni tanto ai pesci grossi altrimenti in genere preferiscono lasciar stare. Idem con il p2p. Le cose da perseguire con priorità assoluta(e lo fanno) sono esattamente quelle di quegli schifosi personaggi che scambiano i contenuti citati da Gad.
In quanto agli mp3 in realtà ho sentito alla televisione che si possono scaricare in "modica quantità" per essere ascoltati ma si devono poi cancellare senza essere salvati su nessun supporto entro 24 ore dal pc.
D'altro canto è bene ricordare che una volta (ma anche oggi) tutti registravano dalla radio e nessuno ha mai detto nulla.... I soliti controsensi.
Altra cosa: se in macchina non ho il lettore CD, me lo copio su cassetta, nessuno ha mai detto nulla. Se mi fregano la macchina o l'autoradio, almeno non mi fregano gli originali.
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Postdi brunok » 09/05/03 11:27

dado ha scritto:I programmi di p2p esistono ed esisteranno sempre, che li piaccia o no.
X di più, in qs momento in cui s'è giocato 'sporco' tassando i supporti vergini (e quindi indiscriminatamente tutti i loro utilizzatori) credo che gli utenti x ripicca siano ancora più indotti ad affidarsi al file sharing. :diavolo:
Avessero invece un briciolo di cervello per capire dove sta il reale problema in tutta qs storia...


Esatto.

Se dovessero mettere in galera TUTTE le persone che hanno scaricato un qualcosa coperto da copyright!!!


Sarebbero strapiene.

Le leggi ci sono. Ma non basta applicarle, bisogna saperle applicare. (Vale per tutto).
Fun World ;) :) :D
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Postdi dado » 09/05/03 11:39

Ogni volta che ci penso, qs storia mi ricorda un pò quella accaduta negli anni 70-80, se non ricordo male, qd con l'uscita dei primi videoregistratori scoppio un putiferio da parte delle case cinematografiche che fecero causa ai produttori di qs apparecchi xè usandoli l'utente violava il copyright sui film... manco a dirlo, le grandi case cinematografiche subirono un'umiliante sconfitta... :D

House: "Vede, tutti pensano che sia un paziente a causa del bastone"
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Postdi brunok » 09/05/03 12:28

Alla fine il discorso è più o meno lo stesso. L'unica differenza è che il videoregistratore non lasciava dietro una traccia informatica.

Ora però sarebbe bene tenere presente che una maggior diffusione delle opere non può che far bene agli artisti che poi strappano migliori contratti proprio grazie alla popolarità, che però non ci sarebbe senza la ruota che deve necessariamente girare.

Uno dei mezzi per raggiungerla è sempre stato quello di pagare in vari modi le radio ed i d.j. (lo so perchè dei miei amici fidati me lo hanno più volte raccontato) perchè facciano suonare con maggior insistenza determinati brani in maniera da renderli popolari e far scalare in fretta le hit-parade. Idem con i video clip.
Quando alle Major fa comodo va tutto bene. Quanta ipocrisia... :evil: 8) :P ;)
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Postdi Nicola » 09/05/03 12:37

neanche io credo ad una "fine" del p2p.. in ambito informatico tutto (o quasi) è possibile ;) :)
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Postdi brunok » 09/05/03 12:43

Nicola ha scritto:neanche io credo ad una "fine" del p2p.. in ambito informatico tutto (o quasi) è possibile ;) :)


That's right!!! ;) :D 8) ;)
Fun World ;) :) :D
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morte del p2p? ma dove....

Postdi foschia » 09/05/03 16:15

Ciao a tutti, ;)

sono nuova di questo forum, anche se sono iscritta da un po' è una delle prime volte che posto in verità.

Sono un'appassionata di filesharing e sistemi peer to peer... ne ho provati parecchi ed anche se non sono un tecnico e le mie conoscenze informatiche tendono a zero, mi sono fatta un'idea sommaria circa quello che è il mondo del filesharing sotto diversi punti di vista.

Che ne dicano, secondo me il sistema è ben lungi dal morire... anche se RIAA e case discografiche varie danno la caccia ai programmatori di software peer to peer ed agli utenti, cercano di danneggiare chi usufruisce di questo tipo di software con sistemi sulla cui liceità ci sarebbe molto da discutere, non riusciranno mai, secondo me, a distruggere il sistema. Perchè la sua nascita ha segnato una rivoluzione nel mondo sia della musica che dell'informatica, ed il suo sviluppo testimonia il malcontento che da tempo si respirava nel mercato musicale da parte dei consumatori.

Ora: le case discografiche tentano di far tornare il mondo indietro di 10 anni... ma è possibile? L'errore è, secondo me, riassumibile nel proverbio: chi troppo vuole nulla stringe.

Perchè tentano di vendere album di indiscusso valore musicale allo stesso prezzo di album privi di tale valore? per una questione di marketing, si dice... ma siamo sicuri che tale strategia sia poi veramente accettata dai consumatori? Quanti consumatori sono disposti a spendere 20 € per un album di Britney Spears?

E perchè non segmentano la loro domanda in modo tale da potersi orientare verso diversi gruppi di consumatori, ciascuno con proprie esigenze musicali, con un proprio reddito disponibile, e soprattutto con diverse somme di denaro che sono disposti a spendere per acquistare un album?

Ho intenzione di proporre una tesi al riguardo, sperando che il docente a cui mi rivolgerò accetti... brrr....

Nel frattempo spero di essermi espressa in modo adeguato, e spero siate d'accordo con me...

Ciao!
Foschia (la nebbiosa)
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Re: morte del p2p? ma dove....

Postdi Frengo78 » 09/05/03 16:57

foschia ha scritto:[...]

Perchè tentano di vendere album di indiscusso valore musicale allo stesso prezzo di album privi di tale valore? per una questione di marketing, si dice... ma siamo sicuri che tale strategia sia poi veramente accettata dai consumatori? Quanti consumatori sono disposti a spendere 20 € per un album di Britney Spears?

E perchè non segmentano la loro domanda in modo tale da potersi orientare verso diversi gruppi di consumatori, ciascuno con proprie esigenze musicali, con un proprio reddito disponibile, e soprattutto con diverse somme di denaro che sono disposti a spendere per acquistare un album?

Ho intenzione di proporre una tesi al riguardo, sperando che il docente a cui mi rivolgerò accetti... brrr....

Nel frattempo spero di essermi espressa in modo adeguato, e spero siate d'accordo con me...

Ciao!


Benvenuta nel forum foschia. :D

Ho quotato parte del tuo messaggio perche è su questa parte che intendo fare delle osservazioni. In primo luogo i cd non costano ovunque in maniera identica. Il prezzo si forma in tanti modi. Ma non sto a dilungarmi. In particolare in italia grava un iva del 20% sulla musica. Da tempo si discute di equiparare la musica ai libri (in questo modo equipareremo elio e le storie tese ad un libro di claudio bisio che sempre 4% di iva ha sebbene non sia il massimo del culturale ;)) ma i politici da anni ignorano la questione. Inoltre c'è la siae e tutti i suoi balzelli per gli artisti e per i mancati proventi da pirateria.

Quanto alla tua idea di far si che il costo sia proporzionale al reddito temo che sia impossibile da fare. Questa specie di ticket graverebbe in particolar modo sui giovani dai 13 ai 40 annni che di fatto sono la fascia di coloro che comprano i dischi in italia. Di fatto il ragazzino di 16 anni non ha alcun reddito quindi secondo il tuo ragionamento cd gratis per quasi tutti?
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Postdi lowman » 09/05/03 16:58

Per quanto riguarda il p2p secondo me c'è un discorso che i discografici tendono a non capire, ed è che se mi scarico un pezzo o un album che non avrei mai comprato perché non mi piace poi così tanto loro non subiscono alcun danneggiamento. Certo, io ho avuto un (indubbio) vantaggio perché ho avuto un album gratis ma loro non sono danneggiati in questo caso, che credo che grazie alla diffusione del fenomeno p2p si verifichi con una certa frequenza. (uno scarica un po' di tutto, poi in caso se non gli piace cancella...e se gli piace davvero tanto secondo me a volte si compra il disco, almeno io faccio così)
Il discorso è che quindi la loro lotta sta nell'eliminare i nostri vantaggi dichiarando di voler evitare di subire danni che secondo me hanno sempre subito, anche se non con questa facilità (il discorso della "copia dall'amico" più volte citata). Ovviamente mi unisco anch'io al coro di chi dice che dovrebbero calare i prezzi (sono gran pochi i CD che secondo me valgono 20€, per non dire quasi nessuno...già 6 o 7 € per certi album sono un furto), e in generale aumentare la qualità dell'offerta che sta raggiungendo livelli vergognosi...
"se tocco il fondo è per darmi la spinta e risalire,
risalire a galla, è per andare sempre più su, su, su, su, su..." (Quintorigo, "Momento morto")
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