wolf80 ha scritto:per entrare in casa hanno bisogno di un mandato (perciò solo in caso di reato penale se non erro)
Appunto
Dylan666 ha scritto:Va sottolineato che il penale viene attribuito anche alla condivisione che non abbia scopo di lucro oltreché, più ovviamente, a chi condivide a scopo di profitto.
Quindi anche se fosse come dici tu come vedi rientriamo nel caso: per accertamenti del reato penale vengono a casa, trovano 1 masterizzatore e qualche compilation di MP3 e qualche gioco o DivX ma non ti direbbero nulla o comunque non ti metterebbero in galera si facesse la modifica che dico io (si persegue solo lo scopo di lucro).
Come stanno ora le cose i CD che hai a casa se tovati durante un sopralluogo ti potrebbero far appippare una multa esorbitante. Se poi li diffondi peggio ancora. Daltronde se cominciamo a spaccare il capello non la finiamo più: prima che ci fosse l'ADSL che non vi siete mai copiati un album che vi avevano prestato? E prima ancora, quando non c'erano i masterizzatori, non fi facevate fare le copie su cassetta?
Ribadisco dunque che quella attuale rimane una legge inapplicabile al 100% oggettivamente o soggettivamente (cioè per me) ingiusta per le figure colpite e le pene applicate.
Non so voi, ma se personalmente dovessi impiegare il tempo di polizia, guardia di finanza, polizia postale in incarichi da me decisi ce ne sarebbero molti altri prima di andare a scovare (magari nel mucchio) chi si scarica la canzone di Renga.
Perché leggersi i tabulati, mandare persone a fare perquisizioni, sequestrare i PC per accertamenti, mandare al tribunale penale casi come questi significa impiegare sforzi e uomini abbastanza consistenti... semple che la legge si volgia applicare. Se non è così potevano rispiarmarsi la fatica di farla.