Sergio1983 ha scritto: Ti spiego perché: i componenti di oggi riallocano automaticamente i settori danneggiati, spostando le informazioni in esso contenuti in fondo al disco, in un'area lasciata inizialmente vuota, e segnano i settori danneggiati in modo da non usarne più, in modo assolutamente trasparente. Quando il disco NON ha più spazio per riallocare, allora comincia a segnare bad cluster senza riassegnarli, e inizia a perdere la capacità complessiva. Solo a questo punto l'utente se ne accorge, perché il problema viene segnalato dai vari Scandisk, Disk Doctor, ecc. Diciamo che quando si arriva a ciò, il disco è praticamente da buttare...
Mi sembra una spiegazione un po macchinosa.
Non capisco quali sono i componenti che riallocano automaticamente i settori danneggiati e perchè , finito lo spazio disponibile , il disco sarebbe da buttare.
Tieni presente poi che i cluster danneggiati , rispetto allo spazio disponibile,sono una parte infinitesimale ( in casi disperati ,qualche Mb rispetto agli svariati Gb di un Hd)
Tornando alla domanda iniziale , e cioè utilizzare dei software tipo scandisk che marchino i settori danneggiati , bisogna considerare che questo non avviene fisicamente ed in caso di formattazione tutto torna come prima.
Una formattazione a basso livello invece escluderebbe definitivamente i settori danneggiati.
Sono daccordo però sul fatto che un hd che cominci a perdere colpi ( cluster) sia inaffidabile.