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FAT32 e bad clusters

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FAT32 e bad clusters

Postdi sidewinder » 13/02/04 08:42

Ciao a tutti!

Ho una domanda sulla FAT32. Mettiamo conto che per qualche motivo in un HD si danneggino i primi settori (MBR e anche le 2 copie della FAT) Ok, il contenuto del disco è perso... ma impiegando un sw che marchi i bad cluster sarà poi possibile formattare utilizzando ancora come filesystem la FAT32?


Grazie avrà voglia di chiarirmi questo dubbio
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Postdi Sergio1983 » 13/02/04 10:28

Ho dei dubbi che si possa riutilizzare quel disco. Dipende - comunque - da che tipo di danneggiamento vengono coinvolti: se sono proprio i primi settori del disco ad essere fisicamente rovinati, ci sarà poco da fare, proprio perché MBR e settore di Boot si devono trovare in posizioni ben precise, e non credo ci sia riallocazione dei cluster che permetta di risolvere il problema. Se il danneggiamento è contingente, magari una lieve smagnetizzazione del supporto dovuta a forti campi magnetici, una formattazione a basso livello (e sottolineo, a basso livello) può riportare il componente allo stato di fabbrica, e quindi si può poi procedere con partizionamento e formattazione col file system che si preferisce.
Riguardo invece il danneggiamento della FAT, e NON dell'MBR e del settore di Boot, ci sono già più speranze. Tuttavia, vista la concezione dei moderni hard disk, non mi fiderei di un disco che comincia a segnare bad cluster. Ti spiego perché: i componenti di oggi riallocano automaticamente i settori danneggiati, spostando le informazioni in esso contenuti in fondo al disco, in un'area lasciata inizialmente vuota, e segnano i settori danneggiati in modo da non usarne più, in modo assolutamente trasparente. Quando il disco NON ha più spazio per riallocare, allora comincia a segnare bad cluster senza riassegnarli, e inizia a perdere la capacità complessiva. Solo a questo punto l'utente se ne accorge, perché il problema viene segnalato dai vari Scandisk, Disk Doctor, ecc. Diciamo che quando si arriva a ciò, il disco è praticamente da buttare...
E' meglio aver amato e perduto, piuttosto che non aver amato mai. (A. Tennyson)
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Postdi sidewinder » 13/02/04 10:41

Intanto: grazie per la risposta!
E' possibile sapere se un HD supporta la tecnologia di cui mi hai parlato? O sapresti dirmi in che anno si è cominciato a vederli sul mercato?
Ulima cosa: sai se esistono filesystem (Unix?) che non sono vincolati all'uso del settore 0?

Grazie ancora
Ciao!
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Postdi Sergio1983 » 13/02/04 13:59

sidewinder ha scritto:E' possibile sapere se un HD supporta la tecnologia di cui mi hai parlato? O sapresti dirmi in che anno si è cominciato a vederli sul mercato?


Credo che questa tecnologia la usino ormai da molto tempo, da quando gli Hard Disk hanno superato il Gbyte di capacità (nel lontano 1995)... ma forse anche prima.

sidewinder ha scritto:Ulima cosa: sai se esistono filesystem (Unix?) che non sono vincolati all'uso del settore 0?


Non te lo so dire, resta il fatto che per far partire un sistema operativo, qualunque esso sia, bisogna che si sia installato nel Boot Sector e che abbia partizionato il disco registrando le informazioni nelle primissime tracce del disco; altrimenti il BIOS stesso non riuscirà ad avviarlo. E' sempre possibile utilizzare un dischetto di boot che fa le veci del Boot Sector dell'Hard Disk, ma rimane una soluzione estrema, se proprio non si riesce a fare altro... I BIOS più recenti supportano anche Boot da LAN o da periferica USB; ovvio che è più conveniente sostituire l'Hard Disk danneggiato piuttosto che attrezzarsi per queste soluzioni alternative.
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Postdi sidewinder » 14/02/04 01:51

Mi viene in mente questo: dimmi se secondo te si può fare
Sull'HD danneggiato faccio una partizione FAT16 (che deve per forza occupare la prima parte del disco) da pochi MB e il resto dello spazio lo configuro NTFS
Monto un secondo HD (uno vecchio che ho in cantina) come slave sull'IDE0. Installo BootMagic 8 della PowerQuest su questo HD e con BM faccio partire il sistema operativo (XP) che installo sulla partizione NTFS del disco danneggiato. Infine dal bios imposto come drive di boot IDE1!

Che ne dici?
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Postdi luna11 » 14/02/04 22:35

Sergio1983 ha scritto: Ti spiego perché: i componenti di oggi riallocano automaticamente i settori danneggiati, spostando le informazioni in esso contenuti in fondo al disco, in un'area lasciata inizialmente vuota, e segnano i settori danneggiati in modo da non usarne più, in modo assolutamente trasparente. Quando il disco NON ha più spazio per riallocare, allora comincia a segnare bad cluster senza riassegnarli, e inizia a perdere la capacità complessiva. Solo a questo punto l'utente se ne accorge, perché il problema viene segnalato dai vari Scandisk, Disk Doctor, ecc. Diciamo che quando si arriva a ciò, il disco è praticamente da buttare...

Mi sembra una spiegazione un po macchinosa.
Non capisco quali sono i componenti che riallocano automaticamente i settori danneggiati e perchè , finito lo spazio disponibile , il disco sarebbe da buttare.
Tieni presente poi che i cluster danneggiati , rispetto allo spazio disponibile,sono una parte infinitesimale ( in casi disperati ,qualche Mb rispetto agli svariati Gb di un Hd)
Tornando alla domanda iniziale , e cioè utilizzare dei software tipo scandisk che marchino i settori danneggiati , bisogna considerare che questo non avviene fisicamente ed in caso di formattazione tutto torna come prima.
Una formattazione a basso livello invece escluderebbe definitivamente i settori danneggiati.
Sono daccordo però sul fatto che un hd che cominci a perdere colpi ( cluster) sia inaffidabile.
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Autore: metal65
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