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L'email del futuro?

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L'email del futuro?

Postdi Pantagru » 08/11/03 22:06

Spesso leggo frasi del tipo:
- per combattere lo spam bisogna migliorare le liste nere
- per prevenire i virus si potrebbero abolire gli allegati
- oppure abolire l'HTML nei messaggi.

E mi chiedo: possibile che su questo argomento si ragioni solo in vista di RAPPEZZARE un sistema di e-mail vecchio, con rimedi inadeguati, e mai di prefigurare un nuovo sistema di e-mail che superi questi problemi?
Non sono un tecnico, ma ho letto che l'e-mail attuale è basato su un sistema che potremmo ormai definire antico, nato quando i pochi server autorizzati appartenevano solo a istituzioni, università ecc.
Mi sembra assurdo che ancor oggi possano circolare messaggi inseriti attraverso provider disonesti, open relay e altri sistemi pirata.
Allora, vogliamo cominciare a immaginare quali caratteristiche dovrà avere l'e-mail del futuro?
Io direi che dovrebbero essere queste:

1) CERTIFICAZIONE DEL MITTENTE
Dovranno essere trasmessi solo i messaggi di cui sia accertata la provenienza precisa

2) DIMOSTRABILITA' DEL CONTENUTO DA PARTE DEL MITTENTE
Un messaggio deve essere meglio di una raccomandata: se l'ho mandato, devo poter dimostrare di averlo mandato e il suo contenuto

3) RICEVUTA
Devo sapere che il messaggio è giunto a destinazione, e poterlo dimostrare

4) DIMOSTRABILITA' DEL CONTENUTO DA PARTE DEL DESTINATARIO
Chi l'ha ricevuto deve poter dimostrare il contenuto di quanto ricevuto

5) INTRASMISSIBILITA' DEI VIRUS
E' inammissibile che vengano recapitati messaggi contenenti eseguibili (allegati o embedded).


La realizzazione di tutto ciò non mi sembra difficile, per esempio:
- il server accetta solo messaggi con mittente autenticato
- mantiene ogni messaggio in un file accessibile solo con una password nota al mittente e al destinatario
- li cancella dopo un periodo che potrebbe essere determinato dal mittente e/o dal destinatario.
- quanto ai virus, il problema è più complesso, come ho letto recentemente in un'intervista di PC-Facile, ma già da oggi, se i server cancellassero tutti gli allegati con suffisso eseguibile, la vita per i virus tradizionali sarebbe difficilissima. (Io li cancello su tutti i messaggi che ricevo, grazie a Eudora e un semplicissimo batch).

Mi rendo conto che tutto ciò sarebbe un po' costoso, soprattutto dovendo garantire la privacy, ma certo non difficilmente realizzabile, anzi scommetto che qualche servizio di posta che fa qualcosa del genere esiste già.

Che ne pensate?
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Postdi pjfry » 09/11/03 04:25

direi che 1,2 e 4 sono fattibilissimi con hash e crittografia asimmetrica, il 3 non è detto che sia utile o giuto (nel senso che io ricevente vorrei poter aprire la posta quando voglio senza per questo farti sapere che l'ho fatto... o no?)
il 5 fondamentalmente è giusto, anche se a volte per lavoro è molto comodo mandare direttamente gli exe :D
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Postdi Pantagru » 09/11/03 09:06

il 3 non è detto che sia utile o giuto (nel senso che io ricevente vorrei poter aprire la posta quando voglio senza per questo farti sapere che l'ho fatto... o no?)


a mio parere, no, nel senso che nessuno ti obbliga a rispondere, ma non puoi fingere che non te l'abbia comunicato
(naturalmente non è detto che tutte queste funzioni dovrebbero essere attive in tutti i messaggi; potrebbero essere facoltative)

a volte per lavoro è molto comodo mandare direttamente gli exe


sì, ci credo, ma a cambiare un suffisso ci si mette un attimo, per chi sa che cosa fa. E' chi non sa queste cose che ha bisogno di essere protetto.

Approfitto per dire anche che avevo dimenticato un altro punto

6) ONEROSITA' DEGLI INVII
Se per "legge" Internet ogni messaggio costasse qualcosa, diciamo 1 centesimo, credo nessuno rinuncerebbe a mandare un messaggio utile e sensato. Per gli spammer invece sarebbe un po' diverso!
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Postdi Rosaspina » 09/11/03 13:49

Pantagru ha scritto:6) ONEROSITA' DEGLI INVII
Se per "legge" Internet ogni messaggio costasse qualcosa, diciamo 1 centesimo, credo nessuno rinuncerebbe a mandare un messaggio utile e sensato. Per gli spammer invece sarebbe un po' diverso!

1 cent x 1000 è uguale a 10 €: potrebbero bastare a dissuadere uno spammatore 10€ al gg? E sai come diventerebbe più lento a sospendere il servizio i provider,visto che ci incassa moneta sonante?
Io credo che oltre alle cose che proponi tu (condivido in pieno ad es. il punto 1) sia necessaria maggiore informazione e conoscenza da parte di coloro che usano la posta elettronica,soprattutto per quanto riguarda allegati eseguibili e cose del genere.
Sullo spam,credo che oltre alle segnalazioni ai vari abuse la fine del fenomeno si avrà quando questo si dimostrerà NON redditizio: cioè se nessuno clicca sui link pubblicizzati a mano a mano la cosa andrà a morire da sè.
E anche questo sarebbe fattibile con una migliore informazione e "formazione" degli utenti: non dimentichiamo che in fondo internet e co. sono ancora agli albori.
Forse le tue soluzioni sono più immediate ma a lungo andare penso non siano definitive: come si dice,fatta la legge trovato l'imbroglio.
Nulla da dichiarare
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Postdi zello » 10/11/03 22:25

(può essere che dica ca^H^Hstupidaggini, non ho letto bene il thread)

Il problema è l'installato: hai un'idea di quanti server smtp ci siano in giro da sostituire, magari in mano a gente che non ha voglia/tempo/capacità di riconfigurare il sistema per accettare un nuovo protocollo? Quanto ci vuole a piazzare una regola che rifiuti gli allegati eseguibili: ma non mi pare che nessun provider lo abbia ancora fatto...
Ci sono voluti quasi quattro anni e un sacco di pressioni per togliere di mezzo gli open relay (che altro non sono che mailserver configurati male). Quanto pensi ci voglia per passare ad un altro protocollo?

Per il silver-bullet del centesimo, il problema è il solito: come si mette in piedi una entità centrale - nota bene: internazionale - che controlli i fondi, senza che si costruisca una strozzatura?

Il problema - come ha detto Rosaspina - è rendere antieconomico lo spamming. Per farlo serve:
- cultura del problema tra gli utenti: mai rispondere ad uno spammer, mai comprare nulla di pubblicizzato via spam, mai abilitare il rendering html delle mail (soprattutto con Outlook), sapere e far sapere perché installare un proxy o un mailserver non è un giochino per non addetti, distinguere la bontà del provider da scegliere anche a seconda della sua sensibiità al problema dello spamming (non fosse altro che senno' si rischia di finire in mezzo ad un blacklisting di Spews)
- cultura della qualità del servizio tra gli ISP: niente ISP ignoranti/pigri/spam-supporting, niente pipes per gli spammers
- dato che gli ISP incassano sul fenomeno (è vero, purtroppo), supporto a strumenti anche aggressivi/punitivi (ma vagliando molto bene il loro comportamento, troppe blacklists sono semplici razzismi) in grado di emarginare in rete gli ISP che non si dimostrano collaborativi.

In questa ottica, io cerco con il poco tempo che ho di portare avanti il punto #1 (e vedo che anche voi cercate di fare lo stesso). Il #2 è utopico, purtroppo. Il #3 sta emergendo, anche se ancora con molti limiti (beh, Steve Linford gestisce la sua blacklists gratis, buttando dentro i suoi soldi, e così gli altri).
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Postdi Pantagru » 07/12/03 18:52

Zello> Quanto pensi ci voglia per passare ad un altro protocollo?

Anni, immagino.
Ma dobbiamo anche chiederci: quanto tempo ci resta prima di arrenderci all'avanzata dello spam?
E lo spam non è l'unico difetto dell'e-mail attuale; perciò credo che possiamo divertirci a immaginare come sarà il sistama di posta, diciamo, del 2008 o del 2010.
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Postdi Pantagru » 06/02/04 08:52

Voi credete che una riforma del sistema globale di e-mail non sia la soluzione alla quale stiamo andando incontro?
Una buona risposta è in questo articolo, che dice fra l'altro....

--------

L'autogestione consiste fondamentalmente nel riunire attorno a un tavolo tutti coloro che vogliono uno scambio sicuro di posta e trovare una tecnica sicura per raggiungere lo scopo. Un modello di cui si e' discusso in passato e' quello di nominare un soggetto che si accolli la responsabilita' di inoltrare correttamente un messaggio di posta al destinatario. Il corrispettivo di questo servizio consiste nel far pagare una commissione modestissima al mittente della mail. Questo tipo di organizzazione ha fatto sorridere tutti gli quegli utenti di Internet che si riconoscono in un modello di assoluta liberta' e anarchia per tutto cio' che riguarda la rete. Oggi, invece, si comincia a parlarne di nuovo. E a discuterne sono due delle piu' grandi realta' tecnologiche dei nostri tempi: Microsoft e Yahoo!.


http://www.aziende.it/notizie/articolocelentano.php?ide=2647
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