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La prostituzione in Italia

Forum in cui potersi conoscere parlando di argomenti non legati all'informatica. Se siete qui per le prima volta e non conoscete ancora nessuno allora presentatevi e facciamo quattro chiacchiere.

La prostituzione in Italia

Postdi DrBetruger » 06/08/06 20:12

In Italia prostituirsi e andare a prostitute non è reato (http://www.repubblica.it/online/cronaca/perugia/tribunale/tribunale.html)

L'affermazione "tutte le prostitute straniere sono schiave" è una menzogna, propagandata dai catto-integralisti e dalle fascio-femministe.
Le schiave sono il 10 - 20% delle straniere (di italiane schiave non ce ne sono). Ecco le prove:

Link censurati per sospetto spam da Dylan666

Queste ricerche sono il risultato di ANNI DI ESPERIENZA DEGLI OPERATORI DI STRADA, quindi chi le ritiene non credibili mette in discussioni l'onestà e la competenza di quelle persone che fanno lo stesso lavoro di Don Benzi.

Siete favorevoli alla riapertura delle case chiuse?
Non possiamo, noi malati, aspettare le scuse di un nuovo Papa per aver disposto la sepoltura dei circa 25000 embrioni soprannumerari - Luca Coscioni
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Postdi Mikizo » 06/08/06 22:49

Le prove di cui parli sono, a quanto mi pare di capire, riportate sul tuo stesso sito.
Ergo, ci stai invitando a leggere il tuo sito.
Sorvolando dunque sul fatto che il tuo topic è quanto meno al limite dello spammatorio (ti iscrivi al forum alle 20:03 e alle 20:12 il tuo primo topic riguarda il tuo sito...), mi pare comunque che l'argomento sia troppo complesso per poterlo affrontare in questo modo.

Inoltre trovo un grossolano errore di fondo in quello che dici: proponi la riapertura delle case chiuse sulla base dell'assunto che (come sostieni) le prostitute non sono schiave. Ma allora è perfettamente inutile riaprire le case chiuse. Tutto infatti (secondo il tuo punto di vista) fila già perfettamente liscio, e non c'è nulla da sanare. Credo che la riapertura delle case chiuse sarebbe invece una proposta interessante, proprio se servisse a liberare le prostitute da una situazione di semi-schiavitù.

Sull'argomento comunque non ho una opinione precisa, pro o contro, in quanto non ho una conoscenza realistica dell'argomento, probabilmente come chiunque non sia una prostituta.
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Re: La prostituzione in Italia

Postdi Dylan666 » 06/08/06 23:41

Non voglio mettere in dubbio la buona fede dell'utente: è vero, è strano che il primo topic che apra in un forum di informatica non sia di informatica ne di presentazione... è pure strano che proponga link dal sito che ha in firma...

Allora facciamo una bella cosa. Se veramente l'argomento sta disinteressatamente a cuore dell'utente e di altri nessuno se ne avrà a male se si continuerà a discutere della stessa cosa ma con collegamenti al di fuori di ogni sospetto.

Se proprio DrBetruger ritiene certi articoli illuminanti e fondamentali per suffragare la sua posizione basterà che ce li riassuma, oltretutto se sono suoi o gli sono piaciuti non dovrebbe avere grosse difficoltà ;)

Dimenticavo: non sono tollerati flame. Quindi frasi del tipo

menzogna, propagandata dai catto-integralisti e dalle fascio-femministe

vanno stemperate fino a risultare assolutamente NON offensive per qualunque tipo di sensibilità, credo religioso e fede politica.

Appena il topic diventa troppo polemico o acceso oltre i limiti scatta la chiusura immediata.

Se si riesce ad avere un pacato e scambio di opinione potete scrivere quanto vi pare
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Postdi DrBetruger » 07/08/06 17:15

Mikizo ha scritto:Le prove di cui parli sono, a quanto mi pare di capire, riportate sul tuo stesso sito.
Ergo, ci stai invitando a leggere il tuo sito.
Sorvolando dunque sul fatto che il tuo topic è quanto meno al limite dello spammatorio (ti iscrivi al forum alle 20:03 e alle 20:12 il tuo primo topic riguarda il tuo sito...), mi pare comunque che l'argomento sia troppo complesso per poterlo affrontare in questo modo.

Non è mia intenzione spammare.
Le prove che vi avevo indicato erano un buon punto di partenza: infatti avere le idee chiare su quante sono le schiave in Italia è essenziale. Comunque ecco altre semplici constatazioni dalle quali si evince che le schiave sono in minoranza:
* Perchè la magistratura non contesta QUASI MAI ai papponi il reato di riduzione in schiavitù (art. 600 del codice penale) ma si limita allo "sfruttamento della prostituzione" (sfruttare non implica necessariamente schiavizzare)?
* E se tutte le prostitute straniere che stanno in strada sono schiave come mai la POLIZIA non va a colpo sicuro, visto che le stesse ragazze si trovano ogni sera sugli stessi marciapiedi, e stronca immediatamente il racket?
La risposta alla domanda è ovvia: questo accade perché LA PERCENTUALE DI SCHIAVE E' BASSA e ciò risulta anche quando le forze dell'ordine fanno controlli e di conseguenza tolgono dalla strada solo una piccola percentuale di ragazze (e spesso per puri motivi di clandestinità e non di schiavismo).
Francesco Carchedi, ricercatore del Parsec, dice che LA PROSTITUZIONE COATTA È MINORITARIA e che SI DEVE NECESSARIAMENTE MESCOLARE A QUELLA LIBERA, confondendosi con essa negli stessi luoghi e con le stesse modalità di esercizio, altrimenti sarebbe subito scoperta e colpita.

Mikizo ha scritto:Inoltre trovo un grossolano errore di fondo in quello che dici: proponi la riapertura delle case chiuse sulla base dell'assunto che (come sostieni) le prostitute non sono schiave.

Nessun errore: se fossero TUTTE schiave sarebbe giusto punire i clienti (come propongono molti parlamentari della Margherita o di FI).

Mikizo ha scritto:Ma allora è perfettamente inutile riaprire le case chiuse. Tutto infatti (secondo il tuo punto di vista) fila già perfettamente liscio, e non c'è nulla da sanare.

Sbagliato.
La legge attuale è un disastro, dato che le prostitute non possono ottenere il permesso di soggiorno e sono esposte all'illegalità, alla clandestinità e allo sfruttamento.

Mikizo ha scritto: Credo che la riapertura delle case chiuse sarebbe invece una proposta interessante, proprio se servisse a liberare le prostitute da una situazione di semi-schiavitù.

D'accordissimo con te.
1) con la legalizzazione e il riconoscimento della prostituzione come lavoro le ragazze non hanno più bisogno (o hanno molto meno bisogno) dei magnaccia: alloggio, trasporto, luogo di lavoro, sono tutte cose che con la legalizzazione possono essere fatte alla luce del sole, non si capisce perchè una ragazza dovrebbe affidarsi a dei poco di buono per ottenere le stesse cose in condizioni di rischio e dovendoli anche pagare!

2) con la legalizzazione i luoghi di lavoro legali sono noti e controllati periodicamente; chi opera dentro a questi luoghi (datori di lavoro e prostitute) è controllato periodicamente, chi opera al di fuori di questi luoghi e modalità è immediatamente riconoscibile come "illegale". Questa semplificazione consente alla Polizia di concentrarsi facilmente sull'aspetto illegale; è esattamente ciò che sta accadendo in Germania e in Olanda.

3) con la legalizzazione i clienti stessi tendono a rivolgersi al mercato legale, che da sicurezza (fisica e sanitaria) anche a loro, piuttosto che andare in ambienti potenzialmente legati alla criminalità. Fanno eccezione quelli che cercano cose di per sè illegali (es.: prostitute minorenni), che sono una parte limitata e che comunque la legalizzazione non aiuta certo a nascondersi (anzi, vedi il punto detto sopra ...).

La legalizzazione avvantaggia prostitute, Polizia, clienti ed anche i cittadini che non vogliono le prostitute sulle strade.
Chi rimane "fregato": i magnaccia.

Dylan666 ha scritto:[...]
menzogna, propagandata dai catto-integralisti e dalle fascio-femministe
vanno stemperate fino a risultare assolutamente NON offensive per qualunque tipo di sensibilità, credo religioso e fede politica.

Nessuna offesa.
Infatti NON (ripeto: NON) ho detto che tutti i cattolici sono integralisti, come non ho detto che tutti gli integralisti sono cattolici. E aggiungo che ci sono femministe liberali e femministe illiberali (che hanno combinato un disastro all'estero nel modificare la legge sulla prostituzione... ma evito riferimenti diretti per timore di essere bannato 8) )
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Criosità

Postdi tanuki » 11/08/06 08:38

catto-integralisti e dalle fascio-femministe

Fascio femministe??? Questa ancora non l'avevo sentita neanche all'Università o sui peggiori giornali di sinistra.
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Postdi Dylan666 » 11/08/06 12:15

Non mi fate ripetere: non voglio flame
Se hai perplessità su tale definizione (sulla quale non entro in merito) le devi motivare.
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Postdi tanuki » 11/08/06 12:22

Dylan666 ha scritto:Non mi fate ripetere: non voglio flame
Se hai perplessità su tale definizione (sulla quale non entro in merito) le devi motivare.

Vebbè lasciamo perdere, la classificazione tramite "ismi" è una delle cose più riduttive che ci siano... ricordate Amighisti contro Ataristi??? Più o meno siamo lì.
Semplicemente "fasciofemministe" è una contraddizione in termini dato che i due movimenti, così liberamente affiancati nel simpatico neologismo, non hanno nulla a che fare tra loro.
Comunque: Favorevole alla riapertura dei Bordelli: Nuove entrate per lo Stato, Controlli sanitari, Controllo diretto del fenomeno.
Sono esistiti durante la piena applicazione del Concordato tra Stato e Chiesa, non capisco perchè non dovrebbero esistere adesso, che siamo in stato di quasi anarchia morale e degrado dei valori.
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Postdi DrBetruger » 11/08/06 17:12

tanuki ha scritto:Semplicemente "fasciofemministe" è una contraddizione in termini dato che i due movimenti, così liberamente affiancati nel simpatico neologismo, non hanno nulla a che fare tra loro.


Falso.
Esiste il femminismo liberale (un'esponente di spicco è l'On. Katia Bellillo) e il femminismo illiberale. Concentriamoci su quest'ultimo.
Esiste uno stato considerato tra i più civili e moderni il cui governo include un ministro responsabile (con le sue colleghe) di una legge liberticida basata su motivazioni assurde, su castronerie che non stanno ne in cielo ne in terra; e chi si comporta in questo modo, ovvero chiude in un recinto persone con motivazioni prive di alcun fondamento, va chiamato con il suo nome: dittatore.
Ecco un breve elenco di queste castronerie:

"La prostituzione non è mai un lavoro o il risultato della libera scelta delle donne"
(mio commento: Eccetto coloro che sono schiave, le altre prostitute sono da considerarsi persone adulte e consenzienti, poiché, come tutti i cittadini liberi di uno stato liberale, possono rifiutare il proprio attuale lavoro (ovviamente tollerandone le conseguenze, come tutti gli altri lavoratori). Dire che sono “poverine da difendere” non solo è una falsità, sed etiam è un insulto alla loro dignità di persone adulte e consenzienti che dispongono a loro piacimento del corpo e della mente. Pensare infatti che una donna non possa mai decidere di vendere il piacere dei sensi, e inventarsi sempre che è costretta, rappresenta una malcelata misoginia, in quanto nasconde una visione di donna pretenziosamente “asessuata” (la quale diventa sessuale solo per “colpa” dell'uomo) e in definitiva incapace di decidere autonomamente.)

"Le cause sono: Una società patriarcale - La povertà che deriva dall'ineguale distribuzione delle risorse tra donne e uomini - Stupro, incesto ed altre forma di violenza maschile verso le donne - La "femminizzazione" della povertà"
((mio commento: Rifiutare la prostituzione usando come motivazione stupri e incesti? Sbaglio o gli stupri avvengono anche al di fuori del mondo del sesso a pagamento (ad esempio in famiglia? L'incesto, poi! Quello con la prostituzione non c'entra proprio niente!
Perchè si parla di distribuzione non adeguata di risorse tra uomini e donne? Un simile discorso ha senso negli stati fondamentalisti musulmani, ma in Europa direi proprio di no!)

"Se anche la prostituzione fosse libera scelta, perché dovrebbe essere più importante di altre libertà? Si vieta il commercio di organi, ma perché si permette la vendita del corpo delle donne, con la conseguenza tra l'altro di diffondere l'idea che la donna può essere comprata?"
((mio commento: nessun commento. Scrivo solo che anche il più stupido tra gli essere umani sa che paragonare la perdita di un organo all'esercizio della prostituzione è una amenità tra le pià clamorose)
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Postdi DrBetruger » 12/08/06 08:23

Coloro che hanno posizioni proibizioniste, con la facciata di “proteggere le donne”, pensano così per altri e più nascosti motivi:

* le femministe per denigrare il desiderio dell'uomo per il corpo della donna, colpevolizzandone l'espressione più schietta, cioà la ricerca del piacere, anche nella sua più sfrenata espressione, ossia quella orgiastica, e in quella più immediata, quella a pagamento, senza passare per le falsità e gli intrighi dell’ars amandi, per le lunghe procedure del corteggiamento, per le inevitabili complicazioni sociali e sentimentali dei rapporti di coppia.

* i clericali per affermare in maniera originale ed innovativa (oltre che politically correct) il loro pregiudizio sessuofobo contro l'eros “dionisiaco”, il piacere puro e assoluto (da ab solutus: sciolto) perché sciolto da ogni regola e da ogni convenzione: quando è possibile obliarsi fra le onde della voluttà con un'accompagnatrice che, seppur a pagamento, par disposta a recitare la parte della bella cortigiana ispiratrice di sonetti e madrigali, allora la vita stessa irrompe in primo piano, sciolta, seppure per pochi attimi, dalle convenzioni e dalle regole apollinee che dominano il mondo degli individui (e sono tanto cari ai custodi della religione e della “morale”).

Ciò è inaccettabile in entrambi i casi, perchè si tratta della condanna di atteggiamenti e pensieri criticabili da taluni, ma non condannabili in quanto “privati”.
Gli effetti del proibizionismo, nell'alcol come, come nell'aborto, come nella prostituzione sono sempre contrario all'obiettivo prefissato: aumentano l'illegalità e accrescono i profitti delle organizzazioni criminali.
Non è dunque vero che chi sostiene la legalizzazione della prostituzione favorisce lo sfruttamento delle ragazze.
Caso mai, le principali difficoltà e limitazioni di libertà alle prostitute sono poste da coloro che, considerando la prostituzione un fatto illecito, le bollano a vita, vorrebbero schedarle, impedendo di fatto di poter trovare un giorno un altro lavoro. Queste persone schiettamente moraliste (anche se fanno di tutto per apparire il contrario) non hanno diritto a giudicare le scelte delle prostitute. Ho sentito dire: “niente relativismo, al prostituzione non è un mestiere come un altro”. E cosa vorreste, in questo ambito di scelte personali, l'assolutismo? Lo stato etico? Dire voi alle persone cosa è giusto, etico fare della propria vita e del proprio corpo? La prostituzione non è un mestiere come un altro solo perché riguarda una sfera intima della persona, quella sessuale, e proprio per questo solo il singolo individuo ha diritto a stabilire cosa per lui/lei è giusto, dignitoso, morale. Lo stato non ha diritti ad intervenire se non per sancire che del proprio corpo ogni cittadino è il solo padrone. Cosa sia la propria identità sessuale può essere deciso solo dalle persone interessate, non dallo stato. Che un atto sia dignitoso o avvilente può essere giudicato solo dai singoli individui, e non dai preti o dalle femministe.
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Postdi Rijku » 22/09/06 15:25

Mia bella gente forse non lo sapete, ma, in tedesco Dr. Betruger significa Dr. Imbroglione. Perció, ci sei venuto o ti CI HANNO MANDATO? Credo caro gesuita dalla mano veloce, che a te ti ci hanno proprio mandato. :diavolo: come certa gente si fa passare per tutt'altro da quello che pensa veramente.
La vita, questo grande mare, dove le onde del dolore vengono placate da quelle della felicitá. Un grande mare con due sole isole, Inizio e Fine.
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Postdi Alexsandra » 22/09/06 16:14

Mi fermo solo un attimo per salutare Rijku

Ciao Claudio da tanto tempo che non ti sento, come và?
- Il primo fondamento della sicurezza non e' la tecnologia, ma l'attitudine mentale.

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Postdi DrBetruger » 01/10/06 07:39

Rijku ha scritto:Mia bella gente forse non lo sapete, ma, in tedesco Dr. Betruger significa Dr. Imbroglione. Perció, ci sei venuto o ti CI HANNO MANDATO?

Mah veramente ho scelto Dr. Betruger perchè è uno dei personaggi del mitico DooM III (la saga "DooM" è un capolavoro).

Rijku ha scritto:Credo caro gesuita dalla mano veloce, che a te ti ci hanno proprio mandato. :diavolo: come certa gente si fa passare per tutt'altro da quello che pensa veramente.

:?: :?: :?:
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Postdi Frengo78 » 02/10/06 17:16

Cerchiamo di non andare off topic anche nel forum off topic :D
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