Al di la che canzoni di Eros senza copyright non ve ne sono, quindi qua siamo già nel campo della pirateria ..
.. molto probabilmente si è imbattuto in qualche audio che fa pensare (i pirati) che questa primavera il mondo del P2P è ha affrontato una nuova battaglia contro chi detiene i diritti di varie opere e che voleva battere una nuova via per "abbattere" il mostro P2P o quantomeno guadagnare qualcosa in più.. questa via è stata intrapresa dalla sfigata della Peppermint, piccola (e inutile) house che detiene i diritti di alcuni cantanti (sfigati pur'essi, visto che sono a contratto con una mini house sfigata e non con la SONY).
In pratica hanno pensato a questo.. in Svizzera una seconda società (in Svizzera perchè così non deve rispettare le leggi Europee e quindi neanche l'IPRED che regolamenta tra l'altro la pirateria nei paesi UE) chiamata LogiStep (
http://www.logistepag.com)ha modificato un client (ShareAza se vuoi sapere quale) e l'ha brevettato.. le modifiche servono a far si che possano risalire all'IP di scambia un file (certificato tramite l'hash).. questi vanno da chi detiene i diritti e "vende" loro gli IP, così questi se interessati possono perseguirli penalmente.
Così è successo.. Logistep vende gli IP a Peppermint la quale inizia a contattare vari avvocati in Francia, Inghilterra e Italia ovvio.
In Italia contatta il terzo sfigato di turno (dopo la stessa house e i suoi cantanti), tal avvocato Otto von Sfigatten (
http://www.antipirateria.it) e con lui idea tutto per bene.. ovvero gli IP dicono niente, bisogna risalire alla persona fisica che vi è dietro.. così chiedono a Telecom, che si rifiuta.. allora non contenti vanno per tribunale, vincono (pagando mi sa) e così hanno i nomi e a questi inviano una lettera "pizzo" a circa 4000 persone (in tutt'Italia)... o si sborsano 330€ o si finisce nel penale (grande cazzata fatta da tutti i governi sudditi delle major, equiparare un pirata ad un pedofile o pluriomicida, la cosa mi disgusta!).
Alcuni pagano (e fan male, perchè intanto si ammette la colpa senza una prova, secondo perchè anche se poi loro non ti portano in tribunale, e non è detto, lo può fare poi lo stato italiano!) ma come si sa l'italiano non è così accondiscendente a farselo "mettere su".. e così partono le controdenunce contro la violazione della Privacy (tomo!) e il Garante è chiamato in causa.. ovviamente la privacy (e la mafia) vincono sempre così i gnucchi della peppermint vengono rispediti a casina con la coda tra le gambe.
Ecco la storia peppermint.. insomma niente di che preoccuparsi col senno di poi.. salvo nuove iniziative similari che sicuramente staranno studiando!
Ciao